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PETER CUNEO: "CONSIDERATE LA VALIANT COME UNA SPECIE DI MARVEL 2.0"



X-O Manowar
illustrazione di Essad Ribic


"Pensate a noi come a una Marvel 2.0" con questa frase, tanto lapidaria quanto impegnativa, Peter Cuneo, Chairman della Valiant con un passato da chief executive alla Casa delle Idee, ha spiegato qual è la sua visione per la rilanciata casa editrice statunitense.
Il logo della Valiant

In effetti, sebbene non abbia avuto finora il tempo di parlarvene, la Valiant è una delle grandi protagoniste di questa caldissima estate. A maggio la casa editrice statunitense ha fatto il suo esordio con il primo numero di X-O Manowar, mentre tra giugno, luglio e agosto gli saranno affiancati (in rigoroso ordine di pubblicazione) Harbinger, Bloodshot e Archer & Armstrong. Il ritorno nei comic shops degli eroi della Valiant non è passato inosservato, il primo numero di X-O Manowar, scritto da Robert Venditti (autore del fumetto che ha ispirato il film "il mondo dei replicanti" con Bruce Willis) per i disegni di Cary Nord (Daredevil, Conan il Barbaro), ha fatto registrare un venduto di 45,000 copie (una cifra da capogiro visto gli attuali dati di vendita) e ha beneficiato di ottime critiche (il noto sito di critica e informazione IGN.com ha definito X-O Manowar, parafrasando il titolo di una recente pellicola di successo, come "Barbari e Alieni" e ha sottolineato che si tratta di una serie che da una sensazione di freschezza e non semplicemente una riproposizione di storie già viste negli anni '90).

Archer & Armstrong
disegno di Suyanan
La Valiant fu originariamente fondata nel 1988 da un gruppo di persone tra le quali spiccava Jim Shooter, indimenticabile Editor in Chief della Marvel, diventando ben presto una delle principali competitor del mercato supereroistico, arrivando a insidiare la DC Comics e la Marvel. Nel 1994 la Valiant fu acquistata dalla Acclaim Entertainment per la bellezza di 65 Milioni di dollari dell'epoca (equivalenti a 100,8 milioni di dollari odierni) che più tardi chiuse la divisione dei Comics per dedicarsi esclusivamente alla creazione di videogiochi con protagonisti il parco personaggi della (ex)casa editrice (un parco personaggi davvero non paco, se si considera che nel portfolio della casa editrice di sono circa 1500 eroi). Svincolato dalla protezione cui vengono sottoposte le aziende che falliscono, il catalogo della Acclaim/Valiant fu acquistato per poche centinaia di migliaia di dollari nel 2005 da Jason Kothari e Dinesh Shamdasani, due giovani appassionati di fumetti che ancora frequentavano il college. Negli anni successivi Kothari e Shamdasani li hanno trascorsi impegnandosi in una serie di cause per lo sfruttamento dei marchi della Valiant, cause dalle quali sono usciti vincitori. La svolta si è avuta la scorsa estate con l'incontro con Peter Cuneo, il quale ha deciso di investire nel progetto, diventando Chairman dell'azienda. Tra gli altri investitori che hanno aderito al progetto del rilancio della Valiant troviamo Jay Pollack e Scott Mednick, due nomi che ci dicono poco ma che sono noti per le loro opere; sono infatti entrambi tra i finanziatori delle più recenti pellicole di Batman (quelle dirette da Christopher Nolan, per intenderci) e dell'imminente Man of Steel, reboot cinematografico di Superman.

Ed è proprio nell'ottica cinematografica che la Valiant si potrebbe rivelare un vero e proprio affare. Il recente successo delle pellicole tratte dai fumetti della Marvel apre la strada all'interesse delle case di produzione cinematografica. E qualcosa già si muove. Bloodshot sarà il primo personaggio della Valiant ad avere un adattamento cinematografico; a occuparsene sarà la Sony che ha messo al lavoro il produttore di Fast & Furious. Nel frattempo è stato designato Brett Ratner, il regista di X-Men 3 Conflitto finale, per occuparsi di Harbinger. Altri tre film sarebbero, inoltre, in fase di produzione.

"I film sono ovviamente importanti per noi" ha recentemente dichiarato Jason Kothari, ma ha poi aggiunto: "ma creare dei buoni fumetti è assolutamente essenziale".

Un proposito che mi auguro sia mantenuto!

Foto di famiglia per gli eroi della Valiant

7 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Jason Kothari mente, sapendo di mentina, come direbbe il signor Cajelli quando afferma che l'essenziale sono i comics, ma paz.
I dindi incassati dai film tratti dai super-eroi delle big guns sono una sirena irresistibile.
Bloodshot dove non sono arrivati tre tentativi con Frank Cstle ?
Harbinger come lo X-Men First Class al tempo dello spread ? Mm.

Io adoro il medium ed auguro di finire nella bocca del lupo ai nuovi Valiant Boys - per me non ci saranno mai abbastanza comics nel ns pianeta - ma non so quanto fascino possano avere una combo di Magico Vento ed Iron Man o il Dave Carradine & Bud Spencer creati da BWS per un pubblico che, probabilmente, considera Witchblade e Darkness una coppia di classici. Vedremo. Sperem.

CREPASCOLO ha detto...

Ops. Conan & Iron Man. Sorry.

Turok non è una opzione.

Comix Factory ha detto...

quella delle produzioni cinematografiche (e televisive) è l'unica strada che tenta le case editrici statunitensi. TWD e Avengers fanno da traino ai sogni e alle speranze di tutti gli investitori.
Per quello che ho letto sinora i comics della nuova valiant son ben fatti, e non è poco.

Paolo Papa ha detto...

"CREPASCOLO ha detto...

Jason Kothari mente, sapendo di mentina"


GENIO!!

CREPASCOLO ha detto...

Grazie a Paolo Papa, ma la battuta è stata presa di peso dal blog Diegozilla ( Diego Cajelli )

Anonimo ha detto...

"I film sono ovviamente importanti per noi" ha recentemente dichiarato Jason Kothari, ma ha poi aggiunto: "ma creare dei buoni fumetti è assolutamente essenziale".

Amen.

paolo papa ha detto...

una frase di caielli ma in pieno stile crepascolo.

geni entrambi

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