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PLANETA DE AGOSTINI COMICS: FINE DELLA CORSA?

planeta

Con un laconico, ma significativo, comunicato alle fumetterie la Alastor S.r.l., distributore esclusivo della Planeta DeAgostini Comics nel nostro paese, ha annunciato la sospensione della distribuzione del materiale pubblicato dall'editore spagnolo.

Ecco il testo:

"Gentile Cliente,
Con la presente comunichiamo che l’Editorial Planeta, con decisione unilaterale, ha imposto ad
Alastor la sospensione delle attività di distribuzione del proprio materiale nel periodo restante della
sua gestione, dicembre 2011.
Non appena avremo ulteriori informazioni sarà nostra cura darvene comunicazione."


Quali saranno le conseguenze di questa decisione è troppo presto per dirlo, anche se, scusatemi il gioco di parole, mi sembra troppo tardi per l'editore spagnolo trovare un nuovo distributore che renda possibile la diffusione dei suoi prodotti nell'ultimo mese in cui avrà ancora le license DC. Nei prossimi giorni vi terrò informati degli sviluppi.

66 commenti:

Anonimo ha detto...

che pacco! proprio all'ultimo!

come la juve stasera contro il napoli.

ce l'avevamo quasi fatta!

p.p.

Superheld ha detto...

Sviluppo normale ed atteso. Planeta non è più distribuita da Alastor, che si è messa in proprio, creando un editore ad hoc, cioè Lion, per proporre direttamente i fumetti DC in Italia senza più avvalersi delle tipografie e dei fondi spagnoli. Non so cosa faccia pensare a queste persone di potersi avvicinare minimamente ad un progetto (la pubblicazione delle serie DC in un mercato difficile come quello italiano) che richiede grandi capitali (che per ora possiede solo la Planeta, che vanta un fatturato annuo superiore agli 8 miliardi di euro).
Quello che è certo, però, è che il contratto tra Planeta e la DC Comics scade il 31 dicembre 2011 e quindi a Barcellona si sentono liberi di sganciarsi da una allenza italiana che non gli ha portato fortuna e che per loro si è rivelata deleteria (non hanno mai voluto creare una redazione italiana, ma forse oggi si rendono conto che avrebbero dovuto creare un distributore italiano).
Sarà interessante vedere le mosse della Planeta a partire da gennaio 2012: ha perso i diritti DC, ma è ancora titolare di tante licenze manga di ottima qualità ed è il caso di ricordare che in Spagna e in altri mercati la Planeta continuerà a pubblicare titoli di altri editori (Dark Horse, Image, Dynamite, Boom! Comics, tra i tanti). E potrebbe essere interessata a proporre questi fumetti anche in Italia. Non è sicuro di cosa farà con i manga: se li continuerà si avvarrà di un altro distributore che quasi sicuramente sarà Messaggerie. Dal divorzio con alastor, la Planeta ha, quindi, tutto da guadagnare (se lo avesse fatto un paio di anni fa, oggi lo scenario sarebbe diverso). La Planeta, però, viene a mancare nel momento più importante per la DC: il New 52 significa 52 nuove serie, che l'editore spagnolo avrebbe presentato interamente e in sontuosi albi o volumi monografici a prezzi relativamente buoni. Il nuovo editore (che non dispone delle risorse economiche della Planeta) non sarà in grado di proporre tutte e 52 le serie DC e per la prima volta dal 2006 comincerà ad infoltirsi il numero di serie che resteranno inedite (per la disperazione dei fan d'elite, che dovranno di nuovo rivolgersi al mercato degli originali). Un'ultima osservazione è d'obbligo: per Planeta la perdita dei diritti DC non è stato un fatto negativo. Con vendite bassissime (al massimo, i mensili di Superman e Batman arrivano a toccare le circa 4-4.500 copie di venduto, secondo indiscrezioni, mentre tutto il resto va dalle poche decine di copie a qualche centinaio), non era sostenibile continuare a pubblicare alle condizioni stabilite nel 2006.
La Planeta comincerà a mancare ai lettori italiani quando tante serie DC cominceranno a restare inedite (e si, che in quel momento anche qualche parolina in spagnolo non sembrerà più così incomprensibile).
Non è chiaro cosa accadrà al materiale che doveva uscire a dicembre: se la Planeta ha trovato un nuovo distributore, se si farà distribuire da DeAgostini o se si è già accordata con Messaggerie, lo vedremo a breve.

Anonimo ha detto...

ma dai per scontato che planeta faccia uscire cmq le cose previste per dicembre con un altro distributore.

probabile invece che non le faccia proprio uscire o non le abbia stampate addirittura.

Andrea Mazzotta ha detto...

Il problema secondo me non è stato colto appieno.
Tutti i volumi che la Planeta ha prodotto della Dc, non svaniscono mica nel nulla.

Quei volumi (metti ad esempio Starman Omnibus 1) avevamo una vita editoriale che sicuramente non era destinata ad essere di pochi mesi.

Normalmente nei contratti si fa un edizione a tempo, cioè una casa editrice ha diritto a vendere quel volumi per X anni, dopo averlo stampato.

Quindi, anche se i diritti Dc per la produzione di NUOVO materiale, scadano per Planeta, questo non significa che debba bruciare i suoi magazzini zeppi di roba.
Avrà diritto per X anni a vendere quel materiale.

Come successe per la Vertigo e la Magic press.

Quindi ci sono migliaia (decine di migliaia?) di copie di decine e decine di uscite Planeta che in questo momento, UFFICIALMENTE, non hanno distributore che possono (e potranno) essere tranquillamente vendute per ancora un paio di almeno.
Cioè, cosa si pensava....?
Forse che con l'arrivo di Lion dal primo gennaio chi voleva uno Starman Omnibus 1 non lo potesse ordinare perchè era marcato Planeta?

La notizia è molto più grossa di quello che si crede. Per capirci,
se io oggi volessi ordinare dalla mia fumetteria una copia di Watchmen non potrei farlo, perchè l'unica edizione in commercio è quella Planeta e Planeta in questo momento non ha distributore.

Quindi, o Planeta cambia e annuncia il suo nuovo distributore, o Lion stampa Watchmen oppure facciamo (fate) senza.

Vedremo come si evolverà la questione.

Anonimo ha detto...

Superheld non so cosa ti fa pensare che Planeta avrebbe pubblicato tutte le 52 testate, se nel corso della sua vita editoriale ha lasciato inspiegabilmente monche un bel po' di serie?

La Planeta continuerà a pubblicare altre decine di titoli, ma i manga a parte alcuni casi vendono pochissimo e tolto Walking Dead (e qualche altro titolo forte)sul fronte comics, l'assenza DC sarà un macigno.

A me non mancherà, negli ultimi mesi ha fatto di tutto per farsi odiare (e ci è riuscita). Quello che non verrà pubblicato in Italia, me lo prenderò in inglese.

Pure la Panini mica fa uscire ogni cosa della Marvel, eppure non mi sembra un dramma....

Superheld ha detto...

I nodi dell'intricato rapporto Planeta-Alastor vengono al pettine. Ai lettori italiani veniva mostrato quello che si vedeva in superficie (assenza di una redazione italiana, un programma editoriale un po' confusionario, incertezza nelle date effettive di uscite, discrepanze temporali rispetto alle uscite spagnole, errori di lettering/traduzione, ecc.). La sostanza era molto diversa. Oggi possiamo affermare che Planeta aveva impostato il rapporto con il mercarto italiano e Alastor così: "io stampo i fumetti, te li consegno alla frontiera e poi ti occupi tu di tutto il resto (programma editoriale, date di uscita, prezzi, ecc.)". E così è stato. E più volte, nelle poche occasioni in cui era possibile leggere un comunicato della Planeta, veniva specificato a chiare lettere che le lamentele dei lettori per i problemi sopra evidenziati, dovevano essere presentate al distributore italiano, vero e proprio deus ex-machina della situazione, che decideva cosa doveva uscire, quando doveva uscire, quanto doveva costare, ecc.
Per contro dal distributore non arrivavano notizie (se la Planeta veniva accusata di poca comunicazione, lo stesso e più si poteva dire del distributore italiano) e così le cose sono proseguite fino ad oggi. In tutto questo, la Planeta ci ha rimesso soldi ed immagine, anche se, bisogna riconoscerlo, ha presentato tutto il DC Universe di oggi e una buona fetta del passato.
In sostanza, era alastor e i suoi collaboratori che gestivano il tutto (anche le decisioni di affidarsi ai vari service, guarda caso tutti esclusivisti alastor, passano per lo stesso canale), tanto e vero che anche il nuovo editore licenziatario (Lion) è la trasposizione in chiave editoriale di alastor (cariche direttive e collaboratori vari vengono dalla casa madre o dai vari service affidatari delle traduzioni e del lettering). Ora, finalmente, Planeta si è liberata di questo fardello. Anche se è vero che il suo contratto scade il 31 dicembre 2011, tutto il precedente magazzino sarà gestito in prima persona dagli spagnoli (anche se, probabilmente, si avvarranno di un nuovo distributore).
L'assenza della DC per Planeta sarà un macigno? Per cortesia, semmai sarà vero il contrario, visto che le vendite degli albi DC (tranne i mensili di Superman e Batman) si e no tiravano qualche centinaio di copie (e forse anche meno nell'ultimo periodo). Non dimentichiamo che la Planeta, a differenza di altri piccoli licenziatari, è una grossa multinazionale con un fatturato superiore agli 8 miliardi di euro all'anno (per intederci, la somma che il governo Monti vorrebbe ricavare dai tagli sulle pensioni). Ed è stato grazie a questi inesauribili forzieri che in circa 6 anni ha potuto pubblicare praticamente tutto.
Ora, invece, per i lettori italiani la sua mancanza sarà un autentico dramma: del DC Universe sarà presentata una parte molto piccola e a prezzi non popolari. Sarà riscoperto il mercato degli originali e la convenienza di comprare i volumi in lingua inglese su Amazon o su altri canali. In altri termini, con la rinuncia della Planeta, il parco lettori italiano DC subirà una drastica diminuzione e si ridurrà ad una piccola elite che comprerà le serie in originale come ai tempi della Play Press. Però, c'è di buono che ora la gestione degli arretrati non sarà più curata da alastor e forse per la prima volta i lettori italiani scopriranno che andare in una fumetteria e ordinare un volume Planeta arretrato non è più una cosa così complicata.

Superheld ha detto...

E pensare che fino a qualche anno fa, vi erano speranze di far tornare serie come quelle di Green Lantern, Flash, Aquaman, Wonder Woman in edicola. Ora questa possibilità è stata stroncata dalla rinuncia dell'editore spagnolo. Il futuro è quello di una situazione in cui in edicola andranno i mensili di Superman e Batman (almeno per il tempo che riusciranno a resistere, prima di finire in fumetteria o in costosi volumi come ai tempi della Play), mentre tutto il resto (cioè, una parte della produzione DC finirà in fumetteria in costosi volumi per quella piccola elite di fan sfegatati DC). Verrebbe quasi da dire che la manna dal Cielo è finita, che non siamo stati in grado di tenerci stretta la Planeta, che hanno pesato le chiacchiere inutili di utenti che sui forum erano incattiviti perchè non erano stati assunti dal nuovo editore (ma chi gli aveva fatto queste promesse?) e allora hanno montato la scialba polemica degli errori di lettering/traduzione (come se gli altri editori non ne commettessero). Ora le traduzioni degli albi se le faranno loro o almeno cercheranno di farsi assumere come service dal nuovo licenziatario! Resta solo da capire chi sarà (se ci sarà) il nuovo distributore della Planeta per la vendita degli arretrati (lunga è la lista di fan che hanno ordianto alle fumetterie albi e volumi e aspettano da mesi, o se la Planeta si occuperà direttamente della questione (magari delegandola alla struttura distributiva della DeAgostini.

Anonimo ha detto...

la manna dal cielo è finita perchè Planeta non avrà più i diritti?

La cavolata fumettistica dell'anno, almeno secondo me.

Anonimo ha detto...

magari SUperheld è colpa di Alastor, se gli arretrati impiegavano mesi ad arrivare e arrivavano con traduzione indecenti e parti pure in spagnolo???

Anonimo ha detto...

magari SUperheld è colpa di Alastor, se gli arretrati impiegavano mesi ad arrivare e arrivavano con traduzione indecenti e parti pure in spagnolo???

Superheld ha detto...

Forse scrivere in italiano non è più sufficiente per farsi capire dagli italiani (o perchè magari e qui mi permetto una battuta, i fan italiani DC sono stati troppo abituati a parlare in spagnolo!), ma il pensiero è stato esposto in termini chiari e comprensibili: "Planeta stampava gli albi e li trasportava alla frontiera" e qui finivano i suoi compiti. Tutto il resto (organizzazione, piano delle uscite, traduzione e lettering) veniva curato dal distributore italiano e dai service, ai quali incautamente venivano assegnati questi compiti. La stessa Planeta, nelle rare occasioni in cui comunicavto, ha precisato che organizzazione, preparazione del materiale e distribuzione venivano fatte dagli italiani (ai quali, chi non era contento, doveva rivolgersi per chiedere spiegazioni dei ritardi, degli errori, dei balloon spagnoli, ecc.
Tutto chiaro? Spero di si.

La manna è finita: si! Ora non c'è più un editore disposto a pubblicare tutto e integralmente il DC Universe. Al suo posto c'è una nuova (si fa per dire) entità composta dagli stessi elementi che prima occupavano un ruolo chiave nell'attività di presentazione della DC in Italia e che tanto scontento ha creato.

Pangio ha detto...

Se le cose stanno come dice Superheld mi chiedo di chi cavolo è la responsabilità di quanto si è verificato nel corso degli anni. Chi è che non si è mai informata su come erano distribuiti i fumetti o su come lavoravano i service scelti, a quanto pare, dal distributore?
Chi è che non è mai intervenuta per modificare una situazione che stava degenerando?
Gira gira la responsabilità, per non dire la colpa, è comunque attribuibile alla Planeta.
E che la Planeta sia una realtà da 8 miliardi di euro all'anno può far piacere, ma quel che è certo è che in tutti questi anni non ha saputo gestire nulla del mercato italiano, sbagliando tutte le strategie e le scelte e restando inerte di fronte al tracollo in corso.
Infine, una considerazione: la Planeta esordì in Italia in maniera ridicola (lasciatemi usare questa parola sia pure un pò forte); ricordate vero la collana dedicata a Superman ?
Non dico altro.
Ora la Planeta termina la sua avventura DC in Italia in maniera assolutamente negativa, perchè se ho capito bene non venderà (forse non ha nemmeno stampato) quei volumi e albi che avrebbe dovuto far uscire a dicembre e quindi lascerà un buco nelle collezioni dei lettori.
A menoche la RW in un futuro non si sa quanto prossimo possa recuperare questo materiale.
Per quanto riguard ala gestione degli arretrati vedremocosa decidera la Planeta, potrebbe anche imporre prezzi esorbitanti.
Per il sottoscritto l' avventura Planeta è stata complessivamente negativa.

Superheld ha detto...

Dire che "la Planeta non ha saputo gestire nulla in questi anni" non è esatto. La Planeta non doveva gestire nulla. Tutta l'attività di organizzazione, predisposizione e presentazione dei fumetti era curata dall'azienda italiana che si occupava della distribuzione. Probabilmente, per ragioni contrattuali, la Planeta neppure poteva intervenire e far sentire la sua voce. Per quanto suoni assurdo, forse, le cose sono andate in questo modo. Se avessero potuto intervenire, gli spagnoli avrebbero certamente agito per porre rimedio alle lamentele sulle traduzioni errate (traduzioni curate da soggetti italiani), ma in questo settore era, invece, il distributore italiano che aveva voce in capitolo: guarda caso, i vari service che si sono avvicendati erano tutti esclusivisti dell'azienda italiana. Per le strategie, un pizzico di responsabilità può essere attribuito alla Planeta (ma solo nella misura in cui, le strategie decise per l'Italia ricalcavano quelle decise per il mercato spagnolo, diverso da quello italiano). Come è stato spiegato (e confermato dalla stessa Planeta), tutte le lamentele sulle traduzioni sbagliate (curate da italiani), sul lettering strampalato (anche in questo caso, supervisionato da italiani), sui ritardi nelle uscite, ecc. dovevano essere rivolte all'azienda italiana. Planeta precisò ancora: "siamo due società diverse e separate, ciascuna con il suo piano aziendale". Quando accennavano al loro piano aziendale, era ovvio concludere che esso non prevedeva quello italiano (che era deciso dal distributore nazionale).
In definitiva, l'unica responsabilità della Planeta è stata quella di vincolarsi ad un accordo con l'azienda italiana, che alla fine non ha pagato.
Per quanto tutti cerchino, in questo momento, di riversare tutta la loro rabbia contro gli spagnoli, è palese che la maggior parte della responsabilità dei disagi fosse attribuibile all'azienda italiana.
Per quanto riguarda, invece, il materiale di dicembre 2011, niente paura: la Planeta ha interrotto (era ora!) il suo rapporto con alastor, ma ciò non significa che non distribuirà quel materiale servendosi di altri canali distributivi.
Quello di cui, invece, i fan italiani dovranno avere timore è il futuro della DC in Italia: senza un serio progetto tendente ad allargare il numero di fruitori delle serie di Superman e soci, ogni progetto alternativo a quello spagnolo è destinato al fallimento.
Senza i capitali enormi di una multinazionale come la Planeta, un licenziatario normale deve puntare tutto sulle vendite, ma a giudicare dalle voci che si levano dai forum, i fan chiedono solo materiale Vertigo, mentre del DC Universe classico nessuno chiede niente. E' dura da accettare, ma per il DCU in Italia, con l'abbandono della Planeta, si mette, per ora, la parola fine.

Anonimo ha detto...

La Planeta non ha mai proposto integralmente il DCU.

Superheld non è Alastor ad aver combinato casini....
Cioè siamo arrivati al paradosso che prendi per oro colato le poche volte in cui gli Spagnoli hanno parlato.

I baloon in spagnolo e tutte le beghe del lettering sono colpe della Planeta, perchè il processo di lettering, stampa e quant'altro l'hanno sempre fatto in Spagna. Una volta che i traduttori italiani finiscono il loro lavoro, tutto il resto viene fatto in spagna.
Planeta ha sempre detto di rivolgersi ad Alastor, per lavarsi le mani dei problemi.

Magari è colpa di Alastor se Planeta ha deciso di mandare il 2010 in vacca con calendari bislacchi, edizioni penose e quanto altro?

Magari è colpa di Alastor se Planeta nel 2010 si è riorganizzata internamente, fregandosene dell'Italia?

Alastor non ha mai scelto i service per Planeta...........

Comunque Superheld se te eri felice con Planeta, buon per te.

Io sono felice che si siano tolti dalle balle, e amen se la Lion proporrà poco, visto che hai il dono di vedere nel futuro.

Continua a sognare le non 52 testate di Planeta (non hanno manco portato termine la JSA di Johns e la JLA pre Robinson e tanta altra roba, ma ovviamente si va a pensare che pubblicassero tutte le 52 testate LoL)

Anonimo ha detto...

Ragazzi il veggente Superheld ha sentenziato: "E' dura da accettare, ma per il DCU in Italia, con l'abbandono della Planeta, si mette, per ora, la parola fine."

Mi dispiace per la Lion, ma bisogna saper perdere, quando si ha di fronte qualcuno che vede il futuro.

Ah, news scioccante:la crisi economica che colpisce il mondo dal 2008 è stata organizzata da Alastor.

Superheld ha detto...

Quando si leggono frasi come: "La Planeta non ha mai proposto integralmente il DCU" o "non è alastor ad aver combinato casini", la prima reazione è quella di farsi una grassa risata. La seconda pone un interrogativo: come si fa ad ignorare la realtà e scrivere cose così inesatte? Poichè, sia l'una che l'altra questione sono state sufficientemente esposte e commentate, non c'è da aggiungere altro, se non che "chi vuole ancora continuare alle favole o per motivi vari seguitare a sostenere cose non vere", faccia pure.
Argomento traduzioni: curate da italiani;
Argomento lettering: curato e supervisionato da italiani;
Argomento organizzazione e distribuzione: curato da italiani.
Argomento service: erano tutti esclusivisti del distributore italiano (coincidenza?) e oggi sono integrati nella nuova etichettà editoriale che proporrà la DC da gennaio 2012 (coincidenza?), mentre il direttore editoriale della nuova etichetta editoriale è lo stesso di Alastor (coincidenza?).
"Amen se la Lion proporrà poco?", come si dice in questi casi: chi si accontenta gode, solo che occorre stabilire di quanto accontentarsi, perchè quando da un editore con un fatturato nell'ordine di miliardi di euro si passa ad una realtà molto, molto, molto, molto più piccola, si rischia di restare con un pugno di mosche. Poi, per il resto si può continuare a credere alle favole, che la colpa era della Planeta, che faceva di tutto per presentare prodotti fatti male e altre assurdità del genere (se ne sono lette tante), ecc.
L'unica cosa che può essere rimproverata alla Planeta è stata quella di legarsi ad una azienda italiana con un contratto che, forse, non gli ha mai permesso di incidere fino in fondo sulle cose che avvenivano realmente in Italia. E il futuro cosa riserva? Per ora una struttura editoriale che può garantire una copertura limitata del DCU, una distribuzione solo nelle fumetterie con prezzi da fumetteria, nessun progetto di allargamento del parco lettori. Ma poi agli italiani importa davvero se serie come quelle di Titani, della Legione dei supereroi, di Wonder Woman o Acquaman non uscirano (o solo saltuariamente in qualche volume a prezzi proibitivi)? La risposta è no: uno sguardo a qualche forum è sufficiente per capire che le uniche cose che i fan chiedono e di cui pretendono garanzie è solo il materiale Vertigo. Di Aquaman, Flash, Wonder Woman, Titani, Legione dei supereroi, leghe varie, Jsa, ecc. non frega niente a nessuno (visto che in Italia contano solo personaggi come Hulk, Vendicatori, Uomo Ragno, ecc. Per dire che gli unici supereroi che ancora tirano un po' sono solo quelli Marvel).

Superheld ha detto...

Piccola nota: la questione della mancata prosecuzione degli spillati di JSA e JLA (vicenda che ha interessato il primo biennio di pubblicazione Planeta) è stata determinata dal fatto che si trattava di serie prodotte esclusivamente per l'Italia. Purtroppo, la condizione imprescindibile per una copertura totale del DCU passava per la coproduzione. Il materiale che non vi è rientrato, aveva il destino già segnato. Bisogna, però, fare i conti con la realtà: a quante persone oggi interessa davvero che in Italia escano regolarmente JSA e JLA? In questi casi, capita spesso che i primi che si dichiarano scandalizzati o indignati perchè una testata chiude o non prosegue sono coloro che non l'hanno mai seguita. Senza co-produzione, non vi è alcuna possibilità di assicurare una copertura totale o semi-totale del DCU. E alla fine, dopo un primo periodo di scialba euforia, si finirà come la Panini in Francia: una-due serie regolari stabili e una parte del resto in 3-4 antologici minestrone (e pensare che proprio in Francia, la DC, stanca di assistere a quello stato di cose, ha tolto i diritti alla Panini).
Piccola nota sulle traduzioni: da gennaio 2012 saranno perfette! Si, non presenteranno più errori, perchè saranno fatte in Italia e il lettering sarà curato o supervisionato da italiani! (Hey, ma non era così anche per la Planeta?)

The Bat-Man ha detto...

Certo che ne sai di cose Superheld, ma noi come verifichiamo queste tue informazioni? A e sembra si tratti solo di un punto di vista...
Ah e comunque aggiungo una nota, se fai un giro sui forum vedrai che la gente è molto interessata al DCU, e se non ci credi basta che clicchi sul mio nick per vedere uno dei tanti forum che ospitano fan italiani dei fumetti della DC...

Superheld ha detto...

In più occasioni la Planeta, sulla sua pagina facebook ufficiale, ha precisato che di fronte alle domande dei fan italiani (che si lamentavano dei ritardi nelle uscite, delle chiusure, dei prezzi, delle traduzioni, del lettering, ecc.), occorreva rivolgersi all'azienda italiana che ne cura la distribuzione (facendo chiaramente capire che "quelle" decisioni venivano prese in Italia). Ma questo l'ho già scritto negli altri messaggi. Il fatto che sia posta una domanda del genere indica due cose: o i precedenti commenti non sono stati letti con attenzione o è più semplice fare il "finto tonto".
Mi spiace, ma, il giro per i forum indica una realtà inequivocabile: i fan chiedono quasi sempre (e in questo vogliono garanzie) del materiale Vertigo. Ma anche questo è stato precisato nei commenti precedenti. Prima di rivolgere altre domande, non è più semplice leggere con attenzione?

The Bat-Man ha detto...

Ehm... la mia domanda era provocatoria...
Ecco qui una bella frase per tutti: "Temo il lettore di un solo libro!"
Questo per dire che se uno legge solo quello che scrive la Planeta (o chi altri) è ovvio che si farà un'opinione in linea con quello che dice la Planeta. Certo Superheld che hai una fiducia cieca in quello che hanno scritto... e se avessero scritto solo delle scuse per giustificarsi dalle accuse? Non puoi prendere quello che ti dice un "partito" e dare tutto per vero senza conoscere a fondo la verità.
E bada che io con questo post non sto dando ragione a nessuno... critico solo il tuo punto di vista "unilaterale" e privo di prove...
E ribadisco: se vai a leggere i forum non è vero che la gente chiede solo Vertigo, io i forum non li leggo, li frequento! e te ne ho linkato uno come prova del fatto che la gente è molto interessata al DCU!

Superheld ha detto...

Non era una domanda provocatoria (per come è stata formulata, sicuramente non lo era). Il punto, quindi, è: credere o no a quello che dichiara la Planeta? Ok, si può scegliere di credere oppure no a quello che dichiara la Planeta, ma questo vale anche per le dichiarazioni di altri.
Si può avere fiducia cieca, oppure no. Ma questo spetta a me deciderlo, no? Oppure c'è una legge non scritta secondo cui bisogna credere solo a quello che "alti" vogliono far credere e solo perchè si tratta di tutelare le posizioni di "alcuni"?
Poi c'è la logica: ognuno si può formare le opinioni che vuole sulle dichiarazioni ufficiali di aziende pubbliche o private. Cosa garantisce che tali dichiarazioni siano vere? In mancanza di dati o fonti di controllo, è possibile fare un ragionamento combinato su più elementi.
Riguardo alle traduzioni, basta solo citare il grande caos nato in seguito allo sfogo di traduttori che non venivano pagati (questi signori dichiaravano di lavorare non per la Planeta, ma per aziende autonome italiane, che non li pagavano).
Conoscere a fondo la verità? Ma per cortesia! E la verità chi dovrebbe dircela? Coloro che prima lavoravano come service della Planeta nell'adattamento della DC al mercato italiano e che ora si sono messi "in proprio"?
Suonerà strano, ma lettering e traduzione erano fatte in Italia e controllate da italiani. Cosa doveva fare la Planeta dopo le prime lamentele sulle traduzioni? Cacciare a pedate tutti coloro che traducevano male? Avrebbe potuto farlo o forse (più realisticamente) non ha potuto farlo (per ragioni contrattuali con l'azienda italiana). Tutto, è possibile, certo.
Devo insistere, mi spiace: intorno al DCU classico c'è disinteresse totale. I fan che scrivono sui forum chiedono "quasi" sempre del materiale Vertigo. Ha senso negare questo evidente dato di fatto? Si, per chi ha deciso di credere alla favoletta che la Planeta volontariamente danneggiava i suoi stessi interessi, producendo materiale scadente! Non c'è problema: chi vuole continuare a crederlo, faccia pure.

The Bat-Man ha detto...

La cosa divertente è che pare che tu non legga ciò che scrivo, mi rispondi senza aver letto!
Io non do ragione a nessuno, critico solo il fatto che tu difenda a spada tratta la Planeta!
Le traduzione erano fatte male e la colpa è dei traduttori italiani? Bè mi pare indubbio e scontato!
Sugli albi c'era il marchio Planeta? Sì, quindi l'utente a chi si rivolge? alla Planeta... la cattiva gestione è da imputare alla Planeta, non a una generica e sconosciuta azienda italiana... Se il nome che figura è quello della Planeta è lei che ci ha messo la faccia! e lei che se ne assume le colpe, scusami!
Ritorno un momento sui forum, perchè a me viene da ridere, io dico che sui forum la gente è interessata al mondo DC e do a tutti una prova che ciò è vero citando un forum italiano a caso dove tantissimi utenti scrivono quotidianamente, affezionati ai fumetti della DC!
Tu mi dici il contrario, negando l'evidenza, e non fornisci nemmeno uno straccio di prova a sostegno della tua tesi...
Dì pure e pensa pure ciò che vuoi, la libertà di parola non te la toglie nessuno, tanto gli utenti che leggeranno queste righe se vorranno potranno verificare loro stessi che ciò che sostieni e affermi sull'interesse generale sui forum è errato! Gli basterà seguire il mio nick :)

Superheld ha detto...

Da come scrivi, pare che, invece, sia tu a non leggere con attenzione quanto scritto in precedenza. Puoi criticare ciò che scrivo, a chi scelgo di credere o le posizioni che decido di appoggiare (così come fanno altri con le tue), ma, purtroppo, continui a dimostrare di non leggere con attenzione.
Quando scrivi che, siccome sugli albi c'è il marchio della Planeta e quindi la colpa è tutta della Planeta, mi spiace, ma, stai commettendo una generalizzazione grave. Questo punto è stato toccato nel precedente commento e non lo hai letto con attenzione (altrimenti, non avresti scritto quello che hai scritto). I traduttori "italiani" non lavoravano con la Planeta, ma con "aziende italiane" (guarda caso, tutte esclusiviste del distributore italiano!). La loro retribuzione non era versata dalla Planeta, ma dalle aziende italiane con cui avevano rapporti di lavoro.
E infatti ho scritto (ti riporto il passaggio che, per distrazione non hai letto): "Cosa doveva fare la Planeta dopo le prime lamentele sulle traduzioni? Cacciare a pedate tutti coloro che traducevano male? Avrebbe potuto farlo o forse (più realisticamente) non ha potuto farlo (per ragioni contrattuali). Tutto, è possibile, certo.
Riguardo ai forum, non mi viene da ridere: quasi tutti vogliono il materiale Vertigo. Puoi non credere, scegliere di non credere, fare finta di niente, ecc. Ma i fatti sono questi (e se ti va e se questa è la tua reazione, continua a ridere. La cosa non mi tange, visto che anch'io, come te, ho diritto di ridere quando leggo certe cose).
Gli utenti che leggeranno queste righe possono andare sui principali forum italiani e farsi un'idea dei topic dedicati al nuovo licenziatario italiano della DC e delle richieste degli utenti.
Prima di rispondere, mi raccomando, leggi con attenzione il messaggio.

The Bat-Man ha detto...

Direi che è inutile intavolare un dibattito qui su un blog, alla fine è ovvio che la pensiamo in modo diverso... frequento la pagina di facebook della Lion e i forum dedicati ai fumetti DC e ti assicuro che ci sono tantissimi sostenitori della nuova casa editrice e tantissimo sostenitori dei fumetti DC, gente che scrive nei post la lista della spesa che farà da gennaio con la Lion!
Siamo in tanti, io sono uno di quelli. Che ci piaccia oppure no la Planeta con la DC ha chiuso, e il futuro per ora è la Lion, quindi va sostenuta!
A chi leggerà queste noiose righe di dibattito un consiglio: non fidatevi di quello che scriviamo io o Superheld, girate il web, iscrivetevi ai forum e guardate con i vostri occhi come stanno le cose! :)

Superheld ha detto...

La tua idea di dibattito è curiosa: secondo te qualcuno deve condividere le tue opinioni. In caso contrario, non si può discutere e il dibattito non può andare avanti. Qesta presa di posizione mi lascia perplesso e solleva due domande: se credi che i cattivoni erano la Planeta, mentre i traduttori italiani, i letteristi, il distributore erano vittime di un disegno malvagio in cui il fine della Planeta era quello di danneggiare i suoi stessi interessi, continua pure. Io, se permetti, non posso fare a meno di ridere. Sono state citate fonti, sono stati argomentati punti interessanti, per cui, sotto questo profilo, è stato detto tutto. Nè è mia intenzione convincerti o portarti sulle mie posizioni. Credi o scrivi quello che vuoi, ma finora le tue argomentazioni non si sono fondate su elementi convincenti nè oggettivamente riscontrabili.
La Lion va sostenuta? Non sapevo che Mario Monti, nel suo pacchetto di misure, avesse inserito anche questa?!!! Mentre continuo a ridere (scusami, ma dopo questa uscita, le risate sono d'obbligo), ti ricordo che se il futuro è quello che tu hai indicato, c'è veramente poco da sostenere, per chi vuole sostenere.
"Siete in tanti"?!!! Ah, davvero! E quanti siete?!!! Ma per cortesia, i fan italiani, duri e puri, della DC saranno si e no 1.000-1.500 (l'80% dei quali legge solo Superman e Batman, mentre il restante 15% leggono materiale Vertigo solo perchè credono, chissà per quale motivo, che è roba di sinistra o da sinistra; il restante 5% è rappresentato da coloro che si interessano ad Aquaman, Hawkman, Atom, Wonder Woman, ecc.
Quanto vendevano, mediamente, i volumi di Wonder Woman o di Flash? Rispondere a questa domanda è fonte di imbarazzo per molti (meglio non rispondere).
Coloro che leggeranno questo dibattito possono girare il web e farsi un'idea. Intanto, nei commenti precedenti sono stati indicati fatti e situazioni relative a fonti e dichiarazioni ufficiali (indiscutibili).
Siamo curiosi di vedere cosa succederà nel 2012: non tanto nei primi mesi, dove la farà da padrone la solita, scialba euforia. Il bello (o il cattivo, dipende dai punti di vista), verrà nei mesi successivi.

Alek ha detto...

chi difende la Planeta si merita di leggere Il Cavaliero Oscuro!

Cioè ragazzi ma stiamo scherzando?!?!? La planeta era quanto di più scandoloso ci sia stato nell'editoria fumettistica in questo paese... e il fatto che abbia perso i diritti sia in Italia che in Spagna la dice lunga... frequento una fumetteria che utilizza tutti i distributori da 12 anni...e vi posso assicurare che l'unico distributore con cui non ci sono mai stati problemi è proprio Alastor...Io leggo tutto DC, Marvel, Manga e Italiani...se tutto quello che viene ordinato ad Alastor, a parte la roba Planeta, arriva sempre puntualmente ci sarà un perchè...evidentemente il problema sta a monte..

Superheld ha detto...

Non credo che usare termini o espressioni diffamatorie nei confronti di una importante multinazionale porti arricchimento alla discussione. L'unica cosa "scandalosa" è la campagna di aggressione condotta da alcuni forum nei confronti della Planeta. Una campagna vergognosa e strumentale, alimentata dalla sete di vendetta di un gruppo di utenti, che chissà per quale motivo pensavano di dover essere assunti dalla Planeta.
"Frequento una fumetteria da dodici anni"! E con questo?
In più di una occasione, la Planeta ha precisato che organizzazione, programmazione e distribuzione erano curate, in modo autonomo, dall'azienda italiana. Invece, noto che si finge di non capire, di non leggere con attenzione e si trascurano particolari importanti: ad es., chi ha dimenticato lo strano "giochetto" degli arretrati scomparsi e riapparsi misteriosamente in una Lucca Comics! All'epoca tutti (lettori, fumettari, ecc.) se la presero con alastor.
Il "perchè", quindi, è stato spiegato (ma lo era anche prima). Solo che, per motivi diversi, c'è ancora chi finge di non capire, di distrarsi o di credere ad una rappresentazione dei fatti assurda.
Ancora: abbiamo dimenticato lo sfogo dei traduttori non pagati? Qualcuno disse pure che, avendo tradotto così male, si meritavano di non essere pagati. E qualcuno, ancora più incautamente, ha avuto il coraggio di sostenere che per il solo motivo per cui Planeta aveva il marchio sulle cover degli albi, la responsabilità fosse sua! Però, resta il fatto che quei traduttori erano sotto contratto per aziende italiane, tutte esclusiviste alastor. E si potrebbe continuare, per tacere del fatto che Lion non è una etichetta di una casa editrice che si chiama RW, i cui dirigenti sono gli stessi del distributore. In Spagna è successa la stessa cosa! E qualcuno dovrebbe dire alla DC: ma perchè avete dato i diritti dei vostri personaggi a dei distributori e non a degli editori?

Alek ha detto...

Superheld: visto che hai i contratti della Planeta con traduttori e distribuzione sotto mano a sto punto scannerizzali e posta qui una copia...
mi fai morire da ridere!..

non ti sembra strano che Alastor crei problemi sulla propria distribuzione,e non vendendo quindi in fumetteria, solo per fare magazzino e vendere a una fiera..

io so solo che in questi anni Planeta mi ha fatto apprezzare la Panini..il che è tutto dire...

e comunque sta alla casa editrice assicurarsi che traduzione e distribuzione vengano adeguatamente curati..questo planeta non l'ha mai fatto quindi le chiacchere stanno a zero...

anche il fatto che la DC abbia deciso di premiare la Alastor cedendogli i diritti sotto l'etichetta Lion fa ancora più pensare che i problemi stavano a monte..poi se vuoi tenerti il paraocchi delle tue convinzioni cavoli tuoi...ma sappi che non esiste un filo logico in quello che dici...

Pangio ha detto...

Per Superheld.
Vediamo se ho capito come stavano le cose (almeno alla luce di quello che dici).
La Planeta ha acquistato dalla DC i diritti per pubblicare (anche)in Italia i fumetti della casa editrice statunitense.
La Planeta, subito dopo, ha deciso di stipulare con Alastor (un semplice distributore, sia ben chiaro) un contratto con cui in pratica quest'ultima adottava tutte le decisioni gestionali e svolgeva la gran parte del lavoro.
Ma non basta.
Il contratto in questione, almeno stando a quello che hai detto e ripetuto, addirittura non avrebbe permesso a un gigante dell'editoria come la Planeta di intervenire per migliorare la situazione, nonostante le continue lamentele dei lettori
Insomma, il gigante (Planeta) non poteva agire nei confronti della formica (Alastor) perchè quest'ultima era tutelata da un supercontratto a prova di bomba.
Ma lo sai che i contratti possono essere anche impugnati e rescissi se uno dei contraenti si rende gravemente inadempiente, venendo meno ai suoi obblighi o fornendo una prestazione scadente e comunque non rispondente a quanto concordato?
Perchè la Planeta non è intervenuta quando ha visto che le cose stavano andando così male?
Soprattutto, se vogliamo andare alla radice del problema, perchè la Planeta ha deciso di delegare a un distributore la maggior parte dei compiti che avrebbe dovuto svolgere essa stessa in quanto casa editrice?
Per questi motivi io continuo a dire che la responsabilità del disastro (perchè è inutile tentare di minimizzare, nel suo complesso l'esperienza Planeta in Italia è stata un vero disastro)è dell' editore spagnolo.
E come ha detto The Bat-man i fumetti venivano pubblicati con il logo Planeta non certo Alastor.
Per evitare equivoci chiarisco che non escludo errori, anche gravi da parte del distributore, ma me li spiego perchè la Planeta gli ha affidato compiti che esulavano dal suo campo di azione, e come detto non è intervenuta a risolvere i gravi problemi, manifestatisi nel corso degli anni.
Infine, fermo restando il diritto di ciascuno di esprimere la propria opinione, mi sembra che il giudizio negativo che esprimi nei confronti della RW sia per lo meno prematuro.
Lascia almeno che il nuovo editore inizi a operare e poi critica, se lo vuoi, il suo operato.
Le critiche preventive sanno sempre di preconcetto.

Superheld ha detto...

Non è che negando l'evidenza (o dicendo che il tuo interlocutore dice cose assurde per fortificare le tue inconsistenti convinzioni) otterrai molto, credimi.
Per ora, le risate sono mie, te l'assicuro. E non solo perchè la vicenda dei traduttori (che hanno dichiarato di lavorare per aziende italiane e non per gli spagnoli) è nota e ancora oggi desta parecchio scalpore; non solo per il fatto che la Planeta ha dichiarato che organizzazione, preparazione e distribuzione erano curate dall'azienda italiana in modo autonomo, ecc. E quindi, anche il controllo sulle traduzioni (probabilmente, per ragioni contrattuali) era riservato in modo autonomo alle aziende italiane.
Si, si. Continua pure a ridere, mi raccomando.
A proposito della Panini: forse non sai che in Francia la DC non gli ha rinnovato i diritti (ecco, qui puoi ridere più forte, se vuoi).
Riguardo la vicenda del passaggio dei diritti: se la DC, in Spagna e Italia li ha dati (molto incautamente) a dei distributori, significa che non c'erano editori interessati (o che quelli interessati non hanno fatto offerte significative). Una vicenda che, ancora oggi, fa ridere molti lettori.
E rideranno ancora di più quando gran parte del DCU resterà inedita. Ecco, qui puoi ridere. Ti è concesso. Ma, mi raccomando, ridi forte (può darsi che qualcuno ti senta anche negli Usa).

Superheld ha detto...

Pangio, pangio, pangio, cosa vuoi che ti dica. La Planeta ha dichiarato ufficialmente che gran parte delle attività di proposizione del materiale DC in Italia veniva curato dall'azienda italiana in modo autonomo. Questo è un dato di fatto. Ci puoi credere, oppure no. A me importa poco. Puoi credere nella favoletta che da gennaio 2012 non ci saranno più errori di traduzione e di lettering e che il nuovo editore regalerà i fumetti in pacchi-dono.
Ma il fatto che le traduzioni e i controlli su di esse avvenivano in Italia da parte di aziende italiane, per quanto incredibile, è un dato di fatto indubitabile.
Perchè la Planeta non è intervenuta? Ma perchè, forse, il contratto non glielo permetteva. Nella tua visione tutto questo è assurdo, non è vero?
Bravo, continua così e mi raccomando. Il nuovo licenziatario conta anche su di te. A proposito, immagino che da gennaio 2012 ti precipiterai in fumetteria e comprerai tutte le testate dc/lion in uscita, giusto?
Ecco, lo sapevo che eri un lettore modello. Continua così e ritieniti fortunato che la cattiva Planeta è stata mandata via.

Anonimo ha detto...

Ahahaha certo che Superheld devi sempre avere l'ultima parola XD

Anonimo ha detto...

Superheld, hai detto una serie di inesattezze...Il ruolo di Alastor è stato di 1) aver gestito la distribuzione dei titoli Planeta in fumetteria e libreria (come Pegasus); 2)aver indirizzato l'editore spagnolo verso service che appartenevano al proprio network di esclusivisti; 3)aver indicato alla Planeta i minimi garantiti, ovvero quei quantitativi minimi che la distribuzione avrebbe assorbito per il mercato italiano, fornendo così una base per orientare le tirature. STOP. Dire che il programma editoriale e l'organizzazione delle uscite venisse deciso da Alastor è una boiata senza fine.

Superheld ha detto...

Mi spiace, davvero, ma i dati forniti provengono direttamente da dichiarazioni uffciali della Planeta, che in più occasioni ha precisato, quando i lettori italiani cominciavano a lamentarsi delle traduzioni, del lettering, dei ritardi nelle uscite, delle chiusure, ecc., che le relative questioni dovevano essere poste all'azienda italiana (che curava quelle attività in autonomia e con un programma aziendale diverso e separato da quello della Planeta).
Quindi, nessuna inesattezza. STOP.
Inoltre, basta fare un semplice ragionamento: poichè nessuna azienda è disposta a perdere i propri investimenti, è naturale pensare che, se avesse potuto, la Planeta sarebbe intervenuta subito per risolvere i problemi sopra evidenziali. Non lo ha fatto perchè, molto probabilmente, le era impedito da ragioni contrattuali. STOP.

Superheld ha detto...

L'unica cosa che si potrebbe rimproverare alla Planeta è stata quella di vincolarsi senza disporre di larghi spazi operativi. Forse credevano che sarebbe bastato "delegare" altri e limitarsi ad intascare i profitti, senza investire in strutture locali dipendenti direttamente dalla sede centrale di Barcellona. E probabilmente, memori di questa lezione, quando si è trattato di rinnovare il contratto, avranno posto condizioni di questo tipo (che, forse, non sono state accettate) per continuare il discorso. Mettiamoci pure i cattivi risultati in fatto di vendite legate ai titoli DC e allora sono venuti meno tutti i motivi di interesse per proseguire in una avventura editoriale infelice.

The Bat-Man ha detto...

Mi piace Superheld perchè prendi i comunicati "ufficiali" della Planeta come verità assoluta!
Io ci credo che la Planeta abbia detto così, non discuto! Ma credo anche che si sia un po' coperta le spalle dal malcontento dell'utenza italiana per come gestiva le cose.
Poi tu parli di un'azienda italiana (che di certo non è Alastor, in quanto solo distributore) senza specificare di chi si tratti, si tratta forse di un'azienda segreta?
La responsabilità di una cattiva gestione è della Planeta, non di sconosciute aziende italiane senza nome che complottavano contro di lei rifacendosi a cavilli contrattuali... ma per favore!
Ah e tanto per sottolineare, la fine del rapporto tra la Planeta e Alastor è da imputarsi unicamente alla Planeta dai comunicati ufficiali! Quindi se non vedremo nulla delle uscite previste per Dicembre la colpa è della Planeta e se ancora la Lion a Gennaio partirà con un sacco di problemi legati alla continuità delle testate previste per Dicembre la colpa è della Planeta. Non vedo altri responsabili!

Superheld ha detto...

E perchè mai i comunicati ufficiali delle aziende non dovrebbero essere presi per verità assolute? Cosa ci guadagnerebbe un'azienda a diffondere notizie false? Poichè si tratta di una importante multinazionale, viene naturale pensare che dica il vero (le ricadute in termini di immagine sarebbero enormi). Il termine "azienda italiana" si riferisce all'azienda che ha curato la distribuzione delle testate dell'editore spagnolo in Italia (per stessa ammissione della Planeta, secondo la quale "a questa azienda", occorreva porre le domande relative ai vari disagi subiti dai lettori italiani). Nessuno poi ha mai parlato di "aziende senza nome" (non mettere in bocca agli altri cose mai dette), visto che il "nome" di queste aziende lo puoi leggere nei credits degli albi Planeta.
Parlando sempre di comunicati ufficiali, l'ultimo diffuso da alastor parla di interruzione di un rapporto per decisione unilaterale. Il che dimostra la fondatezza delle precedenti asserzioni: cioè, che, ad un certo punto, la Planeta, consapevole che il rapporto con le aziende italiane non era andato secondo le sue aspettative, ha deciso di chiudere. STOP.

Mi spiace, bat-man, ma la tua insistenza nel voler ribadire cose completamente sbagliate, mi lascia perplesso. Noto, inoltre, che ti stai accartocciando su questioni e concetti che dimostri di non capire e intorno ai quali continui a fare molta confusione. Perfino le argomentazioni logiche sono contro di te.
Rassegnati, dunque e leggerai più sereno i fumetti DC da gennaio 2012 ora che la "cattiva Planeta" (secondo la tua errata rappresentazione dei fatti) è stata mandata via!

The Bat-Man ha detto...

Mi spiace, Superheld, ma la tua insistenza nel voler ribadire cose completamente sbagliate, mi lascia perplesso. Noto, inoltre, che ti stai accartocciando su questioni e concetti che dimostri di non capire e intorno ai quali continui a fare molta confusione. Perfino le argomentazioni logiche sono contro di te.
Rassegnati, non potrai più leggere sereno i fumetti DC da gennaio 2012 ora che la "buona Planeta" (secondo la tua errata rappresentazione dei fatti) è stata mandata via!

XD

Superheld ha detto...

Noto che hai copia/incollato l'ultima parte del mio commento del 02 dicembre 2011 12:36 (come fanno i bambini alle elementari quando la maestra gli dice di scrivere dieci volte una cosa che non capiscono).
Dai, che da gennaio 2012 comincia la festa: ogni mese avrai 672 albi DC da comprare e leggere con passione (li comprerai tutti, vero?). Un salutone!

The Bat-Man ha detto...

Ehm veramente l'ho modificato, era solo x farti capire che era una tua opinione personale; le parole che hai rivolto a me ti possono essere rivolte nello stesso identico modo, viste le tue argomentazioni...
Ah cmq visto che dici che faccio come i bambini delle elementari ora ti lascerò ribattere a questo messaggio, così avrai l'ultima parola tu, pensa... proprio come fanno i bambini delle elementari XD

Con questo messaggio The Bat-Man ti saluta... non ho intenzione di rispondere oltre a questo inutile dibattito ;)

Anonimo ha detto...

Come si faccia ancora a difendere la Planeta, dopo un fallimento lungo quasi tre anni...non me lo spiego.
Intendiamoci...sicuramente torti e ragioni non sono unilaterali ed anche la Alastor avrà le sue responsabilità...ma quello che non mi spiego e come si faccia a gestire un parco testate standosene comodamente seduti a Barcellona!!!!
Chiunque di noi, quando stipula un contratto di abbonamento per la fruizione di un servizio se nota ammanchi od inadempienze si attiva affinchè cessino,o no?
Cattivi dati di vendita della Dc in Italia? sicuramente sarà così ma la gestione, trascorso il primo periodo è stata a dir poco discutibile, con annunci di uscite mai rispettate,periodicità sghemba...traduzioni pessime...lettering penoso...scelta di formati e personaggi, infelice e, last but least, la politica dei prezzi e la Playspessizzazione degli albi con tanti inutili cartonati.
Non nego che all' inizio la Planeta mi aveva fatto ben sperare e che, comunque, grazie alla Planeta anche la Marvel ha cominciato a curare il settore ristampe...però l'ultimo anno è mezzo è stato un vero strazio ed alcuni albi veramnete illeggibili.
Per la Rw Lion, in fondo anche la Star partì con l'Uomo Ragno a 34 pagine su carta povera e poi è esplosa...dunque io non disdegno affatto 3 mensili+ qualche antologico..con i tempi che corrono chi di noi spende 20/30 euro per un TP di Supergirl o del Corpo delle Lanterne verdi?

Superheld ha detto...

Per tua stessa ammissione, batmino, affermi di avere partecipato ad un dibattito inutile! Grazie dell'amichevole comprensione e ti rinnovo i miei auguri di felici letture italo-arazanesi!
Ah, ah, ah, ah!

Superheld ha detto...

L'anonimo delle 13.04 ha centrato il punto, quando ha scritto:

"come si faccia a gestire un parco testate standosene comodamente seduti a Barcellona!!!"

Ora a Barcellona lo hanno capito (tardi, ma lo hanno capito) e saggiamente si sono ritirati (lasciando la patata bollente ad altri).

Mi tocca ribadire, poi, che i problemi di traduzione e lettering non riguardano la Planeta, poichè, contrattualmente parlando, dipendevano da gestioni autonome e separate, sui quali, probabilmente, il controllo della Planeta non era totale. Sembrerà assurdo, ma da quello che è uscito dalla polemica dei traduttori non pagati, non ci si può meravigliare più di niente, ormai.
Alla stessa maniera, i problemi di organizzazione delle uscite (per ammissione della Planeta in comunicati ufficiali) concernevano aspetti sui quali i chiarimenti dovevano venire dall'Italia (e non dalla Spagna).
Eppure ancora oggi c'è tanta gente che, obnubilata dalle chiacchiere di alcuni forum, non riescono a distinguere il vero dal mondo della fantasia, fino al punto da rinchiudersi in una realtà alternativa in cui era la Planeta l'origine di tutti i mali dell'universo!
Per quanto sia assurdo, c'è ancora chi crede ad una cosa del genere. Davvero sorprendente.

Superheld ha detto...

L'anonimo delle 13.04 ha poi scritto:

"con i tempi che corrono chi di noi spende 20/30 euro per un TP di Supergirl o del Corpo delle Lanterne verdi?"

Non un bel modo di riferirsi al 70-80% delle pubblicazioni del nuovo licenziatario. Così, fai capire che è già un fallimento in partenza.

Anonimo ha detto...

Beh..circa le prossime uscite RW Lion..qualche perpelessità hanno destato anche in me.
Mi spiego..spendere 30 euro per il volume del Batman di Moench/Colan o per quello di Englehart/Rogers/Austin è una spesa che vale...ma quello che non capisco sono i volumi dedicati a personaggi come Supergirl, Boster Gold...fumetti carini o poco più che si elidono da soli anche in una ottica di tempo materiale che uno di noi ha, da condividere con famiglia, lavoro e vita in senso lato.
Mi sfugge la ratio di certe politiche editoriali...ma non essendo un addetto ai lavori ragiono da profano.
Io sono sempre per i mensili spillati...i Tp o i cartonati vanno bene per i Classici, per opere come i libri di Mazzucchelli...non per serie regolari, dignitose o poco più.
Bene fa la Rw Lion a dirottare le serie regolari di Superman e batman su mensile.
Ribadisco...io sono per i mensili..in tempi di crisi economica danno garanzie di diffusione.
Circa la Planeta..oramai è andata...ripeto..ultimi tempi orribili; erano partiti bene...fino a Final Crisis lasciavano ben sperare....bei recuperi come il Manhunter di Simonson per esempio...ma poi è stato un lento stillicidio di qualità e quantità.
Per la RW Lion rimango in fiduciosa attesa e spero sappiano cogliere l'occasione di del DC Relaunch.

Superheld ha detto...

E' questo il punto: la DC in Italia non tira. Senza un progetto serio per allargare il numero dei lettori, le vendite (già magrissime e appesantite dalla crisi) saranno sempre bassissime e i prezzi sempre altissimi.
L'anonimo delle 13.04 ha ragione: "con i tempi che corrono, chi spenderebbe 20-30 euro per un volume di Supergirl?"
Ciò significa che, tolta la scialba euforia inziale, la proposta del nuovo licenziatario si ridurrà ai soliti due mensili (Superman e Batman) in edicola (e sempre che durino in edicola) e qualche volume per nerd lobotomizzati ogni tanto. E allora tutti rimpiangeranno la Planeta (un editore che, comunque, pubblicava tutto, non sempre a prezzi accessibili, ma praticamente di tutto e senza dimenticare i tanti volumi di materiale classico che nessun altro editore avrebbe mai pubblicato). E poi chi l'ha detto che sono finiti i tempi delle traduzioni creative? Incombe l'idioma italo-arzanese!

Alek ha detto...

ragazzi ma ancora gli date corda...tanto è de coccio...continua a dire cose senza alcuna logica come se fossero verità assolute...potrebbe scrivere un libro..."Alastor:la grande cospirazione"..io lo comprerei per spaccarmi dalle risate...

sicuramente ad Alastor non saranno stati sempre dei santi..ma se l'editore è Planeta, il garante della qualità delle edizioni è Planeta...fine della storia e arrivederci...poi ci possono essere tutti i comunicati che volete ma non provano niente...

Io non so se ora con Rw/Lion le cose miglioreranno o no...però di certo con Planeta non andavano bene...era necessario un cambiamento!..persino questa carognata finale fa capire quanto Planeta sia un pessimo editore...

Poi si può fare tutta la fantaeditoria che si vuole, ma è un dato di fatto che il programma editoriale presentato da Lion (con la continuazione della numerazione planeta e il raddoppio del numero delle pagine a parità di prezzo per gli spillati) sicuramente comporta un miglioramento rispetto a quanto fatto da Planeta ultimamente..

Inoltre spero che l'arrivo del reboot DC in Italia possa rilanciare l'universo DC come merita...

PS:credo che difficilmente qualcuno rimpiangerà mai la Planeta..tranne il nostro arrogante amico mangia paella Superheld e a qualche fan del "Cavaliero Oscuro"..

Superheld ha detto...

"Se l'editore è Planeta, il garante della qualità delle edizioni è Planeta".

Bravo, qui ti sei superato. Il vostro amichevole alek di quartiere in una delle sue migliori uscite.
Peccato che le traduzioni, la distribuzione e l'organizzazione in generale in Italia non erano curate dalla Planeta. E qui frana tutto il tuo discorso.

Anonimo ha detto...

E infatti Alek ha scritto il "GARANTE", ma forse non hai letto bene... non ha detto che chi si occupava delle traduzioni e distribuzione era la Planeta, ma il "GARANTE" era la Planeta! Almeno prima di rispondere leggi cosa scrivono gli altri...
Sulla tua arroganza, Superheld, sono perfettamente in accordo con Alek.

Anonimo ha detto...

Scusate una cosa, ma solo io non ho mai trovato tutti questi comunicati ufficiali a cui fa riferimento Superheld? Sono anni che la Planeta non da notizie a noi lettori italiani!

Comunque una fonte vicina a Superheld mi ha confessato che quest'anno le feste sono a rischio, sembrerebbe che la malefica accoppiata Alastor-RW stia tramando per rubare il Natale.

Superheld ha detto...

Planeta ha dichiarato che le attività di organizzazione, presentazione e distribuzione dei fumetti DC in Italia erano curati "in autonomia" da aziende italiane. Nessun ruolo di "garante", quindi, è mai stato assunto (salvo che nella fervida fantasia del nostro affezionato alek di quartiere, meglio noto come "Anonimo ha detto...") dalla Planeta.

Anonimo ha detto...

Scusa tanto Superheld ma i problemi grossi con la Planeta erano prevalentemente due ed entrambi, mi spiace per te, direttamente imputabili alla Planeta:
1)il calendario e le date di uscita (i calenddari li faceva Alastor e lo sappiamo tutti, ma per farli aveva bisogno di avere i volumi od essere certa del loro arrivo: e i volumi venivano spediti in Italia dalla Planeta, il che suggerisce un 80% di possibilità che i casini li facessero in Spagna.)
2)lettering sballato e parole (o pagine) in spagnolo: ora è vero che traduzione e lettering venivano fatti in Italia ed è vero anche che tutti i service che se ne occupavano erano anche editori esclusivisti Alastor (ma questo ci dice solo che molto probabilmente erano stati proposti dall'Alastor, non che avessero, come tu sostieni contratti con l'Alastor) ma erano sotto contratto con la Planeta... comunque visto che credo che le traduzioni italiane venissero fatte partendo dagli originali inglesi e non dalle traduzioni spagnole è evidente che i problemi erano in fase di stampa (operazione innegabilmente fatta in Spagna) e questo implica che probabilmente gli spagnoli rimaneggiavano i file arrivati dall'Italia (quasi sicuramente sostituivano le traduzioni italiane a quelle spagnole in fase di stampa) e le probabilità che anche gli errori di lettering avvenissero in quella fase è alta...

Alek ha detto...

"Planeta ha dichiarato che le attività di organizzazione, presentazione e distribuzione dei fumetti DC in Italia erano curati "in autonomia" da aziende italiane. Nessun ruolo di "garante", quindi, è mai stato assunto (salvo che nella fervida fantasia del nostro affezionato alek di quartiere, meglio noto come "Anonimo ha detto...") dalla Planeta."




Siamo alla follia..Planeta è garante della qualità dei prodotti su cui compare il loro nome...così come è per tutti i marchi...faccio un esempio visto che qui siamo lenti a capire:se io mi compro una macchina Fiat Panda, prodotta e assemblata in Polonia e me la fanno trovare senza motore o la fanno con 7 ruote (meglio della batmobile) non me la vado a prendere con la fabbrica in Polonia che produce per la Fiat..me la prendo con la Fiat che mi deve dare conto e soddisfazione... il marchio è Fiat ed è il marchio ad essere garante!

Se la Planeta non voleva avere responsabilità sulle sue edizioni non doveva metterci il proprio nome sopra...e comunque la produzione (l'anello più importante della catena) era in Spagna, dunque non si può dire che loro non avevano idea di cosa stampavano...quindi l'autonomia da parte di Alastor di cui parli, caro il mio amico paellaro, è una chimera..è un'invenzione...
Ora sono sicuro che posterai pagine e pagine di documeti e atti che dimostrano il contrario...quindi aspetto con impazienza..e non vedo l'ora dell'uscita del tuo libro...

PS: ti comunico che non ho mai avuto personalità multiple...mai avuti problemi di questo tipo...

Superheld ha detto...

"alek", "anonimo ha detto..." o come caspita ti piace farti chiamare, non esiste assolutamente che la Planeta abbia assunto ruoli di garante. Non ho mai sentito assurdità simili: se fosse così, anche la Marvel sarebbe responsabile, in quanto garante, perchè il suo marchio compare sugli albi Panini! Capirai che risate dalle parti di Modena! Ah, ah, ah, ah!
Rassegnati. Prima te ne fai una ragione, meglio è per tutti e potrai goderti in serenità le letture DC del nuovo editore italo-arzanese.

Alek ha detto...

vabbè dopo questa manco ti rispondo più...se non hai idea di cosa sia l'editoria è inutile discutere...la Marvel e la DC non sono case editrici in Italia...da noi il loro materiale è pubblicato da altri editori..Planeta e Panini,che si fanno garanti in quanto editori della qualità dei loro edizioni nel momento stesso in cui il loro nome viene stampato sull'albo...e comunque anche Marvel e DC in virtù del proprio nome scritto sull'albo sono garanti della qualità di storia e disegni...

Il mondo dell'editoria funziona così...ed ha sempre funzionato così..

Poi vabbè se ti vuoi rassegnare alla realtà dei fatti bene...senno,se hai un'idea tua sulla cosa esprimila, ma non darla come verità assoluta perchè non lo è e basta avere un briciolo di intelletto per capirlo...

Superheld ha detto...

A parte il fatto che nemmeno la Planeta è una "casa editrice in Italia", il tuo bizzarro concetto di "editoria" si fonda su elementi che esistono solo nel mondo sconfinato della tua fantasia. E lo stesso vale per il ruolo di "garante", che assumerebbero (sempre nel mondo sconfinato della tua fantasia) i licenziatari.
L'inconsistenza delle tue argomentazioni (già labili di per se) emerge anche dal fatto che se si volessero prendere per vere (ma non lo sono) le tue affermazioni, si arriverebbe alla conclusione che anche le aziende che hanno curato l'organizzazione, la presentazione e la distribuzione degli albi Planeta in Italia, per il solo fatto di comparire il loro nome negli albi, sarebbero garanti!
Ah, ah, ah, ah! Ormai questa discussione ha preso una piega comica. Il tentativo disperato di gettare tutta la responsabilità sulla Planeta DeAgostini è naufrato sotto il peso irresistibile delle assurdità profferite. Come se, per magia, tutti avessero dimenticato la disastrosa gestione degli arretrati, di quelli misteriosamente scomparsi e riapparsi a Lucca Comics, dei traduttori non pagati dalle aziende italiane in qualità di service, ecc.
Chi crede, però, che tutto questo sia finito, sbaglia.
Sbaglia perchè Planeta non era la causa, che va ricercata, invece, nelle attività gestite in modo "autonomo" da aziende italiane, dall'insieme delle quali è sorto magicamente il nuovo licenziatario italo-arzanese.

Pangio ha detto...

"E poi chi l'ha detto che sono finiti i tempi delle traduzioni creative? Incombe l'idioma italo- arzanese"

"...dall'insieme delle quali è sorto magicamente il nuovo licenziatario italo- arzanese"

"potrai goderti con serenità le letture Dc del nuovo editore italo-arzanese"

Sono queste tre frasi estrapolate da altrettanti interventi di Superheld che a mio parere sono da deprecare e mi hanno lasciato sopreso.
Che cosa ci azzecca con la questione di cui stiamo discutendo il luogo in cui ha la sua sede Alastor?
Perchè lo si sottolinea con toni sprezzanti, offensivi e sarcastici?
A me non è mai venuto in mente di pensare o dire che le traduzioni della Panini sono fatte in idioma italo- emiliano, o definirla come l'editore italo- modenese.
E allora perchè cavolo lo fa Superheld?

Lo fa, a mio parere, perchè appartiene alla schiera dei latenti razzisti che forse non se ne rendono nemmeno conto.
Per loro è normale considerare un difetto il luogo di origine di un soggetto (persona o altra entità)e farne argomento di critica.
Per tali persone il fatto che l'Alastor abbia sede ad Arzano è evidentemente un ulteriore elemento negativo da evidenziare.

Io sono nato e vivo a Napoli e nonostante i problemi della mia città e del Sud, sono fiero di essere napoletanto.
Non so Superheld dove è nato e vive , ma sono certo che non è uno del Sud (che per me è una qualità), altrimenti non gli sarebbero proprio venute in mente espressioni come "nuove editore italo-arzanese" o "idioma italo-arzanese", che si commentano da sole e di cui dovrebbe scusarsi, prima di tutto col padrone di casa.

A mia volta chiedo scusa a chi ci ospita per aver toccato questo tasto e per il mio tono risentito, ma finchè parliamo di fumetti sono molto tollerante e sto a sentire qualsiasi cosa mi venga detta, però quando mi accorgo che il mio interlocutore ha un atteggiamento, anche vagamente, razzista,mi incavolo e anche parecchio.

Superheld ha detto...

Peccato che poche persone leggono con attenzione o, cosa ancora più grave, leggono solo quello che fa comodo o peggio ancora estrapolano espressioni o parole e le ricontestualizzano diversamente. Le accuse di razzismo sono ridicole e chi le ha fatte dovrebbe chiedere scusa e per più motivi: innanzitutto, dire "io sono del sud" è riduttivo. Si dovrebbe dire "io sono italiano e basta". Nord e sud non c'entrano. Il buono e il cattivo si trovano dappertutto (al Nord come al Sud). Anzi, scommetto che in Veneto e in Lombardia (per non dire del Trentino Alto-Adige o Sud-Tirol) saranno felicissimi che i diritti DC ora sono controllati da un editore italo-arzanese e tradotti di conseguenza. Quando c'era la Planeta DeAgostini, tutti ne parlavano come di un editore "italo-spagnolo" e molti scherzavano per le paroline, che ogni tanto, uscivano in spagnolo. Ora vedremo come reagiranno i lettori da gennaio 2012, come funzioneranno le co-produzioni e se i balloon, ogni tanto saranno invertiti. Ma è certo che al Nord come al Sud i lettori sprizzeranno gioia da tutti i pori.

Pangio ha detto...

Per Superheld:
- ma cosa vuoi ricontestualizzare diversamente. Hai adoperato espressioni e toni chiaramente discriminatori e razzisti e vorresti anche le scuse?
- proprio tu mi fai la morale dicendo che si dovrebbe affermaere "io sono italiano e basta"?
IO sono italiano e napoletano e a differenza tua non etichetto le persone e le cose in base al luogo di appartenenza.
-infine, contraddicendo apertamente, quello che avevi appena affermato ripeti l'espressione " editore italo- arzanese " e la paragoni all'espressione "editore italo-spagnolo" come se le due cose fossero sullo stesso piano.
A questo punto non vale proprio la pena proseguire nella discussione.

Superheld ha detto...

No, mi spiace. L'unica cosa che deve dire un cittadino italiano è: "sono italiano e basta". Fino a prova contraria, questo è un Paese unito e inneggiare a origini settentrionali, centrali o meridionali, mette in dubbio la sua unità nazionale. Per chi, invece, ritiene che l'identità zonale o lacale abbia lo steso peso di quella nazionale, viene naturale parlare di editore italo-arzanese (così come è stato detto della Planeta come editore italo-spagnolo). I razzismi, quelli veri, provengono da chi mette sullo stesso piano l'identità nazionale e quella zonale o lacale. E qui le scuse sono d'obbligo, perchè uno dei principali problemi di questo Paese è sempre stato quello di non sentire "forte" l'identità nazionale. E questo chiude il discorso, in modo definitivo.
Per il resto, gli altri argomenti sono stati sufficientemente dettagliati e non appaiono meritevoli di ulteriore approfondimento. Da gennaio 2012 analizzeremo l'offerta del nuovo licenziatario. Ma poichè la struttura di questa nuova entità è nata sulla falsariga della struttura che curava (in modo autonomo, come dichiarato dalla stessa Planeta) organizzazione, presentazione e distribuzione delle serie DC precedenti, è naturale dubitare dell'arrivo di sostanziali miglioramenti. I lettori prima si incazzavano perchè le traduzioni erano fatte male? Il problema non era tanto il balloon in spagnolo o il lettering (errato), ma le "traduzioni creative" (sui forum se ne è discusso tantissimo, per non parlare della questione dei traduttori "non pagati" dai service italiani, che lavoravano, per quell'aspetto, in autonomia dalla Planeta). La prima cosa da fare, da gennaio 2012 in poi, sarà fare un confronto tra chi appariva come traduttore sugli albi Planeta e chi apparirà in questa veste sugli albi del nuovo licenziatario. Se le traduzioni creative scompariranno (allora, sarà il caso di farsi qualche domandina oggi imbarazzante); se le traduzioni creative continueranno (e continueranno i discorsi del tipo "ma tanto mi paghi così poco, cosa pretendi di più?"), allora tutti si renderanno conto che non solo non è cambiato niente, ma tutti dovranno fare i conti anche con una sensibile riduzione della presenza di albi DC in Italia.

Superheld ha detto...
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Pangio ha detto...

E' vero che avevo detto che non valeva la pena di proseguire la discussione, ma dopo aver letto l'ultimo intervento di Superheld
vengo meno al mio proposito per dire che per quanto riguarda la prima parte non ho veramente capito nulla.
Ovviamente dipende da me che sono piuttoso lento di comprendonio e non da Superheld che scrive cose non molto sensate, sia chiaro.
Basta così veramente.
Per quanto riguarda la questione di partenza solo il tempo dirà se il cambio di editore è positivo o negativo per il lettore.
Saluti

Alek ha detto...

Vorrei chiedere una cosa: Ma gli spillati in edicola escono???qualcuno li ha visti???in teoria dovrebbero a meno che la Planeta non abbia interrotto i contatti anche con quest'altro circuito distributivo...se qualcuno sa quancosa parli!

Comix Factory ha detto...

@alek: per ora in edicola non s'è visto nulla, il che farebbe ipotizzare che la Planeta questi albi non li abbia stampati

Unknown ha detto...

Sono un appassionato di fumetti da sempre, sono uno sceneggiatore e mi viene da ridere nel leggere questo scontro di idee tra utenti. Una cosa è certa, se i comics DC sono marchiati PLANETA è la stessa multinazionale spagnola a dover rispondere delle accuse lanciate dai "fumettari". Collaborazioni italiane che sbagliano nella traduzione o ritardano le uscite delle serie? Ma tali collaborazioni chi le ha scelte? Chi paga soprattutto questa gente? Se la Planeta fosse veramente una grande azienda avrebbe rimediato da subito ai disagi procurati ai fans, facendo sentire il proprio polso proprio a quei collaboratori incapaci di cui, ripeto, si è avvalsa. Scaricare le colpe sulla Alastor, quindi sugli altri, alla minima difficoltà a quanto pare non è ormai solo cosa degli italiani. La globalizzazione sta colpendo tutti.

Anonimo ha detto...

Sono semplicemente un appassionato fruitore di fumetti. Ho letto con interesse i vari commenti sull'argomento Planeta e sicuramente ora ne so qualcosa in più di quando mi limitavo semplicemente ad acquistare e leggere avidamente gli splendidi volumi Planeta - e questo malgrado tutti i difetti! - Quindi da lettore, mi rammarico semplicemente che il "pasticcio" abbia portato a non vedere più nelle fumetterie quei volumi, quei personaggi, quelle storie - spesso intense e geniali... Mi auguro solamente che il nuovo editore (o editori) possa/no sopperire a questa incolmabile mancanza... Ciao a tutti!

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