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MATT FRACTION E NATHAN FOX NARRANO GLI ULTIMI ATTIMI DI VITA DI OSAMA BIN LADEN


Osama Bin Laden aspetta terrorizzato che il suo fato si compia
Da alcuni giorni è on-line sul sito statunitense del settimanale GQ una breve storia in cui si narrano gli ultimi momenti di vita di Osama Bin Laden; intitolata For God and Country la storia è stata realizzata da Matt Fraction (uno dei Marvel Architects e autore di invincible Iron-Man, the Mighty Thor e Fear Itself), Nathan Fox (DMZ) e dal colorista Jeremy Cox, la storia è stata commissionata dal settimanale per fornire al lettore una testimonianza sulla missione dei marines statunitensi dal punto di vista, inedito, del defunto capo di Al Quaeda.

i marines fanno irruzione nel covo di Osama Bin Laden

"Originariamente la direttiva editoriale che ci era stata affidata era quella di raccontare la storia dal punto di vista di OBL ma, dopo aver deciso di occuparmi dei pensieri che gli hanno attraversato la mente in quei concitati momenti, ho cominciato ad andare sempre più a fondo su quanto accaduto quella notte, e ho cominciato ad avere un maggiore interesse anche per i membri della commando che ha effettuato il raid - ed ho così deciso che anche la loro storia necessitava di essere raccontata" ha dichiarato Fraction nella presentazione del web-comic.

"un rumore più forte di quanto abbia mai sentito prima di ora..."

La storia, narrata con un ritmo incalzante, si segnala proprio per il montaggio incrociato con, da una parte, i pensieri dell'uomo Bin Laden, stanco e quasi rassegnato al compimento del suo destino, e dall'altra la spietata abilità chirurgica della squadra di marines che non si fermano dinnanzi a nulla e uccidono il capo del terrorismo islamico. For God and Country si segnala per il difficile tentativo compiuto da Fraction nel mantenere una ragionevole equidistanza tra l'uomo e il commando, provando a fornirci un ritratto credibile dell'uno e una cronaca accurata di quanto fatto dall'altro. Se ci sia riuscito o no sta a voi giudicare, per farlo leggete  QUI la storia completa.

"-- e l'obiettivo GERONIMO appare"
"PAK" 

5 commenti:

Superheld ha detto...

Interessante:

il corpo di Bin Laden non si trova; le immagini della sua salma sono false; la foto del presidente Usa e di altri dirigenti che osservano in una stanzetta è falsa (così come le tante altre versioni circolate in questi mesi).

Ad oggi, l'unica fonte (credibile?!) che asserisce che Bin Laden è morto è il governo Usa, che però non ha fornito prove convincenti.

E ora abbiamo Fraction e Fox con la loro versione di carta. Il fumetto è diventato realtà o la realtà è diventata un fumetto?

Pangio ha detto...

E perchè Bin Laden se ne starebbe zitto e buono tutti questi mesi se fosse vivo?
Almeno un messaggio registrato ce lo avrebbe fatto avere ,penso.

Superheld ha detto...

Bin Laden, Bin Laden, non esiste alcun Bin Laden. Bin Laden è solo un nome di una persona che lavorava per la Cia e siccome oggi è cosa dimostrata che gli aerei non colpirono le torri, che nessun aereo si è mai schiantato contro il Pentagono e che anzi, le torri gemelle crollarono grazie a cariche di esplosivo piazzate, è facile pensare che sia tutto un gigantesco imbroglio e che occorreva, dopo il 2001, scatenare qualche guerra da qualche parte per finanziare l'industria che si sarebbe arricchita. Bin Laden potrebbe essere morto da anni oppure potrebbe essere ancora vivo da qualche parte, magari ha cambiato bandiera, chi lo sa. Senza elementi validi, si può sostenere tutto e il contrario di tutto, ma soprattutto senza prove convincenti, come si può credere che gli americani lo hanno ucciso e poi buttato al mare?! E soprattutto dopo che tutte le fonte rese pubbliche si sono dimostrate false? Tutto quello che resta è una montagna di elementi falsi e non dimostrati. Ma tanto la gente crede a tutto, purchè faccia comodo. E se la realtà è diventata un fumetto, la colpa non è certo di Matt Fraction.

saldaPress ha detto...

Cazzo Stè, non sapevo che tra i tuoi clienti ci fosse Giulietto Chiesa. Grande Giuliè!

Anonimo ha detto...

Propaganda, magari non proprio dozzinale.
Almeno nei fumetti gli americani sono ottimi soldati, nella realtà... molto meno.

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