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WARREN ELLIS: "ECCO PERCHÈ ADESSO NON SAREI IN GRADO DI SCRIVERE DAREDEVIL"

Illustrazione di Paolo Rivera


Da quando, qualche tempo fa, Mark Waid e Chris Samnee hanno annunciato di essere al lavoro sul loro ultimo ciclo di episodi di Daredevil (ciclo il cui termine dovrebbe, con tutta probabilità, coincidere con il lancio delle Serie TV prodotta da Marvel Studios e Netflix) sul web (e non solo) ha avuto inizio il gioco delle congetture. A tal proposito vi riporto la risposta che Warren Ellis ha dato un lettore che, attraverso il blog dell'autore ospitato sulla piattaforma Tumblr., gli chiedeva se fosse interessato a succedere Mark Waid ai testi della serie. Ritengo molto interessante la risposta dell'autore britannico, non tanto per ciò che riguarda la domanda principale, ma per tutti quegli elementi di contorno riguardo le offerte della Marvel e le possibilità di scelta che vengono date all'autore (e in parte anche lo snobismo di Ellis).

"E' Mark Waid che lo scrive attualmente? Non gli do un'occhiata da diversi anni, mi spiace. 
Seleziono i miei progetti Marvel tra le properties che la Marvel mi offre, quindi davvero non spreco le mie cellule cerebrali pensando a cosa mi piacerebbe fare per loro. Mi contattano quando vogliono che io lavori con loro, e mi offrono lavori tra quelle che sono le loro properties disponibili in quel momento (a ogni modo, ho già selezionato e iniziato il mio progetto Marvel per quest'anno).  
Ma, per rispondere alla domanda nel miglior modo possibile, se dovessimo fantasticare su questa ipotesi, sarei in grado di avere un approccio al personaggio differente da quello di Frank Miller o Brian Bendis (che ho apprezzato entrambi) che riesca ad essere interessante per me quanto per la Marvel? Nel caso di Daredevil, credo che la risposta sia probabilmente negativa. Non credi?"


Warren Ellis

3 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Considerato il taglio
( probabile, almeno da quello che si può evincere dai trailers ) della miniserie televisiva, immagino che la DizMarva sceglierà un mirmidone che cerchi di attualizzare proprio la run di FM. Warren , per quello che ricordo, ha scritto solo un numero di raccordo tra la run di Alan Smithee ( D.G. Chichester protetto dall'alias che di solito usa un regista che non condivide le scelte del produttore ) e quella di DeMatteis/Wagner/Reinhold. Praticamente 20 anni fa. Se fossi in lui e mr Topolino bussasse alla sua porta con un cestino di opzioni e tra queste ci fosse Daredevil - magari x le matite di Deo jr che nei prossimi anni dovrebbe avere del tempo libero che non dovrà dedicare al ns ranger - proporrei di pasticciare con gli elementi di Lee/Everett ed anche con quelli di Miller/Janson.
"Matt Murdock" è un bimbo senza vista predestinato a guidare la setta dei Casti ( sulla falsariga del Buddha in altro costesto ). Perchè sfugga alla Mano i cui veggenti sono sicuri che il piccolo non vedente sarà destinato a piallare la loro organizzazione, i Casti affidano il cucciolino ad una adepta che è sedotta da quello che sembra un pugile bollito, ma è in realtà l'avatar di un demone "Manesco". Battling Murdock è giustiziato da Wilson Fisk , un rackeeter che ha le sue ragioni x allontanare quella che considera una apocalisse. La sposa affida il suo Matthew a Stick - un ronin che non condivide totalmente la politica dei Casti - e la sua posse di filosofi-guerrieri. Stick allena MM perchè sviluppi gli ipersensi che sono parte del suo retaggio e lo prepara al prossimo clash of titans, ma un mentore non del tutto convinto che messaggio può trasferire ? Kingpin alla fine sarà un alleato ? La Mano è forse un ruvido aspetto del Caos della Creazione ? I Casti desiderano veicolare la cancellazione del pensiero eterodosso x evitare qualsiasi dissenso ? Mm.

Comix Factory ha detto...

Fantastiche ipotesi di (fanta)cicli narrativi futuri a parte, sono completamente d'accordo con te. Non credo che la run di Waid/Samnee termini a caso proprio in questo momento. Certo, c'è il mega-fasntasti-Evento Secret Wars alle porte che rebutterà (ma speriamo che non renderà ributtante) il Marvel Universe dalla radici o quasi, ma c'è soprattuto la Serie TV che richiama atmosfere alla Miller e richiedo un back to the basic, magari con un Nathan Edmonson o un Ales Kot. Più giovani e in sintonia con le atmosfere richieste e più "piegabili" alle esigenze della Marvel

CREPASCOLO ha detto...

Dal punto di vista di un cartoonist ( intendo sia uno sceneggiatore sia un disegnatore sia naturalmente un autore completo ), la situaz di questi tempi negli USA è ideale: se riesce ad accreditarsi presso il pubblico lavorando ad una delle tante licenze delle Big Guns, può poi spendere la popolarità conquistata , proponendo ad una delle indies ( Image e Dark Horse in testa, ma ci sono anche Avatar, IDW e Boom Studios ) un progetto personale che, nel caso il vento sia favorevole, può giocarsela nella top ten con ragni e pipistrelli. Se poi il fumettaro ha un lato B da creaturina di Bob Crumb, il suo lavoro può diventare un film o una miniserie in tv o in rete. Non male.

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