Quanto guadagna uno scrittore di fumetti negli USA? La risposta diplomatica, ma non troppo, di Jim Zub
Vi siete mai chiesti come funziona il sistema delle retribuzioni per gli autori di fumetti negli USA? In un mercato come quello statunitense, in cui si avverte una flessione nelle vendite complessive dei titoli prodotti dalle major a fronte dell'espansione dei progetti creator owned (che però non garantiscono una sicura remunerazione), essere lo sceneggiatore regolare di una serie che vende intorno alle ventimila copie consente di sbarcare il lunario? Forse sono domande oziose e non vi interessano le risposte, io però sono un incurabile curioso e per questo motivo ho trovato molto interessante la risposta di Jim Zub (New Thunderbolts, Champions, Pathfinder e Skull Kickers) che, ad analoga domanda postagli da un suo follower su Tumblr., ha spiegato: "Il totale di quel che percepisce uno scrittore che lavora come free-lance per la Marvel, la DC o un altro editore equivalente, consiste in un compenso fisso pagato per ogni singola pagina, con la possibilità di arrotondare il totale grazie a royalties e altri incentivi pattuiti sulla base di una combinazione di fattori che vanno dai dati di vendita dei singoli albi, di quelli delle raccolte in volume, digitali e delle ristampe fatte all'estero. Non vi dirò qual è il compenso che percepisco a pagina, ma se ti fai un giretto sul web potresti trovare, senza troppe difficoltà, la risposta alle tue curiosità. Potrai scoprire, almeno, qual è l'entry-level per un autore che comincia a lavorare con un editore. In molti casi, serie che vendono intorno alle 20.000 copie per numero, potrebbero non garantirti delle royalties particolarmente significative, forse sufficienti per permetterti di andare una sera a cena al ristornate, ma non di più"
Jim Zub |
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