Alan Moore: "Kieron Gillen è uno degli scrittori più interessanti del panorama fumettistico attuale"
Bao Publishing pubblica The Wicked + The Divine la serie evento di Kieron Gillen e Jamie McKelvie. |
una delle cinque copertine variant adottate per l'edizione italiana del primo volume di The Wicked + The Divine |
Parlo a titolo esclusivamente personale, ammetto di aver davvero apprezzato la compagnia di Kieron in quelle, sin troppo rare, occasioni in cui abbiamo avuto l'opportunità di incontraci (è una delle poche persone che abbia mai incontrato le cui parole contengono - e hanno bisogno - di note a piè di pagina), mentre nutro una evidente predilezione per una persona che proviene dalla classe operaia e che è sin troppo intelligente per il suo stesso bene.
Per quel che riguarda il suo lavoro credo che ciò che lo contraddistingue siano il suo inarrestabile slancio progressista e la sensazione di effervescente colore - probabilmente un rosa caldo - che Kieron riesce a trasmettere nei suoi lavori, con tutta probabilità si tratta del suo retaggio di giornalista musicale. Gran parte della sua scrittura è caratterizzata da una complessità ingannevolmente leggera - in questo momento mi vengono in mente soprattutto le opere sviluppate, con un rapporto di collaborazione al limite del simbiotico, con l'eccellente Jamie McKelvie, serie come Phonogram e The Wicked + The Divine - dove si può percepire come nella narrazione si insinui una spiccata sensibilità per la musica e la danza; una specie di fluorescenza con cui avvolge il suo lavoro, frutto delle conoscenze acquisite in un ambiente culturale, affine con la danza e la musica, in cui è cresciuto, un ambiente del quale sono un profano e di cui non saprei parlare con termini adatti.
Mi ricordo di una volta che sentii Brian Eno affermare che, nonostante ne facesse di sovente ricorso, non apprezzava particolarmente l'elettronica perché, detto con le sue parole, in essa non c'era "abbastanza Africa"; credo che intendesse dire che essa non conteneva un ritmo abbastanza fisico o la capacità di spingerti ad una oscillazione estatica, caratteristiche cui ambisce a raggiungere, e spesso lo fa, la migliore scrittura di Kieron.
The Wicked + The Divine |
Come se non bastasse, è anche in possesso di un vasta gamma di sensibilità narrativa tale da poter evitare senza sforzo di utilizzare due volte lo stesso effetto speciale o di battere il dito all'infinito sempre sullo stesso tasto del pianoforte, per cose di questo tipo c'è Frank Miller. A proposito del quale, la versatilità di Kieron è tale da riuscire a distanziarsi dalla piattezza di 300, pur rimanendo in tema, realizzando lo splendido Three, passando alle vicende degli Young Avengers e agli effetti stroboscopici di Phonogram, fino ad arrivare a Uber, quella che è attualmente uno dei miei fumetti preferiti oltre ad essere una serie alla quale ho dato un piccolo, ma significativo, contributo; contributo che potrebbe risultare evidente nell'atteso nuovo arco narrativo.
Comunque, è meglio finirla qui: Kieron ha una personalità talmente introversa e schiva, che di certo, nel leggere questi meritatissimi elogi, proverà imbarazzo. Sono serio, se gli dite che vi piacciono le sue scarpe, scapperà a nascondersi nel bagno finché non saranno andati via tutti. Mi piacerebbe solo che avesse più coscienza di se e più estroverso. E che non fosse così grasso.
the Wicked + the Divine |
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