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L'ESTATE STA FINENDO...


Mark Gruenwald

È cosa abbastanza difficile, per il sottoscritto, riprendere, dopo una pausa durata un mese, la scrittura su base regolare di questo blog. Da dove iniziare? Nonostante la relativa calma estiva (una calma davvero molto relativa, soprattutto se si dà un'occhiata a cosa è successo a livello editoriale e distributivo; con una distribuzione che quasi non ha conosciuto sosta e con la clamorosa acquisizione da parte di Panini Comics del publishing da edicola dei fumetti della Disney - acquisizione avvenuta proprio mentre i soliti bene informati contavano i giorni dall'annuncio che la Disney avrebbe sottratto alla casa editrice modenese i diritti di pubblicazione dell'universo Marvel) nel web sono circolate molte notizie che (sebbene nel loro piccolo) si son rivelate clamorose o almeno sfiziose e degne di nota.

Degna di attenzione, a esempio, è la notizia che la DC Comics l'ha fatto ancora! Cosa? Be', ancora una volta ha licenziato un autore prima ancora che il suo lavoro raggiungesse gli scaffali delle fumetterie, e con essi il giudizio del pubblico. Si tratta di una cosa successa così tante volte negli ultimi tempi che non sarebbe nemmeno il caso di segnalarla, ma il nome dell'autore coinvolto è talmente importante per la storia della casa editrice di Burbank che la notizia davvero non può essere trascurata. Parlo infatti di quel Kevin Maguire assurto agli onori della cronaca negli anni '80 grazie all'indimenticabile ciclo di episodi della Justice League International realizzati con Keith Giffen e John Marc De Matteis (attualmente in corso di pubblicazione nella collana DC Essential pubblicata dalla RW Edizioni / Lion) e che da allora, salvo rare scappatelle, ha legato quasi indissolubilmente il suo nome a quello della DC Comics.

i due tweet con i quali Kevin Maguire ha annunciato di essere stato licenziato da
Justice League 3000

Un licenziamento che non dovrà essere stato indolore per l'artista, che era stato designato per riformare la squadra vincente con cui negli anni '80 aveva consegnato al mito la JLI e ritentare l'impresa con una versione futuristica della Justice League. Per fortuna Maguire ha trovato subito in estimatore alla Marvel e in men che non si dica Bendis gli ha affidato (per ora) un episodio dei lanciatissimi Guardians of the galaxy (QUI trovate qualche dettaglio in più).

Pubblicità del primo progetto creator owned in
dirittura d'arrivo per John Romita Jr.

Per un artista che ha legato il suo nome alla DC Comics che passa alla Marvel, ce n'è un altro (il cui nome pareva legato indissolubilmente alla casa delle idee al punto da esserne sinonimo dello stile grafico dell'editore newyorkese) che fa il percorso al contrario. A quanto pare John Romita Jr. dopo oltre trent'anni si appresta a passare alla Distinta Concorrenza per occuparsi di testi e disegni di Superman. Ma nel futuro di Romita Jr. ci sarà spazio anche per progetti creator owned realizzati con autori come Howard Chaykin, Mark Millar, Mark Waid e Neil Gaiman... e se la Marvel si decidesse di affidargli una serie mensile dedicata al Dr. Strange l'autore di certo non avrebbe problemi a tornare all'ovile!

Scott Lobdell (sceneggiatore principe della Marvel anni '90 tornato recentemente, e meritatamente di moda alla DC grazie al suo contributo su testate come Adventures of Superman, Red Hood e Superboy) trova il tempo di litigare (unilateralmente?) via tweet con Ron Marz (altro sceneggiatore molto in voga negli anni '90) a causa dell'utilizzo fatto dalle Major di personaggi di colore (QUI), mentre Marz trova il tempo di scrivere un interessantissimo articolo su CBR per raccontare l'esperienza creativa e produttiva della CrossGen (QUI, ma su questo conto di tornarci :-)

Una bella vignetta di Jim Cheung
tratta da Scion della CrossGen

Su Twitter "the Superior" Dan Slott scrive un accorato post per ricordare agli appassionati il valore delle proprie scelte e l'importanza che queste possono avere per il destino di una pubblicazione (QUI).

Superior Spider-Man
Sul versante italico, invece, l'argomento più bollente del mese d'agosto è stato quello relativo ai dati di vendita delle nuove nate in casa Aurea e Bonelli. Se Dragonero sembra aver incassato un incoraggiante venduto di circa 50.000 copie (equivalente a un 40% della tiratura totale), pare che la sfiziosa Longwei non se la stia passando altrettanto bene (i soliti bene informati parlano di 4.000 di venduto su una tiratura di 35.000 copie). A prescindere che nessuno sembra interessarsi all'indice di gradimento delle migliaia di lettori coinvolti, quello che davvero non capisco è qual è il senso di gioire delle sconfitte altrui, soprattutto se l'altrui in questione in questo caso sono due dei principali attori (e sicuramente tra i più vivaci) di un settore da anni in crisi e alla ricerca di raggiungere quella luce alla fine del tunnel (luce che qualcuno, all'urlo di "muoia Sansone con tutti i filistei", sembra non stare nei panni per spegnerla definitivamente salvo poi ammonirci con un "ve l'avevo detto" di rito). Il (presunto) fallimento di progetti che impegnano gli editori anche dal punto di vista produttivo (con l'impegno di disegnatori, sceneggiatori e tante manovalanze dell'indotto - un impegno  che nel caso di un editore come la SBE significa un esborso anticipato per ogni collana messa in produzione di cifre da capogiro che superano abbondantemente il paio di milioni di euro) non farebbe altro che certificare la fine di un mercato da cui tutti, in un modo o nell'altro, dipendiamo e grazie al quale ci sostentiamo. Gioire delle sconfitte e dei fallimenti altrui per dimenticarsi dei propri fallimenti è da sempre uno dei passatempo preferiti degli addetti ai lavori del settore (e degli italiani tutti, forse), dimenticandosi che in fin dei conti siamo tutti sulla stessa barca. Il settore del fumetto (dalle autoproduzioni ai colossi editoriali) ha bisogno di un fenomeno che lo rivitalizzi e gli dia nuova energia e linfa vitale (un po' come accadde con Dylan Dog o Dragon Ball negli anni passati), rimbocchiamoci le maniche per far si che questo fenomeno si verifichi.

Una nuova vita per Dylan Dog?
Tutte le risposte a partire dal numero 325 del
mensile dell'indagatore dell'incubo

Al di là di tutto, la cosa che nella mia memoria (e soprattutto nei miei incubi) resterà maggiormente impressa di questa estate è il video amatoriale prodotto dall'immarcescibile Rob Liefeld sul water di casa sua, un video che lo ritrae intento a canticchiare la sigla di apertura della serie TV A game of Thrones... uno spettacolo che davvero non potevo non condividere con voi, il giusto velo di tristezza adatto a testimoniare che l'estate sta davvero finendo...



6 commenti:

Dirk Gently ha detto...

Per me il video di Liefeld è la cosa migliore che abbia scritto negli ultimi 10 anni. xD
Bentornato!

CREPASCOLO ha detto...

Rob è sempre più Mark Wahlberg
( lo scrivo nel caso qualche capoccione in un think tank a Hollyuwood stia pensando ad un biopic sulla vita e le opere del papà di Cable, Deadpool e Badrock ) e noto, en passant, che indossa il suo cappellino ovunque, un po' come il Tex Willer di Diso e di un tardo Galep che non restava a capo scoperto nemmeno nei saloons.
Sono lieto di leggere che Romitino ha cambiato idea sul parco personaggi DC ( in una intervista di qualche tempo fa diceva che trovava interessante solo Bats tra tutti coloro che lavoravano per la Distinta Concorrenza) . Non vedo l'ora di vedere il Supes di JR jr ! Probabilmente sarà tanto kyrbiano quanto non lo è stato, purtroppo, quello in Jimmy Olsen nei primi anni settanta ( su ordine di mamma DC, Curt Swan sovrascriveva la faccina di Nembo Kid perchè considerata troppo fuori del sacro canone ).
Idea per una storia pubblicata magari da una indie: un Lettore Tipo compera uno degli albi nella cui pulp sono finite le ceneri di Gru ( storico: Mark ha chiesto ed ottenuto di...fare parte della carta di un fumetto, dopo la sua prematura scomparsa dalla Realtà Prima ), si addormenta su quelle pagine stregate e sogna che Gru salti fuori da una splash page inseguito dal prez indemoniato di Elektra Assassin ( una fotina sorridente copia incollata sempre uguale nelle vignette ) e dal Cap di Steranko ( con faccina di Romita sr ) e dal Kal El di Kirby ( con musetto educato di Swan ). Testi di Pete Milligan, disegni di Maguire, covers a la Long Wei di Lorenzo Ceccotti. In regalo un micro albo in cui Liefeld discute con la mitica Luisa della pubblicità perchè la matrona " inizia presto, finisce presto...e di solito non pulisce il water ! " . Excelsior.
Bentornato a CF.

Comix Factory ha detto...

Ciao Dick, grazie!

Comix Factory ha detto...

Bentornato anche a te, Crepascolo!

Clod ha detto...

Mi sono mancati i tuoi aggiornamenti, bentornato :)

Comix Factory ha detto...

grazie! :o)

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