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MIKE MIGNOLA: "CON HELLBOY ALL'INFERNO VOLEVO REALIZZARE STORIE PIÙ SEMPLICI, POI MI SON RESO CONTO DI AVER SVILUPPATO UNA STORIA MOLTO AMBIZIOSA"

Mike Mignola


Poco più di un mese fa è finalmente giunto sugli scaffali delle vostre fumetterie di fiducia (e spero vivamente, anche su quelli delle vostre librerie domestiche) Hellboy all'inferno, nuovo capitolo della saga fantasy-horror concepita nell'ormai lontano 1993 da Mike Mignola; un volume particolarmente importante perché, oltre a segnare il ritorno alle matite della serie del suo creatore, si tratta anche del primo tassello di un nuovo arco narrativo, un nuovo ciclo di storie che segna, dopo un ventennio, una nuova stagione editoriale per il personaggio. Al momento dell'uscita della prima raccolta in volume negli USA, Mignola ne ha parlato con il sito ComicVine, ecco un breve estratto di quella intervista.

Copertina del volume italiano
pubblicato da Magic Press


È stato di recente pubblicato il primo Trade Paperback di Hellboy all'inferno, ritrovarti nuovamente ai disegni è stato davvero fantastico. Ho letto che nei prossimi numeri ti dedicherai alla realizzazione di storie singole o al massimo divise in due parti, storie quindi che potrebbero essere più adatte a reclutare nuovi lettori.

Questo sarebbe un punto di lettura davvero strano per iniziare a leggere la serie. Mi piacerebbe pensare che nuovi lettori potrebbero decidere di cominciare a leggere questa serie, è per questo che abbiamo lanciato Hellboy e The B.P.R.D. Quella è una serie ideale per salire a bordo. La storia raccontata su Hellboy  all'inferno rappresenta invece qualcos'altro, è un punto di arrivo in cui le trame narrate su quattro volumi convergono, certe cose vengono finalmente risolte e alcune domande rimaste da tempo senza risposta giungono a una risoluzione. In principio non mi ero riproposto di fare una cosa del genere. Mi ero riproposto di dedicarmi alla realizzazione di brevi, piccole e strane storie, racconti che però hanno iniziato a mostrare dei collegamenti con le storie della prima serie, così mi sono reso conto che si trattava di eventi di dimensioni davvero enormi. Eventi che avrebbero avuto un grosso impatto sul personaggio, e così, senza volerlo, mi sono trovato a maneggiare questa storia di proporzioni epiche, senza neanche averla davvero pianificata. Il settimo e l'ottavo numero delle serie ospiteranno una storia suddivisa in due parti, e per certi versi rappresenteranno una storia autoconclusiva, ma serviranno anche a risolvere qualcosa che ha avuto inizio nella prima serie. Si procederà, dunque, a piccoli passi, con storie di uno o due episodi, che serviranno comunque a raccontare una storia molto più ampia. 

Il numero sette quando arriverà nei negozi? 
una tavola tratta da
Hellboy all'inferno vol.1


Be', questa è una bella domanda. Al momento mi sto occupando del numero sette. Sto procedendo con una lentezza sorprendente perché nel contempo ho scritto le sceneggiature anche di B.P.R.D. e Frankenstein. Come dicevo, i prossimi due albi saranno due parti di una stessa storia, e non appena avrò idea di quando la seconda parte potrebbe essere ragionevolmente pronta, ne programmerò la pubblicazione. Al momento non è prevista alcuna data di pubblicazione e questo perché la mia organizzazione del lavoro in questo momento è talmente folle che non ho la più pallida idea di quando alcune cose saranno completate. Mi piace pensare che, una volta terminato questo periodo in cui mi sto dedicando alla scrittura, avrò molto più tempo per dedicarmi alla visualizzazione delle tavole, ma non si può mai dire. Visto che si tratta di una storia in due parti, desidero essere certo che siano entrambe realizzare prima di pubblicarle, in modo da poter farle distribuire a cadenza mensile. Comunque, che si tratti di storie in due, tre o più parti, desidero che tra la pubblicazione di una parte e l'altra non passi mai più di un mese. 

Al momento sembra che tu stia sviluppando talmente tanti progetti che viene da chiedersi, quando trovi il tempo per dormire?

La notte. Certo non dormo quanto dovrei. La cosa davvero bella è che non ho delle vere e proprie deadline, né sto provando a scrivere una serie che abbia una cadenza mensile né nient'altro del  genere. E questa, poi, è una parte del problema che mi trovo a dover affrontare con Hellboy all'inferno. All'improvviso mi ritrovo a dover affrontare la richiesta di qualcuno che ha bisogno di una sceneggiatura o di qualcun altro cui serve un soggetto. Sto attraversando questa fase durante la quale riesco a dedicarmi a Hellboy solo per alcuni giorni, per poi staccare per occuparmi di una copertina, scrivere un soggetto o dedicarmi ad altre cose del genere. Ho provato a isolarmi dalla maggior parte delle distrazioni, ma al tempo stesso continuo a produrre cose nuove. Mi appresto a scrivere il prossimo arco narrativo, seppur breve, della serie Hellboy & B.P.R.D. Ho realizzato i primi albi della serie Hellboy & B.P.R.D. '53 perché sentivo il bisogno di farlo. Ma per lo più sto provando a limitare la mia scrittura solo alle cose nelle quali è coinvolto Hellboy. 

In ogni caso si tratta di un lavoro differente da quello che svolgevi quando collaboravi con la Marvel o la DC. 
ancora una tavola visionaria di Mike Mignola


Assolutamente sì. È un livello completamente differente. Mi guardo indietro, penso a tutto quello che ho fatto e mi risulta così difficile immaginarlo, anche se non ho mai realizzato nulla con scadenze mensili. Credo di aver realizzato solo due serie mensili, ed entrambe hanno rappresentato un incubo per me. Così, la gran parte dei miei progetti per Marvel e DC sono stati progetti speciali e miniserie. Per certi versi, quindi, potrei dire che non si tratta di un lavoro molto diverso da quello che sto svolgendo adesso. 

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Probabilmente sono l'unico fan a preferire il tratto di MM ( oggi è la giornata della doppia emme dopo Mark Millar e Milo Manara del precedente post ) nei gg della Odissea Cosmica scritta da Jim The Bishop Starlin. Mi rendo conto di come possa suonare bizzarro ai lettori che hanno cominciato ad apprezzarlo e riconoscerlo con Gotham By Gaslight e la versione a fumetti del Dracula di Coppola, ma le sue figure stilose e bidimensionali che da vent'anni fanno del ragazzo uno degli artisti di culto della Dark Horse non parlano al mio cuore tamarro come i suoi ometti- già- cavallo -basso, ma non ancora dagherrotipo di bassorilievo, delle cover dello Stormo Alfa e persino di un numero di X-Force ( do ya remember signor Comix Factory ? quella boccata d'aria in mezzo alle tavole ineffabili di Rob ? ). A dirla tutta, più o meno consciamente , nutro dell'astio x MM xchè Guy Davis era + interessante quando disegnava Wes Dodds e temo che sia tutta colpa di B.P.R.D. se è diventato meno instintivo (okay, forse aveva cominciato ad irrigidirsi già al tempo di Molecole Instabili di Sturm ).
Ho una teoria : MM bivacca nello stesso stramaledetto starbucks coffee dove si trovano editor delle big guns e dice x esempio ad un tizio che si occupa del Ragno che sarebbe il caso che Val Semeiks fosse meno sbirolo di quanto era quando lavorava su Lobo o che Barry Kitson deve allontanarsi il + possibile dal tratto alla Curt Swan sfoggiato alla fine degli anni ottanta e che persino il suo lavoro sulla Legion di Waid non è abbastanza asettico ( praticamente gli Zaniboni padre e figlio narcotizzati e che disegnano ascoltando i Coldplay ).
Cato Mike, io ti auguro tanta salute, ma ti ricordo che esiste un inferno abitato solo da gente che in vita ha consigliato a Steve Epting e Deodato jr di diventare fotorealistici. Artista avvisato...

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