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USA: Le fumetterie si lamentano del calo di vendite (post rilancio) degli albi pubblicati dalle Big Two, e chiedono: "correte ai ripari!"


Alex Ross
Crisi sulle Terre Infinite

Com'è la stato del mercato dei comics? A porre questo inquietante interrogativo è il sito Bleeding Cool che propone, previa autorizzazione degli interessati, alcuni stralci di post estratti dal forum di discussione statunitense riservato alle sole fumetterie. Prima di leggere alcune delle dichiarazioni dei retailers d'oltreoceano credo, però, sia necessaria una precisazione. Negli USA c'è un solo distributore esclusivo per il mercato dei comics shop, la Diamond, che conta circa 4.000 clienti in tutto il mondo (quindi nelle statistiche di vendita sono considerate anche quelle fumetterie che ordinano dall'estero); un numero non impressionante se si considera che stiamo parlando di una nazione che ha un'estensione territoriale di circa 9.857.000 mq e quasi 319 milioni di abitanti (contro, tanto per farsi un'idea, i 301.000 mq e i quasi 60 milioni di abitanti dell'Italia). Ma il mercato del fumetto statunitense non è limitato ai soli comics shop, anzi molte serie, dopo essere state raccolte in volume, duplicano i dati di vendita degli albetti, vivendo una seconda (terza e quarta, a seconda delle edizioni che vengono poi effettuate) vita editoriale in edizione cartonata, brossurata, omnibus ecc...

Il lamento delle sole fumetterie, dunque, non può essere esemplificativo di tutto lo stato del comicdom USA, non bisogna però tralasciare che le vendite poco incoraggianti degli albi spillati, questi sì, venduti solo in fumetteria, determinano l'insuccesso di una serie e di un personaggio e, di conseguenza, la sospensione delle pubblicazioni (con riflessi negativi, naturalmente, anche sulla produzione delle successive raccolte, limitate alla sola riproposizione del materiale già edito in versione albetto spillato).

Fatta questa premessa, ecco cosa scrivono alcuni retailers del mercato dei comics.

Vernon Wiley, di The Comix Gallery, fumetteria dell'Illinois, scrive: "Oggi stavo cercando un riscontro tra quelli tra voi che hanno registrato un forte calo nelle vendite delle Big Two. Le vendite della Marvel stavano andando bene, ma sono state interrotte dalla valanga di prodotti nuovi che ci hanno mandato durante questa stagione (credo che si riferisca a tutte le nuove miniserie lanciate in occasione di Secret Wars - NdStefano). Per quanto riguarda la DC Comics, sono stato un forte venditore dei loro fumetti per circa quindici anni, ma negli ultimi dodici mesi sono drammaticamente caduti al terzo posto nella mia classifica di vendite. 
Mi sembra che la Marvel stia effettuando un bombardamento a tappeto per raccattare tutti i dollari disponibili tra lettori e rivenditori, mentre la DC mi sembra che non abbia alcuna idea di come si producano fumetti popolari. Mi rendo conto che alcuni di voi avranno grossi negozi situati in aree turistiche e che, quindi, non saranno affetti da queste problematiche. Ma il punto è questo, le vendite dei fumetti delle Big Two stanno crollando, e malgrado il fatto che il divario con le case editrici indipendenti stia diminuendo, le vendite di queste non sono sufficienti a bilanciare la perdita di danaro creatasi con il calo di vendita di Marvel e DC.
Vi trovate anche voi in una situazione del genere? Il mio negozio è aperto da più di vent'anni e non ho  mai assistito ad una situazione del genere. Spero che chi si trova ai vertici delle due case editrici dia un'occhiata a questi numeri e al loro andamento e prenda qualche provvedimento. 
[...] Per cortesia condividete le vostre esperienze inerenti Marvel e DC... 


I "nuovi" Superman e Batman
protagonisti del recente rilancio DC


Tra coloro che rispondono c'è Cliff Biggers, Dr No's fumetteria della Georgia che scrive: "Stiamo assistendo al più grande crollo di Marvel e DC verificatosi nei 38 anni di storia del mio negozio. 
Entrambe le case editrici stanno perdendo lettori di lunga data che non si sentono più in sintonia con i fumetti pubblicati dalle Big Two, fumetti che non li divertono più. Le storie sono sciatte, non centrano l'obiettivo e troppo lunghe dal momento che gli editori pensano a queste sviluppandole per le successive raccolte in volume, disinteressando dei singoli albi. Il tono delle storie è prevalentemente dark e scarsamente invitante. 
Deadpool e Harley Quinn sono serie che ancora fanno registrare delle ottime vendite, mostrando che i lettori continuano a divertirsi con le loro serie "più leggere" - ma anche queste serie hanno fatto registrare una lieve flessione a causa dell'eccessivo sfruttamento dei personaggi. 
Le serie DC che hanno fatto registrare maggior interesse sono state per ora Superman: lois & Clark, Swamp Thing e Justice League of America - tre serie che hanno toni che evocano quelli delle serie pre-Flashpoint (e due di queste sono scritte da autori veterani che hanno lavorato su queste serie già prima di Flashpoint). Questi albi si presentano bene e sono eccellenti, letture molto divertenti. 
I miei clienti che leggono Marvel si stanno lamentando dei disegni che non sono quelli che si aspettano da una serie Marvel. Disegni in stile cartoon, influenzati dai manga... il concetto di uno stile generale che contraddistingue tutti i fumetti della casa editrice è andato. Le serie che hanno generato maggiore interesse sono Doctor Strange, All-New X-Men, Amazing Spider-Man e (naturalmente) Star Wars e Darth Vader che mixano grandi storie e bei disegni. 
Per la prima volta nella storia del negozio ci è capitato fare ordini di una sola cifra di circa la metà delle serie Marvel. Per essere chiari, questi includevano anche raccolte in volume e ristampe, che hanno contribuito a far alzare il numero di copie in singola cifra ordinate, ma includevano anche molte serie regolari. Non troppo tempo fa, penso a cinque anni fa, non c'erano serie Marvel che vendevano al di sotto delle dieci copie. Cosa che accade adesso con serie strane come Strabrand & Nightmask o Moon Girl & Devil Dinosaur. 


Moon Girl e Devil Dinosaur
una delle serie "incriminate" dai rivenditori
La tendenza più fastidiosa è che in questo andamento sono inclusi i lettori abituali che hanno sufficiente disponibilità economica per comprare ciò che desiderano leggere. Una porzione significativa di questi lettori stanno scorciando la loro lista di acquisti del 50% o più a causa del fatto che non gradiscono il prodotto attualmente proposto. Quando un appassionato dei personaggi DC Comics che si è distinto, solo quattro anni fa, per aver comprato tutte le nuove serie del New 52
non acquista più serie della DC o un fan dei Vendicatori/Capitan America/Thor/Iron Man ha tagliato proprio queste serie, vuol dire che c'è qualche problema. 
Noi VOGLIAMO che Marvel e DC abbiano successo. VOGLIAMO vendere queste serie. Non siamo un negozio che lavora solo sulle prenotazioni - noi ordiniamo tutti gli albi di Marvel e DC (così come della IDW, Image, Dark Horse, Dynamite, Boom, Valiant, Oni, AfterShock e di molti altri editori) per ESPORLE SUGLI SCAFFALI. Ma al momento, la prova cui sono sottoposti i librai per molti dei titoli prodotti da Marvel e DC, è trovare i lettori impazienti di leggerli - e trovare serie che siano in grado di soddisfare lettori di vecchia data che apprezzano le classiche serie DC e Marvel". 

Il lamento isolato di pochi? Forse. Ma non si tratta di voci isolate. Solo pochi giorni fa su The Beat, la webzine diretta dalla veterana Heidi McDonald, è stato pubblicato un articolo intitolato stiamo assistendo al tramonto delle Big Two? nel quale alle lamentele (espresse via twitter dalla fumetteria Big Bang Comics di Dublino), dati alla mano, si analizza nel dettaglio l'attuale trend delle vendite delle due major evidenziandone l'effettivo calo.

Confronto dell'andamento delle vendite degli albetti
DC Comics nel 2013 (blu) e 2015 (rosso)
evidente il calo


I rilanci recentemente effettuati da DC e Marvel, stando a quanto scrive l'analista David Harper, sono stati, per motivi diversi, alquanto deludenti. La tiepida accoglienza riservata dai lettori Marvel è stata in parte bilanciata dagli ottimi dati di vendita registrata dal brand legato a Star Wars, mentre il rilancio DC può essere considerato disastroso su tutta la linea. A beneficiarne sono soprattutto le Graphic Novel (+38,1%), la cui produzione vede la Image Comics a fare da apripista a tutta una serie di piccole case editrici. Ma al di là della qualità del lavoro svolto dalle Major, il vero problema che i manager di queste case editrici si devono trovare ad affrontare è quello relativo al fatto che il pubblico è cambiato. Non si tratta più di un pubblico di lettori che ha cominciato a leggere la prima ondata di titoli dell'Ultimate Universe né si tratta di ragazzi che si sono appassionati leggendo Final Crisis o il New 52. I fumetti devono fare i conti con un pubblico che è cresciuto ed è diverso da quello dei soliti lettori, un pubblico più maturo che è stato cresciuto ed educato alla lettura anche attraverso l'inserimento di Graphic Novel tra i libri scolastici e che è abituato a fruire di fumetto anche sul web, scegliendo di leggere ciò che più gli aggrada senza la mediazione di un editor.

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