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IL CEO DELLA MARVEL DONA UN MILIONE DI DOLLARI PER SOSTENERE LA CAMPAGNA ELETTORALE DI DONALD TRUMP, LA REAZIONE DELLA SCRITTRICE G. WILLOW WILSON


Ms. Marvel

Complice la presenza sulla scena di un  personaggio talmente unico e controverso come il miliardario ultra-conservatore Donald Trump, la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi è davvero incandescente. Le infocate polemiche riguardo le discutibili prese di posizione di Trump non stanno surriscaldando solo il panorama politico, ma anche quello del fumetto. Alcuni giorni fa, Ike Perlmutter, CEO della Marvel, ha donato un milione di dollari in una controversa campagna di raccolta fondi lanciata da Trump per il sostegno dei reduci delle guerre in Medio Oriente; una raccolta fondi che, a quanto pare (leggete QUI per farvi un'idea) sarebbe solo un pretesto per finanziare la campagna elettorale del politico. Il coinvolgimento dell'amministratore delegato della Marvel ha, naturalmente, suscitato scalpore e disappunto tra alcuni autori che lavorano per la casa editrice, autori come G. Willow Wilson (Ms. Marvel) che ha deciso di esternare tutto il suo disappunto e la sua perplessità in un post intitolato Art and Money pubblicato sul suo sito internet.

La scrittrice
G. Willow Wilson

Se seguite il mondo dei fumetti, avrete di certo saputo che  Ike Perlmutter, CEO della Marvel, ha contribuito alla campagna elettorale di Donald Trump donando 1 Milione di Dollari durante la raccolta fondi dell'altra sera. In circostanze normali, un Amministratore Delegato che fa una generosa donazione per aiutare i veterani dell'esercito statunitense sarebbe stata considerato un gesto meritevole di essere lodato - e probabilmente non sarebbe stata di per se una notizia in grado di suscitare l'interesse della stampa. Ma considerate le preoccupazioni suscitate da come Donald ha sollecitato le donazioni e visto che alcuni gruppi di veterani hanno rifiutato il danaro, molta gente si sta chiedendo se queste donazioni produrranno davvero benefici per i veterani. O si tratta di donazioni che andranno a esclusivo vantaggio di Trump? E nel caso la risposta a quest'ultima domanda si dovesse rivelare affermativa, cosa comporterà per la Marvel Comics? La donazione proviene dal patrimonio personale di Perlmutter o una parte di quanto spendete per acquistare i fumetti della casa editrice finisce per andare a supportare un candidato politico che vuole deportare milioni di immigrati, costruire un muro lungo il confine messicano e chiedere a coloro che rappresentano delle minoranze religiose di camminare esponendo un badge identificativo?

Non sono in grado di fornirvi una risposta semplice a queste domande. Se ci fossimo trovati durante una campagna elettorale normale, vi avrei detto che il fatto che il CEO di una azienda dell'intrattenimento supporta un candidato conservatore mentre si affida a talenti che la pensano in maniera diversa da lui, sarebbe stata una dimostrazione di forte democrazia. Essere Repubblicano non è un crimine. Tuttavia, questa non è una campagna elettorale come le altre e Trump non è un repubblicano come gli altri. L'ironia che una serie come Ms. Marvel sia stata lanciata sotto la supervisione di Perlmutter - mentre Trump vorrebbe impedire ai musulmani di entrare negli States - non è sfuggita ai mass media, né tanto meno a me.
Per fortuna, in questo momento mi trovo in California per una riunione della Marvel, così ho avuto l'opportunità di parlare di questa cosa con un gran numero di persone che lavorano in questa azienda da molto tempo prima di me, persone le cui opinioni hanno molto valore per me. Ma dopo che ne abbiamo parlato, mi ritrovo con più domande che risposte. Possiamo separare l'amministratore dall'azienda che guida, o l'azienda dai creatori che lavorano per essa o, ancora, gli scrittori dai disegnatori? Dovremmo?
La gente è consapevole che nel mondo d'oggi noi votiamo sia con i nostri dollari che con le nostre preferenze. Non vogliamo che le cose che compriamo e che ci divertono supportino il fanatismo e l'ingiustizia. Il solo fatto che Trump possa davvero diventare presidente è terrificante per tutti coloro che preferirebbero non dover vivere in una distopia totalitaria, e per ovvie ragioni, l'idea che il CEO della Marvel sostiene Trump fa preoccupare molti lettori. Tuttavia - ed è frustrante - boicottare le serie che vi piacciono non toglierà un singolo centesimo dalle tasche di Perlmutter, tanto meno da quelle di Trump. Servirà solo a uccidere le serie. 
Questo è il grande paradosso dell'arte prodotta dalle corporazioni. (Ed è un qualcosa sulla quale ho molto da pensare). E' il difetto insito nel sistema. Ci sono molte cose delle quali non posso parlare, perciò lasciate che vi dica solo questo: seguite le vostre coscienze. Continuerò a lavorare su Ms Marvel, per i seguenti motivi: non ho mai visto, nell'arco della mia intera carriera, un personaggio e una storia che siano in grado di illuminare le persone così come è capitato con la sua serie, è spero di poterla seguire ancora per un po'. (A meno che non venga licenziata per aver scritto queste stronzate, nella cui eventualità, è stato un piacere incontrarvi.)
Intanto, ecco qualcosa di attivo che possiamo fare per dire la nostra durante questa controversia. Alcune splendide organizzazioni di veterani non beneficeranno dei fondi di Trump perché hanno rifiutato di essere coinvolti nelle vicende politiche. Una di queste organizzazioni è quella dei Veterani americani Iraq e Afghanistan (IAVA). Un mio caro amico lavora davvero a stretto contatto con questo gruppo, e sono stata profondamente colpita da quanto ho avuto modo di apprendere da lui. Queste sono persone che hanno una prospettiva riguardo le guerre combattute negli ultimi dieci anni che non avrete modo di sentire sulla CNN. Aiutateli sostenendo i loro bisogni. 

Ms. Marvel

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