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un sorridente Mark Millar |
Protagonista indiscusso della panorama fumettistico statunitense, negli ultimi anni
Mark Millar si è spesso reso protagonista di dichiarazioni sensazionalistiche che hanno fatto molto discutere ma che, altrettanto spesso, sono state dimenticate (ricordate gli sfracelli che avrebbe dovuto fare il suo sito/forum fumettistico
Millarworld o quanto sconvolgenti, nelle dichiarazioni, avrebbero dovuto essere alcune suo opere, assolutamente divertenti quanto effimere?); eppure le parole profferite dal vulcanico Millar non possono essere ignorate, meritano almeno di essere riportate, in fin dei conti (grazie a Wanted e Kick-Ass) lo scrittore scozzese è l'unico autore contemporaneo ad essersi imposto all'attenzione di un pubblico più vasto di quello esclusivamente fumettistico. Nel corso di una conversazione tenuta con
Brian Hitch, Millar ha dapprima affermato che
"in qualità di autori non siamo informati riguardo quello che accadrà da qui a un anno" per poi dilungarsi, e specificare meglio il suo pensiero:
"Il mercato del fumetto, così come lo conosciamo, si sta apprestando ad andare incontro a dei cambiamenti epocali, cambiamenti così drastici cui non si assisteva sin dai tempi in cui io ero un ragazzino. Non mi riferisco al digitale (che rappresenta naturalmente uno dei fattori di cambiamento). Grossi cambiamenti, molto interessanti interverranno e cambieranno le cose in maniera radicale sia per coloro che lavorano nel mondo dei fumetti, sia per coloro che ne usufruiscono come lettori. Nei prossimi dodici mesi assisteremo ad una vera e propria rivoluzione nel mondo dei comics. Qualcosa cambierà in meglio, qualcosa in peggio, ma quello che è certo è che da qui a un anno l'industria del fumetto sarà molto diversa per quanto riguarda dove andranno le persone che lavorano in questo mondo, come verranno pagati, ecc...
Amo i cambiamenti. Rappresentano la materia stessa di cui son fatti i comics. Sono affascinato dalle notizie che mi stanno arrivando alle orecchie, soprattutto quelle che riguardano i nuovi contratti. Credo che sia in arrivo un grosso, un enorme boom, ma non nella maniera in cui pensi."
Le parole di Millar, pur non essendo particolarmente esplicative fanno, a mio parere, ben intendere che qualcosa nei rapporti tra autori e case editrici sta cambiando. Come spiegare, altrimenti, il rilancio
low cost della DC Comics, la rinegoziazione dei contratti Vertigo (rinegoziazione che ha portato alla migrazione dei migliori talenti in forza alla sottoetichetta per lettori maturi della DC), alla riduzione delle
royalties per le raccolte in volume della Marvel? Magari in quest'ottica si può interpretare anche la scelta di Millar di prendersi un periodo di pausa e riflessione dall'universo Marvel. Insomma, questo è forse solo un altro degli argomenti che terranno banco nell'anno che verrà.
3 commenti:
Mark mi ricorda il mio cucciolo ( '' Papino ! giochiamo a nascondino: tu conti ed io vado a nascondermi nello sgabuzzino '' ) e, in tutti e due i casi, il gatto è sempre fuori dal sacco.
Gli ho scritto uno e-mail, promettendogli i numeri inediti di Rosa di Strada di Semerano in cambio della conferma alle mie deduzioni e l'ex Robin di Bats Morrison ha ''spagato il marchingegno''.
In sintesi, le novità : uno sceneggiatore ICSE ed un matitista IPISILON impiglieranno in rete poche pagine scelte e montate in modalità trailer di Mike Bay. Roba che si uncini al ns immaginario rodato come , per esempio, la storia di Tizio che è collaudatore di truciolato per la IKEA quando è scelto quale veicolo di una macchina nanita aliena di contrattacco contro l'imminente Armageddon, ma si attiva con qualche secolo di anticipo e Tizio passa il tempo combattendo minacce che si imprimono sulla sua retina, come in un wargama psicotico.
I fans possono esprimere gradimento e postare consigli. La versione Beta può essere opzionata da un editore o pubblicata a spese di una posse di sostenitori. Azionariato popolare, Pop-Az direbbe il comico Dix.
Questo nella Prima Fase.
Quando si sarà pasturato a sufficienza e ci sarà un pubblico congruo sarà tempo di un piccolo passo per un uomo, ma di un salto quantico per il fandom.
In un bacino virtuale, TUTTI potranno buttare, per un tempo ICSE, degli inputs - un singolo termine o un concetto - che, dopo il timeout, saranno cucinati da un writer ed un artist.
Il risultato - di cui il web regalerà qualche briciola - sarà messo in vendita in un'asta a cui parteciperanno publishers e pop-az.
Quando i tempi saranno maturi, si procederà con la Rivoluzione Copernicana: il Millar di turno proporrà suggerimenti - una parola o uno spunto - che i lettori sono invitati a collegare, come in Six Degrees with Kevin Bacon.
La traccia votata come + interessante sarà realizzata in diretta web da un writer e da un artist. I comics saranno scaricabili in rete ad un prezzo accessibile.
Viviamo in tempi interessanti...
Ma quali cambiamenti! Le solite parole gettate li per fare clamore e per attirare l'interesse dei lettori (o ex-lettori, ormai).
Millar è da tempo che è in disgrazia, non ne azzecca più una e francamente le parole di un semplice autore lasciano il tempo che trovano. Non ci saranno cambiamenti, per il semplice fatto che i cambiamenti sono già in corso. La DC Comics con il suo rilancio "New 52" ha letteralmente distrutto la Marvel (che è ancora a terra, dopo avere subito il pugno da k.o. più grosso, violento e terribile della sua storia) e non si riprenderà (se si riprenderà per adesso). Anzi, rischia di perdere ulteriori quote di mercato (vista la cancellazione di tante serie e altre da cancellare). I prodromi di questi cambiamenti sono stati posti 2-3 anni fa: la Disney comprò la Marvel e commisse un errore incredibile quando continuò a dare libertà agli studi creativi, che poi hanno condotto all'attuale tracollo. Nel contempo, la DC si stava ristrutturando seriamente, ponendo le basi per il suo attuale successo. L'obiettivo, non tanto nascosto, era quello di tornare protagonisti del mercato, rendendo la Marvel incapace di nuocere e l'obiettivo è oggi realizzato.
ma esiste un fanboy più fanboy di Superheld? mi fa quasi tristezza!
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