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NICHOLAS CAGE: "HO 49 ANNI, NON SEGUO PIÙ I FUMETTI..."


la Stella di Nicholas Cage
"brilla" sulla walk of fame

Che si sappia, non ci sono moltissimi appassionati di fumetti tra i VIP.
Attori, calciatori, musicisti, sono spesso famosi per la loro vita sregolata ma non troppo spesso per le loro innocenti passioni. Tra questi, di sicuro non si può annoverare, Nicholas Cage. La star hollywoodiana, famosa per aver interpretato pellicole come Birdy, Via da Las Vegas, Stregata dalla Luna, Arizona Junior, Cuore Selvaggio e alcuni tra i più apprezzati film d'azione degli anni '90 (vi dicono nulla, Face Off e Con Air?), non ha mai fatto un mistero della sua passione per i comic book; non solo ha mutuato il suo nome d'arte da Luke Cage (il cognome originale di Nicholas Cage è infatti Coppola) ma è arrivato a battezzare il figlio secondogenito con l'improbabile nome di Kal-El (nome di battesimo kryptoniano di Superman).

In una recente intervista rilasciata al quotidiano Metro per presentare l'edizione in DVD e Blu-Ray di Croods pellicola d'animazione alla quale ha prestato la sua voce, Cage ha parlato delle sensazioni che attualmente nutre nei confronti dei fumetti, confessando: "Ascolta, la verità è che non sono ossessionato dai fumetti. Ho quarantanove anni e non leggo più fu,metti. Non che ci sia nulla di sbagliato nel farlo, ma adesso coltivo altri interessi che sono più in sintonia con quello che sono adesso. Ma gli sono riconoscente e non dimenticherò mai le emozioni che i fumetti mi facevano vivere quando ero bambino. Era simili a una forma primitiva di cartoni animati e quei personaggi sono diventati quasi una moderna mitologia che ha toccato il mondo. I film d'animazione sono un po' come dei cugini dei fumetti".

Nicholas Cage, che ha prestato il suo volto per l'adattamento cinematografico di Ghost Rider (due pellicole che non mi sento di poter definire completamente riuscite...), in passato è stato anche ad un passo dell'interpretare il ruolo di Clark Kent/Kal-El in Superman, progetto cinematografico mai andato in porto che prevedeva la regia di Tim Burton. Interrogato sul perché quel progetto non ha mai visto la luce, Cage ha risposto: "Arrivammo molto vicini a realizzare quel film. Ascolta, non sono una di quelle persone che vanno in  giro a lamentyarsi. Ma, Tim Burton è uno dei miei registi preferiti? Sì. Ho visto alcuni dei bozzetti che illustravano quali erano le sue intenzioni? Sì. E ti dirò che erano fantastici, sarebbe stata una esperienza incredibile. Avevo un'idea di come interpretare il personaggio? Sì, e posso dirti che sarei stato coraggioso. Forse la Warner Bros si spaventò proprio perché c'erano due artisti che non temevano di misurarsi con questa opportunità".

Nicholas Cage nei panni di Johnny Blaze

1 commento:

Onirepap ha detto...

Mi sembra che Cage abbia una visione molto stereotipata dei fumetti, probabilmente le sue letture si sono fermate agli anni 70 quando i comics per quanto fossero prossimi alla rivoluzione degli anni 80 erano comunque orientati ad un mercato di preadoloscenti, mi chiedo se avesse continuato con le opere di Miller, Moore e Gaiman (passando per i moderni come Hennis) avrebbe tutti sti preconcetti sui fumetti

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