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Che ne è stato di William Messner-Loebs, lo scrittore che negli anni '90 rilanciò Wonder Woman?





Qualche tempo fa ho lanciato una specie di rubrica aperiodica intitolata Comics Most Wanted, il cui scopo era quello di fornire notizie su alcuni autori che da un po' di tempo si sono eclissati dalla scena del fumetto. Questo terzo appuntamento ci porta indietro nel tempo fino agli anni '90.

Per il comicdom statunitense gli anni '90 furono sinonimo grandi cambiamenti radicali e restaurazioni. Morti improvvise, cloni provenienti dal passato, sostituzione di personaggi beniamini del pubblico con controparti più giovani e dalla morale dubbia, cambi di look, schiene spezzate e metallo prosciugato dagli artigli... poche parole per descrivere grandi (e piccoli) eventi che hanno solleticato l'immaginario dei lettori, diventando (seppur di qualità alle volte discutibile) delle vere e proprie pietre miliari. Metodi spicci, giustizia sommaria, giubbotti indossati sulle attillatissime calzamaglie, cinture piene di tasche, fucili e pistole di dimensioni davvero enormi (con buona pace di Sigmund Freud), questi erano alcuni degli elementi che contraddistinguevano gli eroi di quegli anni.

Nessun personaggio fu esente da questo trattamento, neanche i più puri e spensierati; il compito di adeguare Wonder Woman al passo coi tempi ricadde su William Messner-Loebs, scrittore con un proficuo passato di collaborazioni con alcune tra le più importanti case editrici indipendenti che già si era messo in evidenza sulla collana dedicata al velocista scarlatto (oltre a essere il co-creatore, con Sam Kieth, di the Maxx). Affiancato da Mike Deodato Jr., Messner-Loeb introdusse il personaggio di Artemis, destinata a sostituire Diana Prince nei panni di Wonder Woman, restando alle redini della testata per oltre tre anni. Anni di grande attività, durante i quali si occupò anche di Hawkman e di alcune miniserie targate Vertigo. 




Il cambiamento dei gusti dei lettori e l'avvento del nuovo millennio ci hanno fatto perdere le tracce di Messner-Loebs.
Almeno fino a qualche anno fa.
Purtroppo.

Il precariato che comporta il rapporto di lavoro da free-lance e una crisi finanziaria che lo ha coinvolto hanno spinto lo scrittore e la consorte sul lastrico, fino alle estreme conseguenze. All'inizio dello scorso decennio la coppia ha vissuto come homeless. La comunità del fumetto si è mobilitata, grazie soprattutto all'interessamento di Neal Adams, e alcune case editrici (tra cui spiccano DC Comics e IDW Publishing) gli hanno affidato qualche incarico sporadico. Una solidarietà che non si è rivelata sufficiente, così, nonostante un impiego di lavoro part-time, Bill e Nadine Messner-Loebs non sono riusciti a cambiare la loro condizione di senzatetto.



Di recente, sulla piattaforma di fund raising Indiegogo, è stata indetta un'altra raccolta fondi per la produzione di un'antologia a fumetti destinata a finanziare la coppia. La raccolta, per fortuna, ha raggiunto l'obiettivo. Al momento, però, non si sa se i coniugi Messmner-Loebs siano riusciti a emergere dalla triste condizione in cui versano. Spero di potervi dare al più presto altre, e rassicuranti, notizie.

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