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GREG CAPULLO: "HO SCELTO DI LAVORARE SU BATMAN PER SOLDI, MA IL FANCIULLO CHE E' IN ME LO DESIDERAVA DA SEMPRE"


una suggestiva vignetta di Greg Capullo

Nel comicdom statunitense non sono moltissime le cose eclatanti che sono accadute a livello artistico negli ultimi dodici mesi (se dovessimo invece parlare di iniziative commerciali, la musica sarebbe decisamente diversa). Una delle novità più belle è il ritorno in maniera continuativa ai comic books di Greg Capullo. Il disegnatore di chiare origini italiane dopo quasi venti anni di Image e soprattutto di Spawn è tornato al lavoro per una major e ha prestato la sua matita al Batman di Scott Snyder. Il successo è stato immediato, enorme e sorprendente per le stesse persone coinvolte (e un assaggio di questo successo lo stanno vivendo anche i lettori e la nuova casa editrice italiana che cura le edizioni del materiale DC Comics, con il primo numero del rilancio di Batman andato esaurito in meno di 15 giorni e con una ristampa già in cantiere). Cosa abbia spinto Capullo a mollare la Image, i suoi rapporti con Snyder e i progetti futuri dell'autore sono stati al centro di una lunga intervista rilasciata al sito spagnolo Zona Negativa, della quale vi riporto alcuni tra i passaggi da me giudicati più interessanti.

Zona Negativa: Come è nata l'idea di collaborare con la DC Comics per il reboot? 

Greg Capullo: "la colpevole è mia moglie. Non ho mai voluto dei figli, ma ho sposato una donna che già ne aveva due. Uno di loro si appresta ad andare al college e ho dovuto escogitare un modo per pagargli gli studi. L'ultimo progetto al quale avevo partecipato [Haunt, pubblicato in Italia dalla Panini Comics sulle pagine del trimestrale di Spawn - nota di Stefano] ha avuto un'accoglienza piuttosto tiepida, così ho deciso che era il caso di dare una svolta alla mia carriera, anche e soprattutto per poter accedere a progetti più redditizi. E come si fa a fare soldi? Semplice, collaborando alla realizzazione di una serie popolare. 


il Cavaliere Oscuro


Con questi presupposti ho chiamato in Marvel e DC, sapevo che tutti stavano sviluppando grandi progetti. Entrambi gli editori si dichiararono interessati a collaborare con me, finii per scegliere Batman perché il fanciullo che è in me è un suo grande fan sin da quando ero suo coetaneo. Mentre riflettevo su cosa scegliere lui mi ripeteva: 'Devi fare Batman! Devi fare Batman!'. Tuttavia alla DC, pur avendomi promesso di coinvolgermi su un progetto di grande rilievo, non si sbilanciavano, e non lo hanno fatto fino a quando non gli ho detto: 'Guardate che alla Marvel mi stanno offrendo un progetto veramente importante (volevano, infatti, che mi occupassi di una parte di Avengers Vs. X-Men... sinceramente volevo tentare di convincerli a fare entrambe le cose!). Quando glielo dissi, quando cioè gli dissi che la Marvel mi stava offrendo un grande progetto sul quale dovevo mantenere il più stretto riserbo, mi risposero che avrei dovuto firmare un patto di riservatezza; e solo dopo che l'ho fatto mi hanno rivelato che si trattava di rilanciare la serie regolare di Batman a partire da un nuovo numero uno, prima di allora mi avevano solo detto che si trattava di un progetto importante che lo avrebbe coinvolto. 


I successivi due mesi li ho trascorsi senza chiudere occhio, arrovellandomi sulla decisione che avrei dovuto prendere, ma il fanciullo che è in me continuava a ripetere che avrebbe fatto Batman. Alla fine sono contento di aver preso questa decisione. Entrambi i progetti erano effettivamente molto importanti, ma riflettendoci a freddo mentre Avengers vs. X-Men è un grande evento, quello di Batman è il rilancio di una serie regolare di un personaggio molto importante che lo ripropone con forza. Ma alla fine, come ho detto, tutto si può ricondurre al fatto di aver sposato una donna con figli (risate)". 


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Zona Negativa: Che tipo di rapporto hai instaurato con Snyder? Che tipo di dinamiche si creano quando si collabora su di un progetto sul quale sono puntati gli occhi di tutti? 


Greg Capullo: "All'inizio il nostro rapporto non era buono, al punto che Scott stava per lanciare un ultimatum all'editore per indurli a scegliere tra lui e me. Quando sono arrivato alla DC ho messo in chiaro che non avrei ammesso alcuna ingerenza sul mio modo di disegnare, prendere o lasciare. Quando abbiamo cominciato a collaborare, Scott mi ha fornito tutta una serie di indicazioni: "Così è come voglio che strutturi la gabbia delle vignette, questo è quello che tu ci metta all'interno..." e io gli ho semplicemente risposto, "No".


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Greg Capullo: (risate)"In effetti. Il nostro editor in chief, Bob Harras, che aveva già lavorato con me in Marvel ai tempi della X-Force, conosce e rispetta il mio lavoro e, anche se in passato abbiamo avuto le nostre divergenze di vedute, come me ha il desiderio di creare un qualcosa di grande. Insomma, all'inizio abbiamo avuto molte discussioni. Ho chiesto alle persone che si occupavano della testata se erano a conoscenza dell'accordo che avevo siglato con l'editore nel quale, per l'appunto, avevamo stabilito che nessuno poteva impormi come fare il mio lavoro. Allo stesso tempo ha parlato con mia moglie e le ha spiegato che Scott è abbastanza nuovo del settore e non ha mai lavorato prima con me: io sono un veterano e gli scrittori con i quali ho lavorato sapevano cosa sono in grado di fare. Così, quando ha visto il mio lavoro e ha capito che non avevo intenzione di annegare la loro creatura, ma anzi le mie intenzioni erano quelle di cambiargli il pannolino, mettergli il borotalco sul culetto, fargli fare il ruttino e insegnargli a camminare, insomma quando si sono resi conto che avevo intenzione di contribuire occupandomene amorevolmente, si sono rilassati. Così ho deciso di dar loro un po' di tempo, e così mi son reso conto che Scott ha arricchito la storia, migliorandola e adesso capita spesso che nelle sceneggiature ci siano note che recitano: 'se hai qualcosa da suggerire, per favore fallo' e spesso ci sono punti esclamativi e faccine sorridenti."


"Non abbiamo comunque abbandonato i nostri rispettivi metodi di lavoro. In passato gli sceneggiatori con i quali ho collaborato si limitavano a fornirmi qualche indicazione. Scott mi fornisce delle sceneggiature molto dettagliate... io non sono abituato, ma lui non cambierà il suo stile perché si sentirebbe a disagio, così come mi ci sentirei io se qualcuno ci provasse con me. Ci siamo venuti incontro a metà strada: ho il permesso di cambiare alcune cose, aggiungere quel che desidero, ma lui continuerà a fornirmi sceneggiature molto dettagliate. Entrambi siamo in grado di produrre un buon risultato, perché entrambi abbiamo molto a cuore questa serie. Così adesso lavorare con lui è diventato molto semplice, e ci rispettiamo a vicenda."


Zona Negativa: Per quanto tempo resterai su Batman? 


Greg Capullo: "Inizialmente ho firmato un contratto di sei mesi, poi l'ho rinnovato per altri sei mesi. Non è un contratto normale, generalmente si firmano contratti annuali, ma io mi sono opposto e loro hanno acconsentito. Adesso vogliono che ne firmi uno annuale, e io sono pronto a farlo. Agli appassionati il mio Batman è piaciuto più di quanto mi aspettassi, una reazione che non avevo previsto ma che è eccezionale. Scott ed io abbiamo lavorato bene insieme. La Marvel mi continua a chiamare, ma adesso non è il momento di andare lì. Se qualcosa funziona, non aggiustarlo. La DC mi tratta bene, quindi firmerò un contratto annuale e lavorerò ad altri dodici numeri".


Copertina di Batman # 11

1 commento:

illustrAutori ha detto...

"Notevole, veramente notevole..." (cit.)

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