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LA PANINI E' IN VENDITA?


più Panini che Comics?


La Panini Comics è tra le principali case editrici del mondo (!) nella produzione di fumetti. Una multinazionale che pubblica fumetti in Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito oltre che in altre nazioni del vecchio continente e del Sud America (tra i quali spicca il Brasile).

Partner privilegiato della Marvel (di cui detiene i diritti di pubblicazione in tutti questi paesi, e di cui - fino a qualche temo fa - gestiva il licensing internazionale), ma che non trascura Dark Horse, DC Comics, Image, IDW o la recente acquisizione della Valiant; e questo per limitarci a parlare del fumetto nordamericano, ma non dobbiamo dimenticare che la Panini è la principale casa editrice anche di molto materiale proveniente dai maggiori editori  francesi e giapponesi; se ciò non bastasse a rendere l'idea, la casa editrice di Modena è  licenziataria internazionale dell'intera produzione della Sergio Bonelli Editore.

Ebbene, stando alle notizie diffuse da Bleeding Cool, la multinazionale del fumetto (e delle figurine) sarebbe in procinto di essere messa in vendita. La fonte di questa notizia sarebbe la rivista Il Mondo (a sua volta riportato da Lo Spazio Bianco), che racconta di come Aldo H. Sallustro e Vittorio Merloni (rispettivamente Amministratore Delegato e proprietario della casa editrice) avrebbero affidato alla società Nomura Europe la valutazione di una vendita di parte o di tutta l'azienda. Un'operazione che potrebbe, stando alle voci, aggirarsi intorno al Miliardo di Euro.

E' possibile che nell'ambito di questa operazione possa rientrare la tanto discussa (ma mai ufficialmente annunciata) acquisizione da parte dell'editore modenese del Publishing da edicola della Disney o, a detta di alcuni, l'enorme aumento della produzione che la Panini ha fatto registrare nell'ultimo biennio: un modo per combattere la crisi, ma anche un modo per far aumentare il fatturato e, dunque, la valutazione dell'azienda.

Non so se tutte queste voci siano fondate, ma in ogni caso mi auguro che la Panini in futuro continui a sventolare la bandiera italiana.

3 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Me lo auguro anche io, soprattutto spero che non ci siano scossoni per dipendenti e lettori.

Comix Factory ha detto...

Infatti!

Erich ha detto...

Io nono sono d'accordo. Uno dei principi che regolano l'attività d'impresa in forma economica è l'efficienza (finalizzata all'aumento della produttività). Si crea ricchezza per produrre altra ricchezza. Ciò posto, io non credo che Panini sia una impresa così efficiente (e non mi riferisco solo alla divisione comics). Altrimenti, i vertici (Sallustro e Merloni) non avrebbero deciso di liberarsene.
Se partiamo dal presupposto che una impresa va bene e produce ricchezza, il proprietario ha interesse a conservarne la proprietà, semmai ad accrescerne la produttività e gli utili.
Non credo sia questo il caso della Panini. Anzi, credo che ci saranno licenziamenti anche nel settore comics (Lupoi e collaboratori vari).
Verso la metà degli anni novanta venne comprata dalla Marvel, che aveva intenzione di espandersi nel settore delle figurine! Solo che pochi mesi (1996) arrivò la notizia che la Marvel Usa stava fallendo (avevano speso troppo e male!). E la Panini, che nel frattempo, aveva inglobato Marvel Comics Italia, venne venduta a privati (Merloni e Fineldo). Panini potè così continuare a pubblicare fumetti come licenziataria della Marvel, con il piccolo particolare (come ha rivelato Bleeding Cool qualche anno dopo): senza pagare un centesimo le licenze! Panini avrebbe pagato attraverso l'attività di gestione dei diritti Marvel nei mercati esteri!
Poi nel 2009 cominciano i problemi: la Disney si compra la Marvel e giustamente si riappropria della gestione dei diritti nei mercati esteri, togliendola alla Panini.
Per la casa modenese fu un colpo durissimo, al quale si è cercato parzialmente di riparare con l'acquisizione dell'attività di gestione dei diritti Bonelli e Astorina (Diabolik) nei mercati esteri, oltre all'acquisto di tantissime licenze di editori indipendenti (come la Valiant per citare l'ultima) e addirittura le licenze di Topolino, sottratte alla Disney Italia (notizia ancora più recente).
Ma la realtà non è cambiata. La crisi del mercato non ha aiutato la Panini, che a fronte di una espansione robusta del parco-testate, ora deve fare i conti con una realtà economica difficile.
Di qui, la scelta di vendere.
E qui viene il bello: i nuovi padroni potrebbero non ritenere "fruttifera" la divisione comics, decidendo di chiuderla e vendendo tutte le licenze (Marvel comprese), oltre a licenziare tutti coloro che dal 1987 ad oggi hanno controllato le pubblicazioni Marvel in Italia e poi in alcuni mercati europei.

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