TOM BREVOORT: "PERCHE' E' NECESSARIO RILANCIARE LE TESTATE CON DEI NUOVI NUMERI UNO"
Talk to the Hat il logo della rubrica di Tom Brevoort illustrazione di Skottie Young |
Nel consueto appuntamento settimanale con Talk to the hat, rubrica ospitata sulla webzine Comic Book Resources, Tom Brevoort, senior vice president of Publishing della Marvel, sollecitato dalle domande dell'intervistatore ha affrontato un particolare molto controverso della attuale politica editoriale della casa delle idee, la chiusura e rinumerazione delle classiche testate della casa editrice (basti pensare a Thor, rilanciata con un nuovo numero uno con l'arrivo di Strakzynski, rinumerata dopo una decina di numeri per tagliare il traguardo delle seicento uscite e rilanciata con un ulteriore numero uno in occasione del debutto nei cinema della pellicola diretta da Kenneth Branagh).
Lo spunto per la domanda nasce dai rumors inerenti un probabile rilancio, da parte della DC Comics, di molte testate con una nuova numerazione che le vedrebbe ripartire dal primo numero. A tal proposito Brevoort ha dichiarato: "Proprio come voi, ho sentito le voci inerenti i possibili piani futuri della DC. Mi sembra che ci sia l'intenzione di rilanciare la divisione DC Universe, e più che di un'iniziativa simile alla nostra Heroic Age (attualmente in via di pubblicazione nel nostro paese con il titolo L'era degli eroi) mi sembra che stiano cercando di replicare ciò che fecero 25 anni fa subito dopo "Crisis". Dal canto nostro una iniziativa come The Heroic Age, lanciare un gran numero di titoli contemporaneamente tutti caratterizzati da un tema narrativo comune, è stata escogitata per creare risonanza sia tra gli appassionati sia fuori dal nostro ristretto mondo. [...]
Il mio sospetto è che alla DC abbiano la possibilità, e la necessità, di rilanciare i loro titoli tentando di fare un colpaccio, colpendo duro e provando a fare quanto più rumore possibile. Questa cosa per me è molto stimolante, mi eccita competere in libreria con loro. Mi eccita l'idea che i lettori possano scegliere tra un libro nostro e uno loro. Se decidono di comprarne uno nostro è un'ottima cosa, ma anche se decidono di comprare il loro va bene lo stesso... se comprano entrambi è ancora meglio! Tutto ciò che porta nuovi lettori sul mercato è ottimo. Pur non sapendo cosa stiano facendo, a scatola chiusa, sono a favore di quello che stanno provando a fare, qualcosa che presumo sia grande e folle. Se alzano il tiro e cominciano a farci una concorrenza più dura, la cosa non può che andarci bene, perché saremo costretti a rispondergli a tono."
L'intervistatore gli chiede, poi, se i lettori si debbano abituare a dei ciclici rilanci e resettaggi degli universi narrativi, e Brevoort risponde: "Quella di "resettare" gli universi narrativi mi sembra sia un'esigenza più avvertita alla DC Comics che da noi alla Marvel. L'universo DC è molto complesso e, negli ultimi 25 anni, è stato azzerato almeno un paio di volte. Per anni, a esempio, i membri fondatori della JLA sono stati, parte, altri personaggi; Wonder Woman alle volte lo era, altre non lo è stata. Nel lungo periodo si scontrano con la difficoltà di far fidare i lettori della veridicità delle storie che stanno leggendo.
Da noi alla Marvel, a parte l'intoppo rappresentato da Heroes Reborn, non abbiamo avuto problemi con la continuity. So che sulle message board qualcuno avrà da obiettare e avrà dei casi specifici da mostrare come esempio, ma le fondamenta della Marvel sono pressapoco sempre le stesse. Quello che per noi è importante è agevolare l'accessibilità alle nostre storie, tenendo d'occhio sia le esigenze del lettore più smaliziato che di quello neofita. Per quanto ogni mese si tenti di creare trame accessibili a tutti può capitarci di rimanere invischiati in storie più complesse. Ci si innamora delle nostre storie e alle volte ci si convince che si tratta di materiale di semplice leggibilità. Magari non ci rendiamo conto che si tratta di storie troppo legate alla continuity.
Durante le nostre riunioni parliamo moltissimo di come bilanciare le nostre storie e di come creare riferimenti temporali a storie vecchie di qualche anno. Facciamo ancora riferimenti a Civil War, ma la realtà è che Civil War la abbiamo pubblicata sei anni fa. Sei anni possono rappresentare una via per il più giovane dei nostri lettori. [...] Credo ci sia il costante bisogno di creare punti di accesso per nuovi lettori, punti di accesso che si collocano all'inizio di ogni nuovo arco narrativo o con il lancio di una nuova serie.
Tentiamo di non rilanciare le serie troppo spesso. A seconda del lettore si potrebbe raccogliere che lo si faccia troppo spesso o che non lo si faccia affatto. Rispetto a Heroes Reborn non si può far finta di nulla. Qualcosa è accaduto, al di là delle trame le serie classiche della Marvel, dopo una corsa ininterrotta durata 40 anni, sono state interrotte; si sono gettate le basi per la rinumerazione delle serie. Una volta che la numerazione è stata interrotta si può fingere che non sia mai accaduto, ma sarà comunque una finzione e la serie non sarà ancora considerabile come se fosse stata prodotta senza soluzione di continuità. Il nostro mercato però è attratto maggiormente dai numeri 1 che da un 183. Quindi se volete fare un rilancio alla grande, che funzioni e riscuota attenzione, è necessario ripartire dal primo numero. Perché il primo numero rappresenta un inizio e perché in genere è il primo numero che si conserva nella speranza di creare un fondo per il college di tuo figlio. E questi sono ragionamenti importanti quando devi avere argomenti per convincere i titolari dei negozi.
Quando si rinumera una collana si dice al lettore: "Sta succedendo qualcosa di importante e questo è l'inizio". Questo è il modo più semplice per ottenere che il lettore acquisti una serie e che, se ha riscontrato il suo gradimento, continui a farlo. "
1 commento:
Se ho capito bene : periodicamente la Marvel (e la DC) hanno bisogno di rilanziare le proprie collane e la cosa che ritengono migliore è azzerare la numerazione e ripartire da capo.
Domanda: ma perchè la marvel sente il bisogno di rilanciare periodicamente le proprie collane? Risposta (mia, ovviamente)perchè ogni rilancio si dimostra più effimero e deludente del precedente, perchè in mancanza di buone idee le vendite calano e quindi occorre il rilancio.
Alla luce dell'intervista e delle mei considerazioni penso che i rilanci e gli azzeramenti finiranno col succedersi sempre più spesso finchè non serviranno più al loro scopo.
Saluti
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