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SHE-HULK: VISTO CHE LE MINACCE AI LETTORI NON HANNO SORTITO ALCUN EFFETTO, ADESSO LA MARVEL PROVA A "INTIMIDIRE" LE FUMETTERIE!


particolare dalla copertina di She-Hulk Vol.2 #50
copertina di John Byrne

Nata per pure esigenze burocratiche (all'epoca dei telefilm di Hulk la Marvel spaventata dall'idea che, agendo sulla falsariga de La Donna Bionica, progetto derivativo da L'Uomo da sei milioni di dollari sul quale non detenevano i diritti gli autori del personaggi, gli Studio televisivi avrebbero potuto creare una versione femminile del gigante di giada), She-Hulk si è da subito distinta per sua personalità, decisamente  meno ottusa e più solare di quella del cugino.

Ma è soprattutto grazie alle attenzioni di John Byrne, che la collocò dapprima nei Fantastici Quattro e poi varò la seconda serie personale di Jennifer Walters, che il personaggio si è affermato all'attenzione del grande pubblico. Sfacciata, irriverente, fracassona, auto-ironica e incredibilmente insicura di se, la She-Hulk di John Byrne, si presentò ai suoi lettori con questa storica copertina.

"Okay. Questa è la vostra seconda opportunità.
Se non comprate la mia serie neanche questa volta.
Verrò a casa vostra e vi strapperò tutti i vostri fumetti degli X-Men"

Illustrazione di John Byrne
È cosa nota che la serie di She-Hulk, caratterizzata dal repentino abbandono di Byrne e dal suo clamoroso ritorno, non riuscì a far registrare grossi dati di vendita (tagliò comunque il traguardo delle sessanta uscite, un traguardo impensabile di questi tempi).
Il congedo con i suoi (non) lettori non fu, dunque, meno ironico. Ecco la copertina realizzata all'epoca da Pat Oliffe.

"Ok, bimbi, avevamo un accordo...
... adesso togliete le manine da questi fumetti degli X-Men!"

Illustrazione di Pat Oliffe

Nel corso degli anni, l'espediente è stato poi ripetuto. Al lancio della terza serie (di Dan Slott e Juan Bobillo) il disegnatore argentino replicò la sfida di Byrne, Nonostante una ripartenza, l'amore di uno sparuto gruppo di lettori e le storie di un Dan Slott in stato di grazie neanche questa terza incarnazione ha avuto lunga durata.

cambiano i tempi, gli X-Men non sono più il best seller
di un tempo e vengono soppiantati dalle variant di Civil War

illustrazione di Juan Bobillo

Ma l'idea della gag in copertina deve essere piaciuta davvero tanto ai creativi della Marvel (e si sa, negli USA nessuna buona idea non sarà sfruttata fino alla noia), al punto che anche con la trasformazione della serie dedicata a Red-Hulk in Red She-Hulk si è deciso di riprovare, naturalmente adeguandosi ulteriormente a tempi che corrono.

"Okay, ragazzini. Comprate questa serie...
... altrimenti verrò a cancellare tutti i vostri fumetti pirata"
illustrazione di Ed McGuinness
Con tutta probabilità, qualcuno nell'ufficio marketing della casa editrice avrà capito che, forse, più degli dello scarso venduto (e dei pochi lettori), il vero problema sono gli ordinativi troppo bassi  effettuati dalle fumetterie statunitensi. Così, per il lancio della nuova serie, affidata all'astro nascente Charles Soule e Javier Pulido, si è è deciso di far leva proprio su questi ultimi. Ecco una copia del volantino "minatorio" spedito ai comic shop per invogliarli pacificamente a ordinare più copie della serie.
"Quante copie di She-Hulk #2 avete ordinato?
Non abbastanza."
Illustrazione di Javier Pulido

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