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LA CACCIATRICE: LA VIGILANTE CHE COMBATTE TRA I RIFIUTI DI NAPOLI

Huntress
la cacciatrice in una bella illustrazione 
di Guillerm March

Uno degli aspetti del genere supereroistico che da sempre ha esercitato una forte fascinazione sul mio immaginario è la capacità di calarsi, seppur con tutte le dovute cautele e i doverosi distinguo, nella realtà che ci circonda. L'uomo Ragno,gli X-Men, Batman o Superman vivono in mondo che somiglia al nostro (pur essendoci la presenza di persone dotate di poteri straordinari che, per donare credibilità e vicinanza alla nostra realtà, si comportano proprio come si comportebbero delle persone normali) e spesso sono protagonisti di metafore che ce lo spiegano (o tentano di farlo). Nell'Universo Marvel e in quello DC Barack Obama è presidente degli States e una crisi economica sta attanagliando anche le loro rispettive economie.

Agli autori d'oltreoceano è capitato spesso di raccontare con lucidità la realtà degli States (pensate al mitico ciclo di episodi di Freccia Verde e Lanterna Verde di Dennis O'Neill e Neal Adams, ma anche alla saga delle droghe assunte da Harry Osborn raccontata su Amazing Spider-Man), ma si sono rivelati alle volte molto meno lucidi quando hanno provato a raccontare il mondo fuori dagli States (pensate alla Sicilia rurale raccontata negli anni '90 sulle pagine del Punitore o alla Germania contadina e quasi ottocentesca in cui un gruppo di contadini armati di forconi voleva linciare Nightcrawler sulle pagine di Giant Size  X-Men #1).

Stupisce perciò la precisione con cui Paul Levitz narra l'avventura napoletana di Helena Bertinelli, meglio nota la Cacciatrice (the Huntress), alleata tra le meno stimate (a causa dei metodi troppo sbrigativa) da Batman. Una precisione che si può cogliere sin dalla copertina, illustrata dallo spagnolo Guillerm March, in cui si vede la vigilante in azione nei vicoli di Napoli, tra panni stessi e auto tipicamente italiane.

La Cacciatrice in azione tra i vicoli di Napoli
 Nelle pagine interne, invece, assistiamo all'arrivo di Helena Bertinelli a Capodichino. Nelle didascalie, purtroppo non tutte ben leggibili (sono un collezionista anche io, non volevo sfasciare il volume) la Cacciatrice non nasconde il suo entusiasmo per assere tornata in Italia, di cui dichiara di apprezzare tutto, dal cielo all'odore dell'aria...

Helena Bertinelli sbarca a Capodichino

 ... odore dell'aria che però non apprezzerà a lungo. Alla pagina successiva, infatti, Helena commenta la situazione di Napoli sommersa dai rifiuti...

aria irrespirabile?

1
Non risparmiandosi, come si evince dalla lettura, neanche una considerazione sull'attrazione del nostro ex-premier nei confronti del gentil sesso.

2

Dopo questa didascalia, infatti, si vede una elegantissima Helena che si fa strada tra un sacco di uomini intenti a sbalordire per le suo forme, lasciandola passare a tutti i controlli. Cala il buio ed è il momento di entrare in azione...

La cacciatrice entra in azione
... ma prima c'è il tempo per un'ultima considerazione...

3

Che la Cacciatrice abbia letto il piano del sidaco De Magistris per liberare le strade di Napoli dai rifiuti spedendoli all'estero? E' possibile sperare che il Pinguino costruisca un termovalorizzatore a Gotham?

Scherzi a parte, Paul Leviz ha scritto questa miniserie dopo la sua visita a Lucca 2010 per presentare il monumentale volume della Taschen sui 75 anni della DC Comics, e chissà che in quell'occasione non abbia fatto una gita a Napoli. In ogni caso, tra scandali sessuali e rifiuti tra le strade non bisognava essere un'osservatore attento per restare impressionati...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se la Cacciatrice ha letto un qualche piano del Sindaco, è pregata di farceli sapere poiché, nella pratica, il nostro De Magistris sta facendo poco o nulla. Anzi, nulla.
Ovviamente, parlo nei limiti dell'utile perché, se si volesse discutere dell'inutile, quest'amministrazione si sta dando molto da fare.

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