Davide Toffolo: TRES!-FUMETTI PER IL TEATRO
Chorin, 1976. Un piccolo paese dell'America Latina. Quancosa si muove contro la Democrazia Populista che governa il paese. A scatenare la protesta però non è un guerrigliero, né un leader carismatico. La miccia è accesa da tre storie a fumetti, scritte per essere rappresentate a teatro, e dai tre attori che le incarnano: German, Derela, Coco. Proposte a fumetti per aggirare la censura, le tre storie parlano di potere, controllo e libertà, nella politica ma anche nei rapporti umani, e vengono messe in scena nelle case, nei bar, nei cinema di tutta Chorin: in breve i tre attori-autori diventano il simbolo della volontà di cambiare dell'intero paese. Dopo più di venti anni, le tre storie riemergono: a trovarle, sepolte in un giardino di Bunos Aires, è il fumettista Davide Toffolo, che decide di disegnarle e pubblicarle, raccolte sotto il titolo "Très! - Fumetti per il teatro".
E' il più classico degli espedienti narrativi - quello del "ritrovamento" -, ad aprire il nuovo libro di Davide Toffolo, ma per il resto "Très!" è un'opera contaminata, ibrida, già a partire dalla sua forma. Toffolo infatti divide la lettura in pagine di destra e sinistra. Nelle pagine a destra le tre storie vengono messe in scena, naturalmente a fumetti, con i tre attori che interpretano diversi personaggi. In quelle a sinistra, caratterizzate dalle tipiche righe di un quaderno, scorrono le testimonianze di German, Derela e Coco e disegni e schizzi ("ritrovati" insieme alle storie) che integrano il racconto principale e sono anche uno stimolo per i lettori che volessero mettere in scena "Très!".
Per Toffolo, dopo i graphic novel "Carnera", "Pasolini" e "Il re bianco", è un ritorno alle basi della narrazione a fumetti. Perché nelle storie di "Très!" la scenografia è assente, e tutto succede in una stanza: sono solo le parole e il corpo dei tre attori a raccontare. Parole e schizzi, documenti e disegni regalano un Toffolo in gran forma, ancora pronto a cercare nuove modalità per un media, il fumetto, che a lui ha regalato molto. I linguaggi si intrecciano: teatro, fumetto, e anche politica, perché in fondo Chorin non è poi così diversa dall'Italia.
Davide Toffolo è uno degli autori più originali della scena del fumetto italiano. Autore di Animali, Piera degli spiriti, Fregoli, Fandango, Farefumetti, a lui si deve la nascita delle riviste Dinamite, Mondo Naif e Fandango. La sua ricerca sul linguaggio lo ha portato a dedicare questi ultimi anni al romanzo a fumetti: Carnera, la montagna che cammina, Intervista a Pasolini e ora Il Re Bianco. Il libro è il proseguimenti ideale de il sogno del gorilla bianco, l'ultimo lavoro pubblicato dal gruppo rock Tre allegri ragazzi morti, l'altra anima espressiva di Davide Toffolo. Attualmente sta lavorando ad un nuovo libro, una biografia disegnata dell'autore di fumetti Magnus, scomparso dieci anni fa.
E' il più classico degli espedienti narrativi - quello del "ritrovamento" -, ad aprire il nuovo libro di Davide Toffolo, ma per il resto "Très!" è un'opera contaminata, ibrida, già a partire dalla sua forma. Toffolo infatti divide la lettura in pagine di destra e sinistra. Nelle pagine a destra le tre storie vengono messe in scena, naturalmente a fumetti, con i tre attori che interpretano diversi personaggi. In quelle a sinistra, caratterizzate dalle tipiche righe di un quaderno, scorrono le testimonianze di German, Derela e Coco e disegni e schizzi ("ritrovati" insieme alle storie) che integrano il racconto principale e sono anche uno stimolo per i lettori che volessero mettere in scena "Très!".
Per Toffolo, dopo i graphic novel "Carnera", "Pasolini" e "Il re bianco", è un ritorno alle basi della narrazione a fumetti. Perché nelle storie di "Très!" la scenografia è assente, e tutto succede in una stanza: sono solo le parole e il corpo dei tre attori a raccontare. Parole e schizzi, documenti e disegni regalano un Toffolo in gran forma, ancora pronto a cercare nuove modalità per un media, il fumetto, che a lui ha regalato molto. I linguaggi si intrecciano: teatro, fumetto, e anche politica, perché in fondo Chorin non è poi così diversa dall'Italia.
Davide Toffolo è uno degli autori più originali della scena del fumetto italiano. Autore di Animali, Piera degli spiriti, Fregoli, Fandango, Farefumetti, a lui si deve la nascita delle riviste Dinamite, Mondo Naif e Fandango. La sua ricerca sul linguaggio lo ha portato a dedicare questi ultimi anni al romanzo a fumetti: Carnera, la montagna che cammina, Intervista a Pasolini e ora Il Re Bianco. Il libro è il proseguimenti ideale de il sogno del gorilla bianco, l'ultimo lavoro pubblicato dal gruppo rock Tre allegri ragazzi morti, l'altra anima espressiva di Davide Toffolo. Attualmente sta lavorando ad un nuovo libro, una biografia disegnata dell'autore di fumetti Magnus, scomparso dieci anni fa.
Nessun commento:
Posta un commento