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UPDATE: "La DC Comics? Sull'orlo del baratro" Così parlò Rob Lieffeld! Poi preso d'assalto da una miriade di fan inviperiti l'autore lascia Twitter



Negli ultimi tempi la DC Comics ci ha fornito moltissimi spunti di discussione.

Dapprima con una massiccia riorganizzazione societaria (iniziata nel 2017 e tutt'ora in corso di evoluzione) si è tentato di diversificare la produzione nel tentativo, tanto ambizioso quanto arduo, di creare una produzione capace di rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più variegato e frammentato. Affianco alle classiche DC Universe e Vertigo sono state lanciate DC Black Label, per le storie dal taglio più adulto e maturo,  DC Zoom per i lettori più giovani e DC Ink per i lettori Young Adult.




Nessuno aveva tenuto conto della deflagrazione del caso del "Pene di Batman". Il primo titolo lanciato sotto l'etichetta DC Black Label, ha fatto parlare moltissimo di se, ma con tutta probabilità più di quanto la stessa casa editrice si sarebbe mai aspettata. Sulle pagine del primo albo di Batman: Damned gli autori Brian Azzarello e Lee Bermejo hanno pensato di svelare uno dei particolari sinora ancora segreti dell'uomo pipistrello, mostrandolo in abiti adamitici in tutte la sua dimensioni. Storia, testi, disegni e nuovo formato editoriale (un volume brossurato quasi quadrato, più grande del solito comic book) sono passati in secondo piano, mentre tutto il mondo discettava su ben altro formato. La grande pubblicità ricevuta dall'albo e dalla nuova etichetta, in questi tempi di rigurgito perbenista, non sono piaciuti alla casa editrice che ha ritirato l'albo dal commercio per poi ristamparlo censurato e stretto i cordoni della censura. L'etichetta è stata prontamente depotenziata e alcuni titoli, come The Other History of DC Universe, scritta dal regista di 12 anni schiavo, John Ridley, è sparita dalla programmazione.
Mentre l'Etichetta Nera veniva messa in stand-by la censura si è abbattuta sulla miniserie Second Coming, miniserie satirica di Mark Russell (The Flintstones) e Richard Pace, prodotta ma non pubblicata (tanto da aver trovato ospitalità presso un'altra casa editrice).

Come se non bastasse la DC ha recentemente comunicato l'intenzione di chiudere la gloriosa etichetta Vertigo e ha dirottato l'ultimo ciclo narrativo di Tom King su Batman (qualcosa di rivoluzionario e mai visto, stando alle dichiarazioni dello scrittore, e che abbiamo, forse, corso il rischio di non vedere affatto!) dalla serie regolare a una maxiserie forse in continuity. E per finire la casa editrice ha chiuso molte collane regolari e ha riportato tutte le superstiti alla mensilità (strategia che sembra ripagare dal punto di vista delle copie vendute di ogni singolo albo - in crescita - ma che lascia alla Marvel spazio per dominare incontrastata sulla ripartizione delle quote di mercato.

Sembrerebbe tutta una serie di segnali poco rassicuranti per il futuro della casa editrice di Batman & Superman, o lo sembrerebbero almeno per Rob Liefeld che, calatosi nei panni del profeta, prevede un futuro disastroso per l'editore.




La DC Comics presto andrà a finire con la sua auto fuori dalla scogliera... comincio a preparare i popcorn




Non ho mai visto una casa editrice così in difficoltà come la DC Comics. Grazie a Dio hanno Batman, è come la loro aspirina... "un po' più Batman vi guarirà"


UPDATE!! 
Dopo le dichiarazioni dell'ex-enfant prodige del fumetto statunitense, il suo account Twitter è stato preso d'assalto da decine di DC fan a dir poco inviperiti  dal contenuto dei suoi tweet. Una sfida alla quale Liefeld non si è sottratto... almeno fino a un certo punto. Dopo aver risposto a decine di offese, spesso replicando anche in maniera poco diplomatica, l'autore scrive




Lascio Twitter, da questo momento mi troverete solo su instagram con l'account robliefeld contrassegnato dalla spunta blue.

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