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GRANT MORRISON SPIEGA I SUPER-EROI AI LETTORI DI PLAYBOY

Illustrazione di Frank Quitely per
la lunga intervista che Playboy ha realizzato
con Grant Morrison

Grant Morrison è da molti anni l'autore più in voga d'oltreoceano, con il suo stile di scrittura complesso, mai banale e dai molti livelli di lettura ha conquistato il comicdom e si sta affermando, come pochi altri prima di lui, anche sullo scenario della cultura pop in senso più ampio. La definitiva consacrazione arriva proprio questo mese grazie a una lunga intervista realizzata per la rivista Playboy (e non dico di più, perché si tratta di una rivista che non ha bisogno di presentazioni).

Nel corso della lunga chiacchierata l'autore scozzese ha detto la sua riguardo alcuni personaggi, come Superman di cui dice: "Gli scrittori americani spesso dicono che trovano difficile scrivere Superman. Dicono che è troppo potente; che non gli si può creare alcun problema. Ma Superman è una metafora. A mio parere, Superman ha gli stessi nostri problemi, ma su una scala gigantesca. Se Superman porta a spasso il cane, lo farà attorno ad un asteroide perché può volare nello spazio. Quando i parenti gli fanno visita, vengono dal 31esimo secolo e portano con se qualche infernale conquistatore dal futuro. Ma è sempre la storia dei tuoi parenti che ti vengono a far visita".  

Wonder Woman: "è stata costantemente presa e sballottolata di qua e di là - ed è stato un gran successo. Quando, nel 1947, Marston morì provarono a eliminare questi elementi, e le vendite scesero a picco. Wonder Woman dovrebbe essere la donna più sensuale, intelligente, potente che si riesca a immaginare. Non appena si è trasformata in quello strana incroci tra la vergine Maria e Mary Tyler Moore ha smesso di piacere finanche alle ragazze".

Magneto: "Ha esordito come una specie di grottesco, bieco terrorista, così ho pensato, bene, è ciò di cui si tratta. Chris Claremont nel corso degli anni fece davvero un buon lavoro nel redimerlo; ne fece un sopravvissuto ai campi di sterminio e un nobile antieroe. Arrivai io e gettai un sacco di merda su tutto questo lavoro. Era subito dopo l'undici settembre, e io dissi non c'è nulla di fottutamente nobile in lui".

Joker: "Consentitemi di dire che si tratta della stessa persona che cambia ogni giorno la sua testa. Sono giunto alla conclusione che si tratta di una persona Supersana, la prima persona del 21 esimo secolo che sfida il grande flusso di informazioni per cambiare interamente la sua personalità. Lo adoro perché è una pop-star, è come [David] Bowie".

Batman: "L'omosessualità è insita in Batman. Non sto parlando di omosessualità in termini dispreggiativi, ma Batman è molto, decisamente molto gay. Non bisogna negarlo. Ovviamente essendo un personaggio immaginario è stato inventato per essere eterosessuale, ma il suo concept di base è assolutamente gay. Credo che questo sia il motivo per cui la gente lo adora. Tutte queste donne vestite con abbigliamento fetish e che gli saltano attorno per averlo. E lui non se ne cura - lui è più interessato ad andare in giro con il tipo anziano e il ragazzino".


QUI è possibile leggere l'intervista nella sua interezza.

3 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Morrison ha questa idea del Joker dai tempi di Arkham Asylum
( 1989 ). Leggere per credere.
Trova Supes una metafora di una sitcom sul modello di Til Death.
Il "suo" Magneto è più o meno il personaggio che fa indossare divise viola con elmi nazi alle sue truppe quando conquista un piccolo paese europeo che esiste solo sulle carte Marvel ( 1964).
Ha dichiarato che il suo eroe preferito tra quelli della Casa delle Idee è Scott Summers.
Il suo Bats è una corda tesa tra il serial tv con West e Ward e quelle cose di Moore in cui il Dark Knight ed il Clown del crimine finiscono per sghignazzare senza ritegno.
In un certo senso, Grant è un nerd Supersano che, se fosse un fumetto, militerebbe in quel team giappo di Crisi Finale.
Una curiosità: per pura coincidenza proprio oggi mi è ricapitata tra le mani la coppia di volumi della Comic Art con le prime storie di Capitan America. Spesso, in questi thriller di Simon e Kirby, Steve Rogers salva la vita alla giovine Betsy Ross
( nome naturalmente evocativo negli USA - nessun rapporto con la signora Banner )che vorrebbe almeno ringraziarlo con un casto bacio a fior di labbra, ma la Sentinella della Libertà riesce sempre a divincolarsi ed a scappare in direzione delle tende dove è un soldato semplice spesso in punizione con la mascotte Bucky Barnes. Tutto sommato il super-eroe più promiscuo e sanguigno della Golden Age è Popeye che spesso attrae ragazze in fiore con il nasino all'insù ed il classico vitino di vespa di quegli anni.Poi torna da Olivia, ma questa è un'altra storia.

The Hollow ha detto...

Mi spiace dirlo, ma la traduzione è un po'carente nel rendere bene ciò che sta dicendo Morrison.
La parte di Wonder Woman non si capisce molto: ad esempio, se non si legge l'articolo originale non si capisce chi sia questo Marston che viene citato.
Sempre su Wonder Woman, diciamo che "presa e sballottolata di qua e di là" è una traduzione puritana che non fa capire precisamente di ciò di cui sta parlando Morrison; in originale infatti è "tied up and shackled" ossia "legata ed ammanettata" con riferimento agli elementi di sadomaso e bondage presenti nelle storie di Wonder Woman di quegli anni

Superheld ha detto...

Nel disegno, Morrison sembra il capitano Picard dell'Enterprise!

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