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CARAVAN: INTERVISTA & ANTEPRIME


Non è la prima volta che vi parlo di CARAVAN, la prossima miniserie edita dalla Sergio Bonelli Editore... e probabilmente non sarà neache l'ultima volta dal momento che la serie ideata da Michele Medda promette di essere una delle letture più intense e piacevoli della seconda metà dell'anno.

Naturalmente con l'avvicinarsi della data di pubblicazione, prevista per il 10 Giugno, comiciano a fioccare le anteprime e le dichiarazioni dell'autore. La prima intervista sulla serie è stata rilasciata proprio da Medda sul sito dell'editore, ve ne riportiamo uno stralcio.

Quando nasce Caravan, e da cosa è scaturita l'idea alla base della serie?
L'idea nasce da una canzone di Springsteen (“Seeds”, pubblicata nell’album “Live 1975 –1985”) di cui avevo afferrato solo qualche strofa, capendo soltanto che parlava di una famiglia in fuga da chissà che cosa. Ho cominciato a pensare: "E se non fosse una sola famiglia?" Potevano essere tante famiglie in fuga, invece... Un'intera città che si riversava nelle strade per sfuggire a una tremenda minaccia... Ci ho rimuginato un po', ma all'epoca Nathan Never era agli inizi, e quindi ho accantonato l'idea. Mi è tornata in mente solo pochi anni fa, ragionando sulla possibilità di realizzare una serie "corale" anziché con il solito eroe.

Presentaci i personaggi: chi sono i componenti principali della carovana costretta a evacuare da Nest Point?
I protagonisti principali sono i membri della famiglia Donati: Massimo, architetto italiano trapiantato negli USA, sua moglie Stephanie e i loro figli, Davide – adolescente – ed Ellen, che è una bambina. E non dimentichiamoci il cane Chip. Comunque il punto di vista privilegiato è quello di Davide, perché noi seguiamo le tappe del viaggio attraverso il suo diario. Poi bisogna considerare che con il procedere del racconto ci sono diversi personaggi che salgono alla ribalta come protagonisti.

Pensi che la storia di Caravan si inserisca in uno specifico filone o genere narrativo? Scrivendo, hai pensato a un preciso pubblico a cui rivolgerti?
Non credo che Caravan si inserisca in un filone o in un genere specifico, ma questo saranno i lettori a deciderlo. Quello che è certo è che la mia mini-serie non ammicca a serial televisivi come “Jericho” (già citata a sproposito da qualcuno, dopo prime “uscite in pubblico” di Caravan), o Lost, o a qualsiasi altro telefilm "cool" degli ultimi anni. È difficile "spiegare" Caravan senza fare anticipazioni. Quindi spero che il lettore avrà la pazienza di scoprire, mese dopo mese, perché è una serie particolare.

Per ulteriori informazioni vi consiglio di visitare il blog ufficiale di Caravan.


Ed ecco due tavole realizzate da Roberto De Angelis tratte dal primo numero della serie (in alto, invece, la copertina del primo numero realizzata da Emiliano Mammucari).






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