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STEVE DITKO: "SPIDER-MAN, SOLO UN ALTRO INCARICO DI LAVORO"


Steve Ditko
protagonista di un ironico
autoritratto

Quando si parla di comics americani, uno degli argomenti più discussi è quello che riguarda la paternità delle idee che hanno determinato la creazione di un personaggio. Nel corso dei decenni, anche grazie al peculiare stile di scrittura delle "sceneggiature" adottato da Stan Lee (Il Marvel Style consisteva nella la scrittura, ma molto più spesso nella trasmissione vocale, di un breve soggetto che sarebbe poi stato trasformato in storia finita dal disegnatore, storia che solo successivamente sarebbe stata dialogata dal sorridente Stan Lee), sono stati spesi fiumi di parole su chi avesse più meriti (e idee) tra Lee e Kirby per le storie dei Fantastici Quattro  ma anche, spostandoci in tempi più recenti, tra Claremont e John Byrne per la celebre run su Uncanny  X-Men.

Naturalmente dubbi non potevano mancare anche riguardo la paternità della creazione di Sider-Man. Il più celebre tra gli eroi della Casa delle Idee, creato da Stan Lee e Steve Ditko, ma la cui prima copertina fu disegnata da Jack Kirby (e molti attribuiscono a quest'ultimo la paternità grafica - e non solo - del personaggio), è stato per molto tempo al centro di supposizioni, ipotesi e illazioni.

Supposizioni, ipotesi e illazioni che apparentemente davvero non interessavano a Steve Ditko che, in una recente lettera scritta ad un suo fan, nel rispondere alla domanda su chi avesse creato graficamente il personaggio, rispondeva, scrivendo di suo pugno:

"Ho realizzato il mio lavoro su Spider-Man nei primi anni '60. E' passato davvero molto tempo per ricordare i dettagli di qualcosa che, in fin dei conti, era solo un altro lavoro come disegnatore su un fumetto. 
Recentemente ho visto che è stato ristampato del materiale che neanche ricordavo di aver realizzato".

La missiva scritta da Steve Ditko


Non saprei come decifrare la testimonianza dell'artista. Steve Ditko, che ha recentemente compiuto 85 anni, si è da molto tempo ritirato a vita privata, non rilascia interviste e non fa molto parlare di se. Tra le righe mi sembra di leggere più ironia che amarezza, a voi cosa sembra?

5 commenti:

Unknown ha detto...

credo che dopo tanto tempo, Ditko sia semplicemente stanco di dare corda a "fans" che non hanno niente altro da fare se non speculare all'infinito su chi ha creato cosa...Per lui si trattava giustamente di un lavoro come tanti altri, fatto da chi faceva ciò che gli era ordinato e che doveva portare a casa uno stipendio. Poi caso vuole che Spiderman abbia avuto un successo impensabile e ora eccoci qui a pettinare le bambole. Francamente credo che Ditko non ricordi proprio nulla, e che se ne freghi altamente, cosa buona e giusta tra l'altro. Se SM avesse chiuso dopo 10 numeri ora non saremmo a questo punto.
Evidentemente ci sono in giro persone per le quali è inammissibile pensare che gli autori dei loro amati fumetti stessero semplicemente facendo un lavoro. Un saluto, e complimenti per l'ottimo blog.

Comix Factory ha detto...

Grazie per i complimenti!

illustrAutori ha detto...

Be', un conto sono i "fans che non hanno niente altro da fare se non speculare all'infinito su chi ha creato cosa", un conto è la storiografia che ancora ha lacune spaventose... naturalmente la meravigliosa ritrosia demodé di Ditko gli fa solo onore, però che nessuno sia riuscito a risalire a come andarono davvero le cose l'ho sempre trovato bizzarro (più del nostro "mistero Zarcone", per dire)

CREPASCOLO ha detto...

Zarcone era il non de plum di Ditko. In certi ambienti è cosa nota da sempre. Diabolik nelle sue intenzioni doveva esser morso da una pantera nera radioattiva ( le riconosci perchè sono fosforescenti e visibili anche nel buoi + totale ), ma le Giussani sisters non erano tanto x la quale. Pazienza.

LUIGI BICCO ha detto...

Nelle parole di Ditko io ci ho visto malinconia. Di cose ne ha fatte e dette. Ma l'essersi tolto dalla luce dei riflettori già da parecchi anni, la dice lunga sul personaggio e sul suo non voler mai essere entrato in prima persona sulla questione Spiderman.

Secondo me il personaggio è molto più suo che di Lee. Ma lui è un signor signore o semplicemente non gli interessa rimettere voce a cose accadute cinquant'anni fa.

E fa bene.

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