MARVELCUTION: COSA STA ACCADENDO NEGLI UFFICI DELLA CASA DELLE IDEE?
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Da alcuni giorni su Bleeding Cool, Comics Beat e sul blog di Newsarama non si parla d'altro (o quasi) se non dei tagli al personale (e non solo) che si stanno abbattendo sui collaboratori della casa delle idee. In un primo momento, circa un mesetto fa, quando furono estromesse (o cominciarono a dimettersi) le prime persone si pensava alla solita rotazione del personale che avviene all'interno degli uffici di qualsiasi grande realtà, gente che va, gente che viene. Ma poi le notizie son cominciate a trasformarsi in un flusso costante, con la Disney che ha iniziato a tagliare i "doppioni" (come l'ufficio marketing già presente e dunque ridondate) e tutti i responsabili della presunta offensiva alle libreria di varia (tra i quali c'era anche quel James Sokolovsky di cui vi parlai QUI). E alla notizia dei tagli, più o meno dolorosi, iniziava a fare seguito la notizia che nessuna assunzione veniva fatta in sostituzione delle persone licenziate (basti pensare che lo stesso Axel Alonso promosso al ruolo di Editor in Chief della Marvel non è stato rimpiazzato con un sostituto nel ruolo di editor delle testate mutanti).
Via via che trascorrono i giorni, però, le notizie si fanno sempre più preoccupanti e la lista dei dipendenti o dei reparti sottoposti al taglio si allunga a dismisura. Solo il 20 ottobre giunge notizia del licenziamento di Jody LeHeup, Alejandro Arbona e Rachel Pinnelas dalla divisione editoriale e di Taylor Esposito, Scott “Scummy” “Pondscum” Elmer, Damien Lucchese e Jerry Kalinowski dalla produzione.
Un numero di persone non indifferente se si pensa alla mole di lavoro che ognuno di essi svolgeva negli uffici della Marvel. In una recente intervista rilasciata al sito Soletron, Alejandro Arbona (editor tra le altre cose di Iron Man) descriveva così la sua giornata lavorativa: "Lavoro contemporaneamente a una dozzina di comic books, occupandomi di tutte le fasi del processo produttivo. Ne ho un paio che sono ancora a livello embrionale. Ne sto parlando adesso con gli scrittori, di un'altra manciata sono stati scritte le storie e sto lavorando alla composizine dei team creativi e a inserirle nella schedulazione, altre sono state completate e si apprestano a vedere la pubblicazione, mentre ho in ballo sei o otto progetti attivi, senza trascurare i progetti che sono in prossimità della deadline, che stanno per andare in stampa e si apprestano a essere distribuiti. Tra quelli attivi al momento ci sono Invincible Iron Man, Iron Man 2.0, Red Skull, Supreme Power, due tie-ins di “Spider-Island”, albi come Spider Island: Cloak & Dagger e Spider Island: Deadly Hands of Kung Fu."
Un altro settore sul quale pare che stia per abbattersi la scure dei tagli sembra essere quello della sezione digitale. La motivazione (assurda e degna di un'azienda di quelle che lavorano in nero nei sottoscala delle nostre città) è che si sta procedendo a tagliare tutto ciò che non porta immediata risposta economica alla Marvel (ma sarebbe meglio dire alla Disney). Una scelta folle che porterebbe alla chiusura della ICON (sottoetichetta che funziona come valvola di sfogo per gli autori più hot della casa delle idee, gente come Bendis, Millar e Brubaker, e che ha prodotto Kick-Ass e Powers dai quali sono stati tratti un film e pare un serial televisivo) e al robusto ridimensionamento della divisione digitale (sito internet, video, forum, ecc.). Nell'era della comunicazione, e con tante persone che trascorrono intere giornate sul web, questa sembra una scelta davvero folle, soprattutto se si pensa che la Marvel è stata una azienda pioniera di questo tipo di comunicazione.
Scrive Heidi Mac Donald su the Beat: "Quando la Disney ha comprato la Marvel in molti hanno sperato che si sarebbe trasformata in un'altra Pixar, una azienda libera e eccentrica. La realtà è totalmente diversa. La Pixar ha il tavolo da ping pong e i pasti gratuiti per i suoi creativi. Alla Marvel c'è un solo bagno."
Nel frattempo, a dimostrazione del clima di confusione che regna negli uffici di New York, la Marvel annuncia la chiusura di alcune serie. Tutte le testate che vendono intorno alla 15.000 copie saranno con tutta probabilità cassate, per ora si inizia con la chiusura di Iron Man 2.0 e Alpha Flight (di cui solo tre mesi fa si festeggiava il successo e la trasformazione da miniserie a ongoing), mentre All Winners Squad (mini di otto) del nostro Carmine Di Giandomenico sarà lasciata monca, interrotta con il numero 5. Le vendite di All Winners Squad erano davvero basse (nella classifica di settembre si piazzava al 211esimo posto con poco meno di 8000 copie) ma davvero non si poteva concluderla? Tra l'altro Alpha Flight, sempre nella classifica di settembre, aveva avuto un venduto di 24.000 copie, e si era piazzata davanti a PunisherMax, Generation Hope, Thunderbolts e Ghost Rider...
5 commenti:
Certamente non ci potevano essere dubbi sul motivo per il quale la Disney ha comprato la Marvel sborsando una bella cifra (ora non ricodo quanto, ma parecchi soldi)GUADAGNARE.
La cosa non mi sconvolge nè sorprende, stiamo parlando di fumetti sotto il profilo imprenditoriale e di aziende che hanno come loro scopo, legittimo, il profitto.
Quello che mi meraviglia e sorprende nel leggere le notizie relative al licenziamento del personale marvel è la miopia della dirigenza Disney che attirata forse dal miraggio di un guadagno immediato che li ripaghi dell'investimento, stanno facendo scelte che potrebbero rivelarsi sbagliate.
Come ho detto parliamo di aziende che cercano profitti, parola non sporca o di cui vegognarsi, ma aggiungo che, secondo me, il profitto non deve essere la sola motivazione dell'imprenditroe soprattutto quando si occupa di un prodotto particolare come il fumetto che, per quando parecchi ancora non lo vogliono ammettere, è CULTURA.
Spero che l'aquisto da parte della Disney, che a molti è sembrato positivissimo, non si riveli dannoso per la casa delle idee.
saluti
non dimentichiamoci che la disney, nata da cartoni animati, non è quasi più in grado di produrre i primi (li fa la pixar) e ha abbandonato da anni, decenni i secondi. Tutto a favore di gadget e cose varie
E' la crisi economica. La Disney ha comprato la Marvel nel 2009, investendo nell'operazione 4 miliardi di dollari, mica bruscolini. Forse pensavano di fare un affare o di guadagnare chissà quanto con i film (i nuovissimi Thor e Capitan America sono inguardabili). Ora stanno facendo i conti con la realtà e tagliano personale, collaboratori e serie. Nell'attuale contesto economico è impensabile che testate che vendono ogni mese 20-30.000 copie possano andare avanti. E se negli Usa la produzione della Casa delle Idee subirà un drastico taglio, come si ripercuoterà questo evento sulla Panini? Di certo, l'attuale contratto con il licenziatario italiano non può essere considerato soddisfacente dalla Disney e molto difficilmente sarà rinnovato a quelle condizioni. Della serie: o offrite soldi veri (la Disney dispone già di una struttura che svolge attività di gestione dei diritti nei mercati internazionali) o diamo i diritti alla nostra filiale nel vostro Paese.
Sulla questione Panini la penso come anonimo e, come già detto, la Panini secondo me si sta muovendo in varie direzioni per non rimanere "scoperta" quando non avrà più i diritti Marvel.
Per quanto riguarda le collane che vendono poco io sono dell'idea che anzicchè tagliarle occorrerebbe migliorarle con autori e disegnatori di alto livello qualitativo.
saluti
Panini quale editrice comprerebbe ?? O meglio di quale editrice diventerebbe socio ?? Nel nostro panorama fatto di tante piccole realtà una sola è grande a sufficienza da generare utili anche in tempo di crisi ed ha vere possibilità di crescita, e non è la Disney italia ovviamente.
Sulla questione marvel oltre alla crisi finanziaria mi sembra ovvio che alla Disney sanno oramai fare una sola cosa: gestire parchi a tema, dovrebbero continuare a farlo..
Piccole note a margire in un precedente articolo si parlava della moltiplicazione delle testate Panini......Connesso a questa crisi della casa madre? Aumentano le testate pergonfiare i bilanci ??
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