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G. Willow Wilson: "Non è la diversità a decretare il successo di un personaggio, ma lo è la sua autenticità"




Dopo le polemiche inerenti il presunto fallimento della politica "diversità" attuata dalla Marvel,
G. Willow Wilson, scrittrice e creatrice di Kamala Khan, forse l'eroina portabandiera della All-New All-Different Marvel,  scrive un post attraverso il quale fa alcune sacrosante precisazioni (e si toglie qualche sassolino dalle scarpe)

Sebbene sia trascorsa più di una settimana dalle improvvide dichiarazioni rilasciate da David Gabriel in una intervista concessa a margine di un convegno tra Marvel e rappresentanti delle librerie specializzate d'oltreoceano (QUI trovate un resoconto dettagliato), non accennano a spegnersi le polemiche. Non risparmia il suo prezioso contributo alla discussione G. Willow Wilson, scrittrice in forza alla Casa delle Idee e portabandiera dell'effige della "diversità" che tanto ha caratterizzato la politica editoriale della casa editrice negli ultimi anni. Oltre a levarsi qualche sassolino dalle scarpe (negli articoli pubblicati sul web a commento delle dichiarazioni del Senior Vice President of Sales spesso si è utilizzata l'immagine della nuova Ms. Marvel, esempio però virtuoso della politica editoriale dell'editore), la scrittrice spiega secondo lei qual è il segreto del successo della sua eroina, un successo basato non sulla diversità del personaggio ma sulla sua autenticità.


G. Willow Wilson, scrittrice di fumetti e saggista che si divide tra Egitto e Stati Uniti, i suoi articoli sulla religione religione e sul medio oriente sono pubblicati su varie riviste, tra le quali spiccano Atlantic Monthly, New York Times Magazine e Canada National Post 


Riguardo tutto quel che è accaduto 

In arrivo una lunga lamentela sui fumetti.

Okay, alcune cose che ho bisogno di dire:

1. se vi state accingendo a scrivere gongolanti un pezzo al vetriolo sul "fallimento" della "diversità" nei fumetti, forse non dovreste utilizzare l'immagine di copertina di un fumetto che ha in contemporanea quattro diverse raccolte in volume nella classifica di vendita delle Graphic Novel del New York Time, che ha vinto un premio Hugo ed è stata premiata ad Angouleme come miglior serie dell'anno. Solo perché vi AUGURATE che sia sotto l'ascia del boia, non vuol dire che lo sia.

2.  Voglio spiegarvi nel dettaglio per quali ragioni Ms. Marvel funziona: non era stata creata per essere Ms. Marvel. In principio avevamo pianificato una miniserie di dieci numeri. Mi era stata concessa una exit strategy di tre numeri perché eravamo consapevoli che si sarebbe potuta rivelare un fallimento. Non c'era alcuna "iniziativa sulla diversità" - il lancio di questa serie rappresentava semplicemente una sfida. Era un dato di fatto nella storia degli ALMENO ultimi 20 del fumetto che nessun nuovo personaggio era riuscito a imporsi sul mercato. Tutti, compreso la sottoscritta, aveva immaginato che la serie avrebbe funzionato in questo modo.

3. Questo scetticismo ci ha concesso la libertà - e quando scrivo "ci" intendo dire tutto il team creativo - per proporre esattamente la storia che volevamo raccontare. Non avevamo nulla da perdere, nulla dimostrare se non smentire le basse aspettative. Questo ci ha dato la possibilità di infrangere parecchie regole.

COSE CHE SON DIFFICILI DA REPLICARE E IMPOSSIBILI DA PIANIFICARE:

1. Un pubblico inaspettato. Nella storia dell'umanità siamo giunti a un punto in cui il ruolo della religione sta attraversando un tremendo punto di flessione. Quello che non comprendevo è che quell'ansia che avvertono i giovani musulmani è la medesima che hanno i giovani mormoni, evangelisti, ebrei ortodossi e altri. Uno dei p-r-i-n-c-i-p-a-l-i motivi per cui Ms. Marvel ha avuto una così grossa risonanza è che affronta il tema del tradizionalismo religioso nel contesto della giustizia sociale, e c'era - in apparenza - un enorme pubblico di lettori appartenenti a una vasta varietà di fedi che erano in attesa di una storia come questa. Nessuno lo aveva immaginato o lo aveva pianificato. Ms. Marvel è capitata al momento giusto nel posto giusto con la storia giusta. Molte delle altre cose che ho scritto e apprezzato sono cadute producendo un grosso tonfo. Questa è la norma, quando si verificano le eccezioni sono notevoli, ma è difficile pianificarle.

2. Il paradosso delle aspettative. Il livello delle aspettative era stato tenuto abbastanza basso per Ms. Marvel, ma a causa del suo successo, l'asticella è stata fissata molto più in alto per serie simili alla sua che sono arrivate successivamente sul mercato.

COSE CHE DOVREBBERO ESSERE ASSOLUTAMENTE EVITATE:

1. Questa è una opinione personale, ma dal mio punto di vista lanciare un personaggio che raccolga l'eredità uno pre-esistendo, uccidendolo o umiliandone le caratteristiche non fa che preparare la strada per il fallimento del nuovo personaggio. Chi vorrebbe raccogliere l'eredità di un personaggio che è stato mandato in vacca?

2. La diversità raccontata come se fosse una forma di ansia da prestazione non funziona. Cancellate del tutto la parola diversità e rimpiazzatela con autenticità e realismo. Questa non è una parola nuova. Questa è la *parola*.

3. Non provate mai a mettervi nei panni di qualcun altro. Dovete essere sempre e solo voi stessi. La gente avverte l'odore della falsità a un miglio di distanza.

4. Si sta creando una spaccatura tra il mercato delle librerie specializzate e quello delle librerie di varia. Non convergeranno mai. Dobbiamo accettare questa cosa e andare oltre, e il mercato con noi. 

5. Non per nulla, ma c'è una connessione diretta tra i personaggi "diversi" appartenenti alle Big 2 che hanno fatto bene (Luke Cage, Black Panther, Ms. Marvel, Batgirl) e quei personaggi che hanno fatto breccia nel cuore dei lettori. Non è la "diversità" che attrae questo pubblico tanto indefinibile quanto non ancora sfruttato, ma è la *particolarità*. Questa è una distinzione che nessuno sembra fare. E ci riconduce all'autenticità e al realismo.  

E PER FINIRE

Da un punto di vista pratico, questa non è propriamente una storia che riguarda la "diversità" in se. E' il fumetto che racconta la formazione e la crescita di una ragazza. Se la osservate da questo punto di vista, le cose che vendono e quelle che non vendono (E I MERCATI IN CUI VENDONO CONTRO I MERCATI IN CUI NON VENDONO) tutto comincia a prendere un senso diverso. 


Kamala Kahn, la nuovissima Ms. Marvel

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