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12x2012 DODICI FUMETTI DA TENERE D'OCCHIO - 5 SAGA DI BRIAN K. VAUGHAN E FIONA STAPLES

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Quinto appuntamento con la mia carrellata (in "collaborazione" con Newsarama) su quelli che promettono di essere i fumetti più interessanti dell'anno appena iniziato. Dopo le mie incursioni nel Millarworld (QUI), nel nuovo DC Universe alternativo di Terra Uno (QUI), nel Marvel Universe (QUI) e nell'era hyperborea di Conan il Barbaro (QUI) è ora di soffermarmi su uno dei progetti creator owned più interessanti e attesi tra quelli finora annunciati, una serie che segna anche il ritorno ai fumetti di uno degli autori più promettenti tra quelli dell'ultima generazione di sceneggiatori, quel Brian K. Vaughan che ha dato ottima dimostrazione del suo talento su Y, The Last Man, Ex-Machina e Runaways.

S A G A
D I 
B R I A N   K.   V A U G H A N   &   F I O N A   S T A P L E S 
locandina pubblicitaria

Quando Vaughan ha portato a termine Y, l'ultimo Uomo e Ex-Machina, attratto da altri lidi come la sceneggiatura per la televisione (lo scrittore newyorkese era tra gli autori delle ultime stagioni di Lost) i lettori non sapevano se e quando sarebbe tornato al mondo del fumetto. L'annuncio della pubblicazione di Saga per la lanciatissima Image Comics è arrivato, dunque, un po' a sorpresa, ma di certo non ha scontentato chi attendeva il suo ritorno. 

Creato in coppia con Fiona Staples, Saga narra le avventure di una famiglia che vive in un mondo futuristico devastato da una guerra eterna. 

Nel corso di una interessante intervista rilasciata a Comic Book Resources, Vaughan ha dichiarato: "Saga è una serie di fantascienza per lettori adulti. Stiamo cercando di guadagnarci il rating M. Si tratterà di una serie interamente di nostra proprietà, una serie regolare che uscirà a ritmo mensile" -  Riguardo l'idea alla base del progetto lo sceneggiatore aggiunge "sin piccolo ho sviluppato le mie fantasie vivendo avventure in un universo immaginario tutto mio, popolato da razzi stellari, draghi volanti e super-ciminali. Ma, a differenza degli altri bambini, ho continuato a espandere e rivisitare queste fantasie anche oltre l'età in cui è socialmente accettato il perdersi in esse. Non avevo mai immaginato di raccontare una storia ambientata in questo mio universo narrativo, poi dopo essere diventato padre - è accaduto lo scorso anno - all'improvviso mi è comparsa in testa l'intera serie".

"I fumetti rappresentano il modo migliore per raccontare una storia - aggiunge -  Amo il cinema e la TV, e per me lavorare come sceneggiatore a Hollyvood è un onore, ma niente è soddisfacente come lavorare con i comics. I fumetti rappresentano ancora l'unico mezzo di espressione nel quale puoi avere lo stesso contenuto emotivo di una Serie TV trasmessa dalla televisione via cavo e la spettacolarità di un grande blockbuster estivo, entrambe combinate in modo che il lettore, anziché essere spettatore passivo, partecipi attivamente. Con il vantaggio che la spesa per acquistare un fumetto è relativamente bassa e la collaborazione coinvolge generalmente un numero esiguo di persone che, alla fine, dunque, il prodotto che ne risulta è decisamente puro, una visione creativa assolutamente non diluita".

La partner di Brian Vaughan di Saga sarà, come già accennato in precedenza, Fiona Staples, a proposito della quale l'autore racconta: "Credo che il primo ad avermi raccomandato di dare un'occhiata alle opere di Fiona sia stato Steve Niles. Steve con lei ha realizzato una miniserie intitolata Mystery Society per la IDW, una miniserie che vi consiglio di recuperare. Moltissimi giovani disegnatori sono ancora troppo soggetti alle loro influenze, Fiona invece sembra avere uno stile originale al 100% sin dalla prima pagina che ha disegnato.  I suoi personaggi saltano fuori dalla pagina, ma lo storytelling è sicuro di se e sobrio. E colora da se le sue tavole. Mi considero incredibilmente fortunato ad averla con me in veste di co-creatrice della serie. I suoi bozzetti realizzati per dare forma a tutti questi personaggi, a queste navi e mondi mi hanno indotto a cambiare completamente la visione che avevo di questo universo, e in meglio".

la copertina del primo numero


Fino ad ora Brian Vaughan ha collaborato con Marvel e DC, il suo ritorno ai comics ma non a uno di questi editori ha destato qualche perplessità all'intervistatore, al quale lo sceneggiatore risponde: "Premetto che continuo ad amare la Marvel e la DC. Ho sempre affermato che per me loro è come se fossero i due  genitori divorziati che mi hanno cresciuto. Devo molto a loro, ma ho anche vissuto sotto i loro tetti per oltre quindici anni, ho così pensato che fosse giunto il momento giusto per volare con le mie ali. Passando all'Image è come se mi fossi trasferito in una specie di bizzarro college, tra le cui mura ho molta più libertà ma anche molte più responsabilità. Fa un po' paura, ma i miei professori sono straordinari. Sono favolosi e diversi e sono giovani in maniera quasi irritante. Robert Kirkman e Eric Stephenson sono stati entrambi molto accoglienti, e devo davvero ringraziare Jay Faerber che mi parla, ormai da un decennio, in termini entusiastici della Image".

In parallelo, Vaughan, sta attualmente lavorando per l'adattamento cinematografico di alcune sue opere come Ex-Machina, Y, the last man e Runaways ma anche allo sviluppo di alcune sceneggiature concepite esclusivamente per il grande schermo (come Roundtable e The vault). A che punto sono questi progetti? "Penso che a breve ci saranno delle novità interessanti riguardo alcuni dei progetti che hai menzionato - e anche riguardo qualcuno ancora top secret a cui non hai fatto cenno - ma questo è materiale per un'altra intervista..."

Prima ancora che uscisse, Saga ha già scatenato - nel puritano mondo statunitense - alcune polemiche. Sulla copertina del primo albo, infatti, appaiono il cornuto Marko e l'alata Alana, con quest'ultima che ha in grembo il piccolo neonato intento a nutrirsi al suo seno. L'immagine ha destato le proteste di Evan Dorkin (illustratore del volume Beasts of Burden, edito anche in Italia da Bao Publishing) che ha accusato di sfruttare l'allattamento al seno per sorprendere i lettori e, ha aggiunto, che in questo momento in cui le vendite dei comics sono sempre più basse, alcuni autori sarebbero disposti a tutto per farle incrementare. A queste critiche veementi ha risposto, con una secca replica al sito Comics Alliance, la Staples che ha dichiarato: "Trovo sia abbastanza difficile rispondere a qualcuno che ha da ridire sull'immagine di una mamma intenta ad allattare al seno, anche se questa si trova su un fumetto per bambini, e non è il caso di questo. Ancora non ho trovato un senso alle ragioni delle critiche. Tuttavia chiunque si voglia offendere per il nostro lavoro è libero di farlo. Io continuerò a soffermarmi sulla parte della frase in cui uno straordinario illustratore mi ha definito una "brava artista".


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