JOSEPH HUGHES: "JERRY ORDWAY HA ANCORA MOLTO DA OFFRIRE. MA DEVE ADATTARE IL SUO STILE AI TEMPI ATTUALI"
Superman di Jerry Ordway |
Su Comics Alliance è stato pubblicato una bella analisi inerente lo sfogo fatto da Jerry Ordway riguardo le difficoltà che sta incontrando nel ricevere incarichi di lavoro continuativi (ve ne ho parlato QUI). L'autore dell'articolo è Joseph Hughes, ex-editor della DC Comics, che, nel tentativo di essere equilibrato ed equidistante, va fuori dal coro della solidarietà e scrive cose che, forse, pensano in tanti: "Ordway ha ancora molto da offrire. Si tratta di una artista di talento e di un esperto disegnatore, e se si guarda a tutte le collane mensili che fanno attualmente parte del New 52 non è di certo casuale che ogni serie si avvalga di disegnatori il cui lavoro risulti superiore al suo. Ordway sa come raccontare una storia, ma ciononostante resta ai margini cercando di potersi dedicare con rispettosi ai personaggi che ama, e che in parte, ha contribuito a ridefinire.
Si tratta di una discriminazione basata sull'età? Non propriamente. Se un disegnatore di venticinque anni che ha uno stile che emula quello di Ordway si presenta in redazione mostrando un Portfolio al cui interno ci sono tavole che ricordano i disegni del suo maestro, ho la sensazione che anche quel giovane disegnatore avrebbe difficoltà a ricevere un incarico così come attualmente le sta avendo Ordway. Credo che sia più che altro una questione di cambiamento dei gusti degli editor, e presumibilmente, degli appassionati. Se oggi Howard Hawks fosse ancora vivo e cercasse di lanciare, per una grossa casa cinematografica , la commedia americana anni '30 verrebbe probabilmente scartato a priori. Questo, naturalmente, non renderebbe meno brillante la sua idea".
Insomma, Ordway è un grande autore, che merita di essere preso in considerazione e merita una collana regolare, ma forse è troppo giovane per adagiarsi sugli allori, dovrebbe studiare il fumetto moderno e cercare di rielaborare il suo stile. Gli si può dar torto?
Teaser pubblicitario per il lancio di Infinity Inc. |
7 commenti:
Condivisibile, secondo il mio modesto e sincadabilissimo parere.
La Casa delle Idee sta impiegando Simonson e Davis su ongoing e JR jr lavora con il suo stile attuale praticamente dallo Starbrand del 1986, ma ricordo Bob McLeod a metà anni novanta su una mini di Jones per Venom e Ordway a fine novanta in una mini di Avengers/FF su testi di Jurgens ( disegnatore , tra parentesi, oggi con uno stile " a metà del guado " che tornerebbe moderno se fosse meno pigro e tornasse alle cose del suo Cap pre 9/11/01 ) poi + nulla.
Confesso che anche il Jerry al lavoro nel 2006 sulla JSA pre -reboot mi è sembrato fuori posto ( gli occhi ormai abituati al tratto plastico di Eaglesham e persino dell'anonimo, ma corretto, Jesus Merino ).
Io non credo che Ordway debba aggiornarsi, perchè non è cosa per tutti ( ricordate lo Herb Trimpe in modalità Rob Liefeld sui FF UNLIMITED di metà anni novanta ? ) e perchè altrove è possibile che possa scrivere e disegnare cose come il suo Wildstar ( pubblicato dalla Image tra l'altro ).
Non è , in sintesi ( lo so, è tardi ) , una questione anagrafica autori + vecchi ci stupiranno ancora con roba interessante e spero davvero che JO trovi un'altra casa dove fare quello che gli piace x la gioia dei suoi fans.
Concordo (e il Trimpe ipertrofico ancora infesta i miei incubi notturni, sigh!), anche se un lavoro sullo storytelling e sull'inchiostrazione potrebbe essere fatto. Quello su cui concordo un po' meno è il discorso sullo stile di J.R. Jr., il suo starbrand e il suo Daredevil graziati da Al Williamson sono irripetibili, e quello di oggi è solo il pallido ricordo.
Jerry Ordway è un maestro e non si discute. Dopotutto, se si sopporta Stegman su Superior Spider-Man, come si fa a contestare Ordway?
Al Williamson è stato - penso di esser l'unico al mondo a pensarla così - più adatto a rifinire le matite di Rick Leonardi x Spider-Man 2099 di quanto lo sia stato in tandem con JR jr. Leonardi ha un tratto nervoso e stilizzato che si sposava perfettamente allo stile classico di Al. Romitino al tempo non " spigolava " come solo poco dopo con il Punisher di Dixon e lo preferisco con le chine di Janson o anche di Dan Green ( X-Men di Claremont negli eighties ).
De gustibus. Buon inizio di settimana.
Vado contro corrente: secondo me visto il gran numero di lettori che hanno la nostra età non è una idea così peregrina fare testate ad un pubblico "non più adolescenziale" (eufemismo).
Pur non amando Ordway alla follia nemmeno nei suoi anni d'oro, penso che lo preferirei a gran parte del piattume attuale. A patto di abbandonare anche la colorazione photoshoppata nel processo.
Concordo pienamente. Cento volte meglio Ordway che un Humberto Ramos che offre sempre nuovi motivi per non leggere l'Uomo Ragno.
Posta un commento