Ads Top

Warren Ellis: "Mi riprendo la Wildstorm con l'intento di non voltarmi indietro ma di guardare solo avanti"



Warren Ellis torna dopo circa quindici anni al timone della WildStorm,
con un solo imperativo: "non voltarsi indietro, guardare sempre e solo avanti"


Pochi giorni fa l'annuncio clamoroso di un totale rilancio della linea WildStorm. Ufficializzato da un raggiante Jim Lee (e come non esserlo dal momento che le sue creature torneranno nelle mani dell'autore che più di tutti ha saputo valorizzarle e imporle al grande pubblico) e accolto con entusiasmo dagli appassionati, l'unico che ancora non aveva commentato la notizia del rilancio di Jenny Sparks & co. era stato proprio il gran protagonista dell'evento, Warren Ellis.

Fino a ora.

Ecco infatti cosa ha scritto nel week-end l'autore britannico sulla sua newsletter.

"Ciao a tutti dal delta del Tamigi. 

E così. Questo è quanto accaduto.

Warren Ellis tornerà alla DC, per lavorare ad alcuni dei personaggi che lo hanno reso famoso tra gli appassionati di fumetti, e lo farà come curatore della nuova scoppiettante etichetta chiamata WildStorm. 
WildStorm debutterà verso la metà del febbraio 2017 con un mensile regolare intitolato The Wild Storm, scritto da Ellis e affidato alla perizia grafica di Jon Davis-Hunt (Clean Room per la Vertigo). Questa serie regolare azzererà l'universo WildStorm conosciuto e introdurrà nuove iterazioni tra personaggi come Grifter, Voodoo, The Engineer, Jenny Sparks e altri. 
e:

"Dopo averci riflettuto molto a lungo, non ho potuto rifiutare l'invito di rinnovare la casa costruita da Jim Lee, e ristrutturare la sua combinazione unica tra paranoia cosmica e cospirazioni paramilitari, riassemblandole per la follia post-politica di questi anni" ha dichiarato lo scrittore britannico. "Guardare al passato per poter vedere avanti".
 ward."

Quest'ultima frase è quello che mi ha spinto a decidere di accettare questo lavoro. Non guardo  mai indietro. Molto, ma molto di rado torno a lavoro su cose che ho già fatto. Ci stavo pensando su lo scorso inverno - quello che non sapete, naturalmente, è che ho accettato questo incarico il primo di febbraio, dopo una lunga conversazione telefonica con Jim Lee -- e quando mi arrivò questa proposta, pochi giorni dopo l'inizio del nuovo anno, mi ricollegai proprio con quel che stavo pensando durante il mese di dicembre. Uno di quegli strani sincronismi.
character design di Jon Davis-hant
per il personaggio di Lucy Blaze

STORMWATCH, THE AUTHORITY, DV8 e tutti gli altri -- sono serie che scrissi negli anni '90. Sono abbastanza certo che quando iniziai a scrivere THE AUTHORITY avevo ancora trent'anni. Non mi sono mai voltato indietro. 

(stranamente, la raccolta in volume dei dodici albi  di THE AUTHORITY realizzati da Bryan, Paul, Laura e me è inserita nella lista dei volumi più venduti stilata dal New York Times)

(Planetary non conta: è un racconto auto-conclusivo. Nella mia testa. Che poi è la testa che conta, visto che è quella di chi sta scrivendo queste righe)

(C'è un omnibus che raccoglie Planetary, ma non è economico)

Non mi capita spesso di tornare a calcare vecchi campi. Non mi volto indietro. Cominciavo a chiedermi se questo stava diventando un dogma per me. Pensiero binario. Poi all'improvviso si è presentata questa occasione, e ho pensato, bene questo è un modo per verificare se questa ipotesi è vera.

L'universo Wildstorm è uno strano miscuglio di tutte quelle cose che amavano Jim Lee e i suoi amici. E le cose in quel mix che hanno dato a quella linea la sua energia sono tutte tornate nuovamente ad essere d'attualità oggi. 

Ho scritto i primi sei numeri di THE WILD STORM durante i primi mesi dell'estate. Kieron Gillen mi ha mostrato il lavoro di Davis-Hunt e noi l'abbiamo contattato. Per la precisione NOI siamo Marie Javins ed io,  siamo amici di vecchia data ecredo di poter dire che abbiamo scavallato insieme il 21-esimo secolo. E' stata la mia prima editor alla Marvel. 

Grossomodo ho progettato i primi due anni di pubblicazioni. Lasciandomi spazio di zigzagare come meglio riterrò opportuno. Ho un contratto di due anni e attualmente ho un'idea di dove potrebbe condurmi il terzo anno. 

E come ha brillantemente dichiarato Jim Lee durante la conferenza della DC Comics al NYCC "La WildStorm continuerà finché Ellis sarà coinvolto". 

Oh, Jim. Cosa hai combinato? Adesso dovrò lavorare PER SEMPRE. Potrò solo dedicarmi a esperimenti terribili. 

Scherzi a parte, immagino che sto per rispondere a una FAQ: no, non lascerò dopo sei albi, come in genere faccio quando lavoro su incarico.  



The Wild Storm

Questa non è una copertina definitiva - è uno degli studi dei personaggi realizzati da Jon utilizzato per mostrare il logo sviluppato da Steve Cook e l'aspetto che avrà l'etichetta WildStorm. Il box rosso e nero? E' il nostro segno distintivo, il marchio di fabbrica. 

Vedete la barra numerata sotto al logo? Sta a indicare quanto a lungo scriverò questa serie."

Nel prossimo futuro, comunque, Warren Ellis non si occuperà solo delle serie per la WildStorm. Mentre l'autore britannico si appresta a congedarsi dalla serie 007 James Bond (pubblicata negli usa dalla Dynamite e, breve, in Italia da Panini Comics) e da quella di Karnak (un progetto che dichiara di essere tra quelli in cui tutto quello che poteva andare storto lo ha fatto!) sta, infatti, sviluppando un fumetto digitale intitolato Finality  realizzato con Colleen Doran. Inoltre Trees (in Italia per saldaPress) è stato opzionato per la TV.


1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Funzionerà perchè lo scrive Ellis. Non credo che ci resterà oltre i due anni, ma non è detto sia un male. Meglio una intramuscolare di Nutella di una puntata di The Big Bang Theory vissuta con una flebo di besciamella nel braccio.
Mi perplime il chara design dei personaggi. La stessa sensaz che ho avuto guardando quello degli Youngblood di Liefeld. Io avrei tentato la strada degli X-men di Morrison /Quitely - abiti che sia possibile portare a New York , almeno in certi quartieri, senza far pensare a Halloween o ai Village People - aggiornando il concetto a questo 21mo secolo ripieno di droni, di soldati dell'Impero a la Lucas a spasso x i deserti del pianeta e di Gamora che ritorna ogni tanto come un misirizzi. Tutta roba che era in embrione, ma neanche tanto, al tempo dei Team 7 di Dixon/Wiesenfeld e del Grifter di Grant/Rubi. Oggi il Rapace non può indossare un fazzoletto sul volto che ferma con il cappuccio di una felpa. Dovremmo avere cloni di Hawkmoor con camicia dal colletto cinese che spunta da un completo ebano e Sparks come una Naomi Watts che fulmina la gente toccandola con la mano che spunta da una camicia da uomo negligentemente stropicciata su di uno chassis bello e possibile. Jesus Saiz e Al Barrionuevo ( con le chine giuste ) e Goran Parlov, se possibile. E qualcuno dei ragazzi di Global Frequency. Leach e Lloyd tanto x dire. Facce vere e segnate a la Frank Teran. Cose così. I lettori girerebbero x la città immaginando di camminare tra gli wildstorms. Mai la fine.

Powered by Blogger.