IL SUCCESSO DELLE PELLICOLE MARVEL FORNISCE A STAN LEE L'OCCASIONE DI TOGLIERSI QUALCHE SASSOLINO DALLE SCARPE
Il solo e unico Stan Lee |
Il fenomeno produttivo della Marvel (e in particolare gli ottimi numeri che stanno facendo registrare i Marvel Studios) non poteva passare inosservato al canale televisivo Bloomberg (una specie di corrispettivo statunitense de Il Sole 24 Ore) che, tra le varie iniziative dedicate alla Casa delle Idee, ha anche intervistato Stan Lee.
Interrogato a proposito delle ottime performance fatte registrare ai Box Office dalle pellicole Marvel, in contrapposizione a quelle decisamente più deludenti dei film targati DC Comics/Warner, Lee ne ha approfittato per levarsi qualche sassolino dalle scarpe, soprattutto nei confronti del fu amico/rivale Bob Kane (controverso creatore di Batman).
"Mi sarebbe piaciuto che il mio amico Bob Kane fosse ancora qui tra noi - è la persona che ha creato Batman. Bob era solito prendersi gioco di me riguardo il fatto che Batman era riuscito a ottenere ottimi trattamenti dalla TV e dal cinema, mentre alla Marvel non era mai riuscito nulla di particolarmente importante. Mi piacerebbe che fosse qui adesso, in modo da poter essere io a ricambiare gli sfottò. Un personaggio deve essere qualcuno di cui il lettore, o lo spettatore, abbia davvero a cuore il destino. E forse, noi alla Marvel abbiamo fatto uno sforzo maggiore per ridefinire queste caratteristiche e la natura dei noistri eroi, forse uno sforzo leggermente maggiore di quanto abbiano fatto sull'altro lato della barricata".
Copertina del numero di Bloomberg Businesswek dedicato al fenomeno Marvel |
1 commento:
Abbiamo tutti avuto uno zio avanti con gli anni che ci raccontava come avesse vinto la guerra da solo e sorridevamo, imbarazzati, quando ci raccontava per l'ennesima volta di quando aveva attaccato un tank, da solo, armato di un rastrello.
Con tutto il bene che si può volere al Sorridente, ricordo che: 1) Bob Kane è una delle anime di Bats e nemmeno la + importante
2) per anni la DC ha prodotto fiction televisiva e cinematografica di culto ( il Bats camp del '66 ) , da standing ovation da parte della critica
( il Bats animato di Dini/Timm) o veri e propri blockbusters ( il Supes con Reeve ed i vari Bats di Burton o Nolan )
3) nessuno storico dei comics può ignorare che la rivoluzione " supertizi con superproblemi " è stata uno tsunami, ma non totalmente imprevedibile x chi conosce il lavoro nei fifties di Julius " Julie "Schwartz. Stan era lì al momento giusto e ha saputo raccogliere cose nell'aria, meglio e prima di altri.
Io non faccio il tifo x una squadra o x l'altra - leggo i comics delle due Big Guns da decenni e, se riconosco che in certi momenti una delle due superava l'altra per poi essere a sua volta raggiunta , non condivido il punto di vista di Stan The Man Lee ( accettabile una volta , forse, quando i personaggi DC erano " solo " le icone di Eroe Apollineo, Demone della Vendetta o Incarnazione della Velocità, tanto x dire, e quelli Marvel moderni, nevrotici portatori di incertezza in cui costumi colorati ) seppure continui a stimarlo per aver saputo, quando era importante, cavalcare lo zeitgeist. Credo di avergli quasi perdonato Ravage. Quasi.
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