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BOB HARRAS: "LA DC COMICS? SI MUOVE VELOCEMENTE" ... FORSE TROPPO...


Bobbie Chase e Bob Harras in una illustrazione di
Joe Quinones

In una intervista rilasciata alla webzine Comic Book Resources, Bob Harras, Editor-in-Chief della DC Comics, e Bobbie Chase, direttore editoriale, hanno dichiarato che "si muovono velocemente". E bisogna ammettere che negli ultimi tempi le cose si muovono davvero velocemente nella casa editrice di Batman & Superman, soprattutto quando si parla degli avvicendamenti tra autori al comando di una testata.
Talmente veloce che due autori, Robert Venditti e Jim Zub, sono stati rimossi dalle testate che gli erano state affidate (rispettivamente Costantine e Birds of Prey), prima ancora che fosse distribuito un singolo numero della loro run.

"Robert è venuto da noi con una proposta fantastica per Constantine. Abbiamo davvero apprezzato quello che Robert ha fatto --" ha dichiarato Bob Harras a CBR, e poi ha aggiunto: "-- attualmente è al lavoro su Demon Knights, e sta lavorando anche a un altro progetto per noi, un progetto del quale non vi posso dire nulla ma che è molto importante. Ma alla fine dei conti, Robert, Dan [DiDio] ed io abbiamo fatto una chiacchierata e Constantine per lui è risultato essere una serie in eccesso. Era l'unica cosa che potevamo fare, se volevamo che lui si focalizzasse su un solo progetto, allora avremmo dovuto apportare dei cambiamenti a Constantine. Jeff Lemire e Ray Fawkes, in maniera molto professionale e carina hanno accettato la sfida di lanciare la nuova testata". Bobbie Chase aggiunge: "E lo hanno fatto anche molto velocemente. Avevano già delle idee perché erano già al lavoro su Justice League Dark". Poi continua Harras: "E' una di quelle cose sulle quali abbiamo fatto un passo indietro e abbiamo detto: lo sai, Robert, noi ti vogliamo molto concentrato su questi nuovi progetti sin da subito. E lui, sapendo che la serie sarebbe stata affidata a Lemire e Fawkes che già si trovano a stretto contatto con il personaggio grazie Justice League Dark, ha accettato dichiarando che si sarebbe trattata della miglior soluzione possibile -- non un problema, dunque, ma una sfida". 


John Constantine
illustrazione di Renato Guedes


Se per Venditti è stata trovata una risposta esaustiva e credibile (?), un po' più brusca è la motivazione data per il "defenestramento" Jim Zub (e pensare che lo sceneggiatore aveva già cominciato a rilasciare interviste per promuovere l'inizio della sua run, inizio previsto per Marzo 2013). Harras, infatti, ha dichiarato che Zub aveva delle ottime idee per la serie, ma che la direzione narrativa che voleva impartire alle Birds of Prey non era quella desiderata dalla casa editrice. Al suo posto, dunque, troveremo Christy Marx, che si è messa in evidenza su Sword of Sorcery. Naturalmente Harras e Chase sperano di avere ancora l'occasione di lavorare in futuro con lo sceneggiatore.

Certo che negli ultimi tempi, tra il licenziamento (con repentina retromarcia) di Gail Simone, l'addio di alcuni sceneggiatori (tra i quali Paul Cornell) e il continuo turbillon di team creativi, la DC Comics non trasmette un senso di stabilità.




6 commenti:

Pralaya ha detto...

Queste interviste sono una massa di stronzate propagandistiche, ma la colpa non è di quei bugiardi PR della DC (dai quali sappiamo cosa aspettarci), piuttosto dei giornalisti, che gli lasciano dire tutto quello che vogliono senza minimamente controbattere il mare di letame e falsità che esce dalle loro bocche.
La prossima volta quei geni di CBR dovrebbero postare un comunicato stampa od un monologo, così risparmiano in personale ed evitano di fare la figura dei buffoni lecca scarpe.
Perché signor Perullo non riporta anche come hanno risposto alla domanda sulla Simone? Sembra quasi che non ci sia stato mai nessun problema, e che un altro sceneggiatore scriverà solo un paio di numeri così come era stato previsto da sempre.
Che bugiardi.
E poi sostituire Lemire a Venditti perché quest'ultimo ha troppi progetti? Infatti Lemire ne ha il doppio.
Maledetti, loro e DiDio che è riuscito silenziosamente a distruggere la Vertigo.

Anonimo ha detto...

Ammetto che preferisco 1000 volte Lemire/Fawkes su Costantine anziché Venditti (a dirla tutta, credevo che Lemire sarebbe stato il successore di Milligan su Hellblazer), ma che razza di comportamenti sono? E se su Costantine la cosa porta stranamente ad un miglioramento, preferire quella tipa a Zub per Birds of Prey mi sembra sconclusionato. Non riesco proprio a capire a cosa puntino o cosa vogliano le major. Che sia arrivato il momento anche per i fumettisti di scendere in piazza a protestare?

CREPASCOLO ha detto...

Io sono un fan Vertigo, ma il concetto alla base della sotto etichetta, secondo me e solo secondo me probabilmente, ha cominciato a " morire " nel 1993 quando Mamma DC ha deciso di creare un Parco Nazionale dove pascolassero le idee ed il mood di nove anni vissuti intensamente con lo Swamp Thing di Moore/Bissette/Totleben, il Sandman di Gaiman, le cose di Morrison e Milligan , ma anche roba borderline tra DC Universe e Vertigo, come lo Spettro di Ostrander/Mandrake ( che incappa in Costantine ubriaco e non lo può arruolare x una mission e + avanti si batte contro lo American Scream preso da Shade ).
Vecchie license affondate che autori eversivi - quasi tutti imbevuti di brit-pop- ripescavano, come nelle prime scene di Operazione Sottoveste, e rimettevano in assetto a solcare i mari dipiente di rosa.
Caratterizzazioni fuori dagli schemi, osmosi tra i generi, tratto non sempre mainstream. Albi dal discreto successo popolare che hanno portato - si badi bene , circa venti anni fa, quando al timone era la signora Berger - a serie di successo raccontate attraverso i prodromi della narrazione decompressa che a fine millennio già contava su discreti successi ( Hellblazer/Lucifer/100 Bullets ecc ) con una ferrea continuity orizzontale e due vicende all'anno pronte per essere raccolte in paperback ( il vero core business della Vertigo fino a poco tempo fa).
Storie ben raccontate e disegnate con tratto " alieno " , così diverso da quello supereroico, da artisti come Frusin, Risso, Gross , Dillon & co.
Ieri sera, mentre cercavo altro nella mia libreria, ho realizzato quanti albi ha stampato la Magic Press partendo dal titolo Il Corvo Presenta. Direi che una cinquantina ha lo schema di quattro serials con team stabili che raccontano con i ritmi a cui sopra alludevo.
Tutta roba interessante, ma nulla che avesse il guizzo, scaleno, magari involontario, della quest di Morfeo che lo porta a duellare all'inferno, della Doom Patrol impegnata a sconfiggere un meme , di Jim Corrigan che indaga sul perchè un fantasma non ha pace o dei tormenti amorosi del Deadman di Baron/Jones.
Quanto animava i cartoonists vertiginosi dovrebbe animare tutte le testate ( Mad Love di Timm è una bella storia Vertigo e sono diverse Legends of The Dark Knight o lo Starman di Robinson o il Question di O'Neil /Cowan ).
Massima stima a Karen Berger che spero di vedere altrove a lavorare a progetti stimolanti, ma quella esperienza, così come la ricordo nel momento del massimo splendore, è molto + vecchia dell'Euro. See ya in the comics.

paolo papa ha detto...

adesso mi è venuta voglia di leggere sto spettro di osterlandeer là e deadman di baron/jones

CREPASCOLO ha detto...

@paolo papa
Planeta de Agostini ha raccolto i circa sessanta numeri dello Spettro di Ostrander/Mandrake ( + un paio di tie ins come un numero di Superman ed uno one shot di Underworld Unleashed - un crossover degli anni novanta ) in tre volumetti cicciotti
( praticamente dei bonellidi obesi ) e le due mini di Deadman + un serial pubblicato su Action Comics Weekly ( per un periodo l'antologico è stato settimanale ) di Baron/Jones in un volume.
Cinque anni di Spettro sono praticamente una unica storia. Ostrander ha un passato di studi teologici e di cartoonist per le indies ed il suo Jim Corrigan è un Savonarola reazionario e maschilista come un pulotto " Untouchable " degli anni trenta. Non un capolavoro celebrato come le cose di Moore o Morrison, ma ha il ritmo forsennato di certe cose Silver Age non progettate a tavolino per essere raccolte in paperbacks. Il tratto allucinato di Mandrake è una combo di un Colan sotto acido e di Totleben. E ci sono guest stars come John Ridgeway, Kelley Jones e Steve Pugh.
Deadman è bizzarro e venato di umorismo nero - caratteristica quest'ultima di tutta la produzione di Baron -e paradossalmente " rallentato " dal tratto grottesco di Kelly Jones ( che proprio con Deadman cominciò a svillupare il suo stile caratteristico ). Cose di Baron coeve - come Punisher o Flash - resistono meglio all'usura del tempo, ma è un prodotto consigliato al lettore che ama contestualizzare e " sa " vivere Cino e Franco o Yellow Kid con lo spirito di chi godeva di quelle pagine nel momento in cui sono state stampate: un dono, come la luccicanza nel film di Kubrick .

paolo papa ha detto...

@crepascolo: grazie per le dritte, mi metto alla ricerca.
e un grazie, da dividere con comix factory, per avermi fatto scoprire i vendicatori della costa ovest di byrne

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