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Jimmy Palmiotti agli autori di fumetti: "la vita dell'autore è dura, i guadagni scarsi. Rendete il vostro nome un marchio, createvi un seguito. Solo così il futuro sarà roseo"





Un paio di settimane fa, cogliendo al volo l'occasione presentatasi grazie a un post su Tumblr. di Jim Zub, provavo a fare delle supposizioni (oziose, lo ammetto) su quanto guadagna uno scrittore di comics negli USA. La riflessione dello scrittore dei New Thunderbolts e di Skulll Kickers, sebbene non scendesse nei dettagli dei compensi corrisposti agli autori, non lasciava troppo spazio all'ottimismo (in ogni caso la potete leggere QUI).

A distanza di qualche giorno, anche Jimmy Palmiotti (ex-sodale di Joe Quesada e sceneggiatore di lungo corso per Marvel e DC Comics - per quest'ultima ha, tra le altre cose, firmato in coppia con la moglie Amanda Conner, un lunghissimo e fortunato ciclo di episodi di Harley Quinn) è intervenuto su un argomento che, a quanto pare, è di scottante attualità. Lo stesso Palmiotti, infatti, nel corso della discussione tenutasi sul suo profilo di Twitter ha sottolineato che nel corso degli anni, mentre gli emolumenti per gli autori di comics sono rimasti pressoché invariati sono aumentati a dismisura i proventi degli editori; proventi provenienti dallo sfruttamento delle idee dei creativi in altri settori (cinema e TV in primis).

In una sequenza di Tweet, quindi, Palmiotti espone il suo punto di vista e dispensa alcuni consigli ai suoi colleghi più giovani, esortandoli a vivere con intensità e gioia la vita, in modo da poter riversare le emozioni vissute nelle loro opere e, così, coinvolgere i lettori.


In media uno scrittore di comic book che scrive una serie al mese per le Big Two guadagna circa 48.000 Dollari l'anno. Ricordate, aldilà di quelli che si piazzano nella Top 20, gli artisti non percepiscono royalties sulle vendite e sperano che la serie sulla quale lavorano sia raccolta in volume per percepirle almeno sulla vendita dei libri.

Qualcuno guadagna qualche dollaro in più, qualcuno qualche dollaro in meno... è questo il motivo per cui è importante supportare il fumetto indipendente, le piccole case editrici e gli autori che partecipano alle convention esponendo e vendendo i loro prodotti.

Non posso parlare a nome di tutti i miei colleghi, ma questa è la media. Considerate che solo poche testate pubblicate dai più grandi editori consentono di guadagnare le royalties. E ora che i disegni sono realizzati in digitale, i disegnatori hanno meno possibilità di vendere le loro tavole.    

Insomma, è dura sia per gli scrittori che per i disegnatori. Questo è il motivo per il quale gli scrittori si occupano di più serie al mese, alcuni dei quali realizzati per piccole case editrici che li pagano meno della metà del loro compenso abituale. Ovviamente lo fanno per guadagnare soldi extra.

Il mio consiglio, rivolto a tutti coloro che lavorano in questo campo, è di farsi un nome da se - rendete il vostro nome un marchio, perché alla fine dei conti, senza un'assistenza sanitaria né una pensione, il vostro nome è tutto quello che avete e che potrà permettervi di guadagnare anche in futuro. Create un sito web, createvi una base di lettori che vi sostengono e interagite con loro. 

Assicuratevi di avere un riparo per i giorni di tempesta e, in definitiva, provate a lavorare più che potete su incarichi per i quali detenete una percentuale di proprietà... anche una piccolissima quota è meglio di niente - che poi è più o meno quelli che ottengono la gran parte delle persone che lavorano in questo campo occupandosi delle storie di personaggi che appartengono ad altri.

E non aspettatevi troppo dalle persone per le quali lavorate. Fanno ciò che è sufficiente per rendervi felici, ma in definitiva, si tratta di affari e i giusti cambiano. La durata della vostra vita lavorativa dipende dalla vostra capacità di rendere il vostro lavoro fresco e interessante. Assicuratevi di vivere una vita felice e sana, piena di amore e viaggi.

Apprezzate ciò che fate, celebrate questa forma d'arte e siate consapevoli che la vostra passione contagerà i lettori. Essere negativi vi farà escludere per le ragioni sbagliate. Supportate e celebrati i vostri colleghi. 

Questo è solo quel che io ho appreso. Ognuno ha le sue differenti esperienze. Fate di questi consigli quel che volete. 

A proposito, l'importo cui ho accennato prima è alto... è quello che si percepisce dopo essere stato nel business per un bel po' di tempo. Sono stato contattato da molti freelance che mi hanno aggiornato sulle tariffe attuali.   

Sin qui il lungo discorso, ricco di consigli e spunti di riflessione, fatto da Palmiotti. Naturalmente, la discussione è proseguita con la partecipazione di appassionati e addetti ai lavori che la hanno ulteriormente arricchito di interessanti dettagli. Edward Lazellari, con un passato da disegnatore per la Marvel e un presente di romanziere, precisa: "Quando ero alla Marvel nel 1993 la media era quella di scrivere due serie al mese per una retribuzione analoga a quella di cui parlavi. Mi stai dicendo che da allora le cose non sono cambiate?" 

"Non direi. Quel che è cambiato" precisa Jimmy Palmiotti "è la quantità di danaro che stanno facendo con le nostre idee e le nostre storie".

Sterling Gates, sceneggiatore visto all'opera su diverse serie DC Comics (Hawk and Dove, Vibe, Forever Evil: A.R.G.U.S., Flashpoint Kid Flash), aggiunge: "Anche quando ero in esclusiva e scrivevo più serie per le BigTwo i miei guadagni non erano affatto VICINI a queste cifre. Avevo un lavoro diurno al di là della scrittura dei fumetti. I fumetti si scrivono perché li si ama, non perché vuoi arricchirti". 
L'ultima "chicca" è ancora di Palmiotti che, nel rispondere a un lettore che gli chiedeva lumi su spese sanitarie e piano pensionistico, ha laconicamente dichiarato: "l'assistenza sanitaria costa circa 11.000 dollari l'anno".  

E a proposito di spese sanitarie...
Harley Quinn, personaggio recentemente legato al nome di Palmiotti, nei panni
di un'amorevole infermiera 


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