12x2012 DODICI FUMETTI DA TENERE D'OCCHIO - RIFLESSIONI
12x2012 |
1. The Secret Service di Mark Millar e Dave Gibbons;
2. Batman Earth One di Geoff Johns e Gary Frank;
3. Ultron War di Brian Bendis e Brian Hitch;
4. Conan the barbarian di Brian Wood e Becky Cloonan;
5. Saga di Brian K. Vaughan e Val Staples;
6. The secret history of Marvel Comics saggio edito da Fantagraphics;
7. Avengers vs. X-Men di Jason Aaron, Brian Bendis, Matt Fraction, Jonathan Hickman, Ed Brubaker e Aa.Vv
8. Parker di Darwyn Cooke;
9. Before Watchmen di Aa. Vv.
10. Multiversity di Grant Morrison e aa.vv.
11. Long Wei di Diego Cajelli e Luca Genovese
12. Saguaro di Bruno Enna, Alessandro Poli e Aa. Vv.
Come ho già spiegato precedentemente, questa lista è stata redatta dal sito statunitense www.newsarama.com e da me ampliata con le due proposte italiane. Da questa lista sono rimasti fuori alcuni progetti che forse sarebbero potuti essere altrettanto interessanti, se non di più. Ad esempio sono molto incuriosito dalla serie di volumi unici alla francese che, a partire da quest'anno, sarà varata con cadenza annuale da Robert Kirkman e Charlie Adlard (la coppia che ha prodotto quel piccolo - enorme - miracolo editoriale e multimediale di The Walking Dead), il primo volume si intitolerà The Passenger e sarà incentrato sulla storia di una nave bloccata per un anno al largo. E promette molto bene anche Punk Rock Jesus di Sean Murphy, l'apprezzatissimo artista di Joe the Barbarian vestirà anche i panni dello sceneggiatore per una serie targata Vertigo che avrà come protagonista un clone di Gesù e una guardia del corpo ex-terrorista dell'IRA. E come tralasciare Jupiter's Children di Mark Millar e Frank Quitely?
jupiter childrens |
Se le major piangono, le altre case editrici di certo non ridono. Dopo aver trascorso anni e anni a proporre fumetti davvero alternativi e innovativi l'unica novità di rilievo che la Dark Horse sembra mettere nel piatto è l'ennesima riproposta delle storie scritte da Robert E. Howard per Conan il barbaro, certo Wood e Cloonan sono una bella coppia di autori... ma che noia. In controtendenza sembra essere la sola Image. La casa editrice fondata venti anni fa da Lee, McFarlane, Silvestri, Liefeld, Larsen, Valentino e Portacio dopo essere stata per anni caratterizzata dall'operato di bravissimi disegnatori impiegati su sceneggiature quasi mai all'altezza, sembra - grazie soprattutto all'inaspettato successo di The Walking Dead - aver scoperto proprio l'importanza della scrittura e si appresta a pubblicare le nuove serie di alcuni tra gli Autori più importanti degli ultimi anni; gente che, come Ed Brubaker o Jonathan Hickman, imbrigliata da contratti in esclusiva con le Major, per queste esegue i soliti "compitini" sviluppando solide ma prevedibili trame supereroistiche mentre alla Image si apprestano a dare ampio sfogo alla loro creatività con serie e miniserie non convenzionali per ambientazioni e generi narrativi (speriamo solo che il mercato sappia accoglierle).
La mia personale palma d'oro va comunque attribuita a Mark Millar. Autore che, chi mi conosce bene sa che non apprezzo fino in fondo (amo ripetere che il ragazzo è bravo ma non si impegna), sembra aver capito come si evolverà il mercato e, come un surfista, si è buttato in mare per affrontare l'onda in arrivo e cavalcarla prima degli altri. Millar ha così deciso di non perder tempo a seguire direttive aziendali per scrivere storie che avrebbero fatto guadagnare soprattutto la casa editrice per la quale le avrebbe realizzate, ma di sfruttare il momento di grande fama e grande amore suscitato nei fans di tutto il mondo per produrre qualcosa di suo. Condividere meriti e profitti con un solo partner (e che partner, ogni serie di Millar è affidata a un disegnatore di altissimo livello, gente del calibro di Romita Jr., McNiven, Yu, Gibbons o Quitely), creandosi un canale che conducesse le sue opere creative dal fumetto al cinema, senza l'intermediazione di case editrici. Replicando in tal modo ciò che ha fatto George Lucas con Star Wars. E se Alan Moore negli anni '80 avesse fatto qualcosa di simile, oggi non sarebbe incazzato con la DC Comics ma si occuperebbe direttamente degli adattamenti cinematografici delle sue opere.
[13 - Fine]
Nessun commento:
Posta un commento