NEIL GAIMAN VS. TODD MCFARLANE: FINE DELLA GUERRA?
Angela e Spawn in una illustrazione di Greg Capullo |
Sembra finalmente essersi conclusa la lunghissima battaglia legale tra Neil Gaiman e Todd McFarlane. Con una sentenza che apparentemente chiude una delle controversie legali più feroci tra quelle inerenti il diritto d'autore negli USA, Neil Gaiman esce - ancora una - volta vincitore nei confronti dell'autore di Spawn. L'autore britannico, infatti, dopo che, nel 2002, aveva ottenuto il riconoscimento della comproprietà dello Spawn Medievale, Angela e Cagliostro - i personaggi da lui creati per la serie di Todd McFarlane - è stato riconosciuto comproprietario dei diritti (e proventi) derivanti da Spawn 9 (numero da lui interamente sceneggiato e sulle cui pagine introdusse quei personaggi e creò il retaggio medievale di Spawn), Spawn 26 (seconda apparizione di Cagliostro) e della miniserie di tre numeri con protagonista Angela.
spawn 9 |
In una intervista rilasciata al Washington Post, Gaiman ha dichiarato, con incontenibile soddisfazione: "sono felice di come siano andate le cose... sono felice della decisione... sono felice di poter mettere mettere parte tutta questa faccenda. La cosa più importante è che sento che da questa sentenza verrà fuori una enormità di cose importanti. Penso che nel corso di questa causa varie decisioni, e in particolare quella presa dal Giudice Posner (la trovate QUI), saranno di fondamentale importanza per quanto riguarda la natura del duplice copyright nel mondo dei comics. Ciò che può essere sottoposto a copyright nei fumetti, adesso, sarà regolato da un precedente legale. Ci sono un mucchio di cose che fino ad ora erano avvolte in una regolamentazione legale a dir poco fumosa, e che adesso risultano molto più chiare. E questo va a beneficio dei creatori.". Riferendosi alla durata della controversia, Gaiman ha aggiunto: "E' durata tanto a lungo da aver sfiorato il ridicolo." L'ultima stoccata l'ha riservata al suo "rivale": "Ogni volta che incontravo Todd in un'aula di tribunale, mi sembrava sempre più triste".
E pensare che l'inizio della controversia tra i due era cominciata in seguito ad una "richiesta di soccorso" lanciata da Todd McFarlane ad alcuni tra i migliori sceneggiatori del comicdom statunitense. Correva l'anno 1992, Spawn era stata lanciata da alcuni mesi e aveva rapidamente scalato la vetta della classifica di vendite. Todd McFarlane era stato in grado di concepire un personaggio dall'impatto visivo devastante, riuscendo a condensare tutte le cose che preferiva disegnare con il suo stile grottesco e iperdettagliato, ma i testi erano abbastanza deludenti. La principale critica mossa dai fan era proprio che le storie (al pari di molta della produzione Image) erano prive di contenuti narrativi, fu allora che l'artista canadese chiese aiuto a quattro degli autori più apprezzati dai lettori e dalla critica: Moore, Gaiman, Miller e Sim. Ognuno di essi sceneggiò un episodio che contribuì a definire l'universo di Spawn. Moore introdusse Malebolgia e il regno infernale, Gaiman creò il retaggio medioevale, Miller introdusse la street view e la guerra tra gang e Sim diede vita ad una storia dall'alto contenuto polemico contro le Major che sfruttavano il lavoro altrui, appropriandosi di proprietà e idee; quello di Sim fu un vero e proprio manifesto programmatico, una proclamazione della centralità dell'autore e della sua indipendenza dalle case editrici (che riletto oggi, alla luce dei fatti, ha una valenza davvero ironica). Tutti i nodi sono venuti al pettine successivamente quando Gaiman ha chiesto all'autore canadese il riconoscimento dei diritti d'autore suoi suoi personaggi dando vita ad una causa che si è protratta per quasi un decennio.
1 commento:
Riguardo all'immagine finale dove viene detto di aggiungere quei personaggi creati dal suo ex collaboratore, la maggior parte erano già usciti di scena... E non esistevano altri supereroi eccetto Spawn inerenti alla storia e pochi altri che ancora non erano stati pubblicati. Quindi non sò come poteva inserirvi un'"Angela" già morta ed un "Cagliostro" che non aveva più alcuno scopo.
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