Ads Top

CON SPIDER-MAN 576 COMIX FACTORY ENTRA NELLA CONTINUITY DELL'UNIVERSO MARVEL!

Spider-Man 576

Il numero di Spider-Man distribuito questa settimana sarà un numero davvero eccezionale... e non solo  perché sulle sue pagine (con lo strepitoso contributo grafico di Stefano Caselli e Giuseppe Camuncoli) ha inizio il Spider Island (il primo cross over ragnesco dai tempi del dimenticato L'altro Evolvi o Muori). 

Con Spider Man 576, replicando una trovata di marketing ideata dai creativi statunitensi, la Panini Comics ha lanciato una singolare campagna pubblicitaria attraverso la quale tutte le fumetterie italiane che desideravano aderirvi potevano avere a propria disposizione una tiratura limitata di copie dell'albo con in copertina il logo del proprio negozio. 

La tentazione di essere in continuity dell'universo narrativo di un personaggio che seguo sin dalla tenera età è stata troppo forte e per questo motivo ho aderito all'iniziativa immediatamente, e con molto entusiasmo. 

Stringere l'albetto tra le mie mani mi ha fatto vivere una forte emozione. L'unico rammarico è che la Panini Comics non ha ritenuto necessario sprecare due righe di editoriale per pubblicizzare l'iniziativa sulle pagine del fumetto in questione (né per ora sul suo sito), perdendo una buona occasione di informare i lettori più distratti o non frequentatori delle fumetterie e di "ripagare" queste ultime dell'investimento economico compiuto per aderire all'iniziativa. Una bella occasione sprecata. 

Chiunque volesse acquistare una copia dell'albo può farne espressamente richiesta scrivendomi all'indirizzo di posta elettronica info@comixfactory.it. Spider-Man 576 Comix Factory edition costa 5,00 €.  

8 commenti:

Superheld ha detto...

E' già mio! Da quanto ho capito, tutte le fumetterie aderenti all'iniziativa hanno avuto il loro nome stampato direttamente sull'albo!

Comix Factory ha detto...

proprio così, sono un centinaio.

lo Schifato ha detto...

la pochezza e l'insipienza della redazione Panini si commenta da sé... che tristezza, e se la tirano credendosi "ottimi packager"... sì certo, tipo Bone o certi graphic novel co l'orrendo logo 100% in copertina che fa scappare gli acquirenti che non seguono i fumetti e non riconsocono un prodotto che avrebbero pottuto prendere... che buffoni!

Superheld ha detto...

x schifato:

non sono d'accordo con il tuo giudizio di "pochezza" e "inesperienza" sulla politica editoriale della divisione comics della panini.

Parliamo di una "sezione aziendale" diretta da persone che, ancora oggi, applicano coordinate editoriali inventate dalla Corno 42 anni fa (1970).
Direttori, supervisori e quant'altro si sono formati con quelle idee e con loro sono andati avanti.

Ma si sono anche fermati a quelle idee, non evolvendosi mai.

Risultato: politica vecchia, non più in linea con i tempi e non in grado di attirare nuovi lettori, cioè incapaci di aumentare la loro quota di mercato (che va sempre più assottigliandosi).

Quindi, si. Sono bravi a fare quella politica (una politica antidiluviana), ma sono anche incapaci di fare altro e di proporre una ricetta diversa.

Ad esempio, questa iniziativa delle cover io l'avrei proposta ed allargata soprattutto alle edicole!

Il gruppo Panini ha conseguito un fatturato di 800 milioni di euro. Possono sembrare tanti, perchè panini è una multinazionale, ma non lo sono. Anche Planeta DeAgostini è una multinazionale, ma vanta un fatturato annuo di circa 9 miliardi di euro (circa 10 volte il fatturato panini).

Si parla molto di un prossimo passaggio dei diritti marvel alla Disney Italia (che già pubblica le avventure dell'Uomo Ragno per giovanissimi) e crediamo che se ciò avverrà (e prima o poi avverrà), ci sarà un grande rilancio della casa delle idee in Italia con una politica finalmente nuova e tendente all'allargamento di una quota di mercato lontanissima da quella degli anni novanta.

Dodoria ha detto...

> Ad esempio, questa iniziativa delle cover io l'avrei proposta ed allargata soprattutto alle edicole!

Le edicole?
Nella copertina c'è disegnata una fumetteria, le edicole non c'entrano nulla.
Inoltre sarebbe stato assolutamente impraticabile, poiché con tutta probabilità le edicole non avrebbero avuto alcun interesse a veder stampigliato un loro logo (che solitamente non hanno) su un albo a fumetti.

L'iniziativa riguardava solo le fumetterie perché aveva senso che riguardasse solo le fumetterie.

Superheld ha detto...

Si, le edicole.

Dodoria ha detto...

Certo: le edicole del mondo dei sogni, dove il diritto di resa non esiste.
Buona dormita!

Superheld ha detto...

Cosa c'entri il diritto di resa è un mistero celato saldamente nella tua mente.

Powered by Blogger.