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LA MARVEL FA ARRABBIARE RAMBO... PIÙ O MENO...


Particolare tratto dalla copertina di
Amazing Spider-Man 700.2
illustrazione di Pasqual Ferry

Alcuni anni fa, la Marvel scelse di coinvolgere scrittori e sceneggiatori provenienti da altre forme artistiche per consentirgli di fornire (con abbastanza libertà) la loro versione dei classici eroi della casa editrice e, nel contempo, di dare a questi personaggi una cassa di risonanza mediatica che gli permettesse di essere (ri)letti o (ri)scoperti da un pubblico diverso da quello solito.  Uno degli autori coinvolti in questo progetto fu lo scrittore David Morrel, forse un nome non molto noto al grande pubblico, ma di cui tutti conoscono la creatura letteraria più celebre: Rambo!

David Morrel accettò la sfida con entusiasmo ma, per diverse ragioni, la genesi del progetto ebbe una lentissima evoluzione. Talmente lenta che, quando la storia era finalmente pronta il ragno-verso non lo era più! Peter Parker, protagonista della storia scritta da Morrel, non indossava più i panni di Spider-Man e questo radicale cambiamento, naturalmente, aveva influito sulle vicende del ragnetto di cui erano cambiate presupposti, tematiche e ambientazioni.

David Morrel

Gli editor della casa delle idee, però, non si son persi d'animo. Hanno parcheggiato per qualche tempo la storia nel cassetto e hanno aspettato il momento giusto per portarla alla luce. Momento giusto che è stato ritenuto quello del compimento del primo anniversario di pubblicazione di Superior Spider-man, quale occasione migliore di celebrare lo Spider-Man che fu, se non nel momento migliore dello Spider-Man che è? La pubblicazione della storia di Morrel, dunque, concepita originariamente per essere una graphic novel proposta al di fuori della serie regolare, è finita su due numeri celebrativi da considerarsi come giusta appendice alla classica testata che narrava le gesta di Peter Parker, Amazing Spider-Man; due albi numerati per l'occasione 700.1 e 700.2.

Pubblicati gli albetti, mentre ci si aspettava le reazioni dei lettori, un po' a sorpresa arrivano quelle dello scrittore che sul suo account di Facebook scrive:

"Cattive notizie inerenti la seconda parte della mia storia di Spider-Man intitolata Frost. Qualcuno alla Marvel ha cambiato le mie didascalie, aggiungendo battute poco divertenti, ripetendo alcune didascalie, cancellando alcune didascalie su tavole dove era necessario che ci fossero e aggiungendo una didascalia che contraddice la tematica della storia. Quando vidi la prima versione, spedii tre pagine di correzioni alla Marvel. Mi assicurarono che che i cambiamenti da me segnalati sarebbero stati apportati, ma per non so quale ragione, quella terribile versione è stata pubblicata, distruggendo il tono ricco di pathos della prima parte. Che pena. Avrebbe potuto essere una gemma".
Non troppo soddisfatto delle sue prime dichiarazioni a caldo, Morrell dopo un po' ha aggiunto:
"Coloro che hanno ordinato gli albi nella fumetteria vicino a dove abito riceveranno le tre pagine di correzioni che ho spedito alla Marvel, insieme a un mio saggio di quattro pagine su come si scrivono i fumetti. Forse questo vi ripagherà in qualche modo per il disappunto che proverete quando leggerete la seconda parte".
E...
"Questa è stata un'esperienza talmente deludente che ho deciso di non scrivere più in questa forma. E' un mezzo di comunicazione molto divertente. Le sceneggiature sono dettagliate, quasi come quelle dei film. L'obiettivo che mi ero prefissato era estremamente ambizioso, fare in modo che i lettori credessero nei personaggi. La prima parte era ricca di pathos e commovente. Almeno questo è quel che pensavo. Adesso la seconda parte inizia con delle battute deboli che distruggono la continuità. Una pagina ha addirittura la stessa didascalia ripetuta due volte".
Solo successivamente, dopo aver ricevuto una e-mail di scuse e spiegazioni dagli uffici della Marvel, lo scrittore si calma un po' e scrive:

"Qualcuno della Marvel oggi mi ha scritto una e-mail nella quale mi si diceva che la versione corretta potrebbe essere pubblicata in una futura raccolta in volume di storie  di Spider-Man, ma non ho alcuna idea di quando questo potrebbe accadere né se la versione corretta sarà di fatto contenuta al suo interno. Non posso pubblicare le pagine corrette. Non sono il detentore dei diritti di ciò che ho scritto. Scrivere per i fumetti è come scrivere per uno studio cinematografico. Si tratta di un tipo di lavoro denominato Work for hire (lavoro su commessa), e l'azienda che te lo commissiona è proprietaria del risultato"
Sembrerebbe, dunque, che lo scrittore di Rambo si sia scontrato con l'industria del fumetto e che non sia uscito del tutto indenne dallo scontro. Anche se la storia non finisce qui e tutto sommato c'è un lieto fine. Alcuni giorni dopo, infatti, Morrel spiega di essere stato contattato dalla Marvel che, non solo lo ha rassicurato riguardo l'intenzione di raccogliere la storia in volume, ma gli ha anche spiegato che alla base della sua delusione c'è un semplice, quanto sgradevolissimo, errore tecnico: nel fare l'upload del file da mandare in tipografia, qualcuno ha caricato il file errato. Insomma, tutto dovrebbe andare per il verso giusto, noi potremmo leggere storia e giudicare la vera abilità di David Morrel e quest'ultimo potrà evitare di dichiarare guerra alla Marvel.

Amazing Spider-Man 700.1

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