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ALAN MOORE DONA DIECIMILA STERLINE PER AIUTARE UN AMICO IN DIFFICOLTÀ CON L'UFFICIO IMMIGRAZIONE


Alan Moore

Oltre a essere universalmente riconosciuto come uno dei più grandi scrittori della storia del fumetto, Alan Moore ha fatto spesso parlare di se per le sue rigide prese di posizione contro l'industria del fumetto e (di riflesso) una parte di quella cinematografica. Posizioni che sono sovente costate un bel po' di danaro allo scrittore che, pur di non essere associato alla realizzazione di opere (in particolare le pellicole tratte da V for Vendetta e Watchmen) di cui non avvertiva la necessità che venissero realizzate, ha ceduto ai suoi storici collaboratori diritti di sfruttamento cinematografici, e le conseguenti royalties. Scelte che certamente gli sono costate molto dal punto di vista economico, ma che non per questo motivo hanno reso meno generoso lo scrittore. Tempo fa, a esempio, Moore rinunciò alla sua quota di royalties dovutagli in conseguenza della ristampa Marvel di Miracleman, per devolverla a favore di Mike Anglo (creatore del personaggio). Adesso, giunge notizia da oltremanica, che lo scrittore ha staccato un assegno di diecimila sterline, frutto delle royalties guadagnate dalla realizzazione della pellicola tratta da La Lega degli Straordinari Gentlemen, a favore dell'amico Graham Cousins, impegnato in una kafkiana battaglia contro il dipartimento britannico di immigrazione.

Graham Cousins è un lavavetri di sessant'anni, sposato con Paula, una donna mozambicana. La legge britannica prevede che, affinché una coppia mista composta da un cittadino e da uno straniero possa vivere nel regno unito debba avere un reddito di almeno 18.600 sterline annue. Poiché nel 2012 Cousins non è riuscito a raggiungere quella soglia di reddito, la moglie Paula è dovuta tornare in Mozambico. Una situazione paradossale che accomuna, però, oltre 30 mila coppie in Gran Bretagna.

L'attività lavorativa di Cousins negli ultimi anni ha subito una contrazione, rendendogli impossibile di raggiungere quella soglia di reddito annuo. In alternativa, però, l'ufficio immigrazione richiede che la coppia abbia almeno risparmi per una cifra pari a 62.500 sterline. Cifra che, adesso, grazie alla donazione di Moore, l'uomo ha finalmente raggiunto.

l'assegno e la lettera di Alan Moore



Nella lettera che accompagna l'assegno, Moore scrive:

Allegato a questa lettera c'è un assegno di 10.000 Sterline pagabile a vista al Sig. Graham Cousins, un regalo assolutamente gratuito che gli faccio senza alcun impegno. La ragione per cui faccio questo regalo è, per essere franchi, è il mio continuo e incredibile disgusto per la maniera in cui il Sig, Cousins e sua moglie Paula sono stati tenuti separati per un periodo di tempo che ormai può essere definito di anni. La prima volta che ho parlato di questo argomento, nel gennaio del 2014, ho trovato difficile non supporre che centro dei continui rigetti delle istanze presentate non vi fossero alcuni spiacevoli problemi di natura razziale. Adesso, dopo aver assistito, durante questi anni, a quello che mi è sembrato un deliberato aumento della posta riguardo l'ammontare dei risparmi che il Sig. Cousins avrebbe dovuto avere sul suo conto corrente per poter far rientrare sua moglie nel paese, mi sento obbligato a chiedere se non sarebbe stato più semplice comunicargli che l'ammontare di danaro ufficialmente richiesto era semplicemente più di quanto egli si potesse permettere. E ancora chiedo, se alla base di tutto ciò non c'è razzismo, qualcuno potrebbe essere sufficientemente gentile da spiegare quali argomentazioni ci sono alla base di tutto ciò? Questo è, a mio parere, un modo vergognoso di gestire il servizio immigrazione. Il mio dono monetario è stato effettuato con la speranza che possa contribuire a infrangere questa squallida e miserabile situazione di stallo. 

Il gesto di Moore ha spinto molte persone a fare delle, anche piccole, donazioni a favore di Cousins; qualcuno ha semplicemente motivato il proprio contributo spiegando: "se è una buona causa per Mr. Moore, è una buona causa anche per me".

Anche l'ufficio competente ha risposto alle parole dell'artista: "Diamo il benvenuto a coloro che desiderano vivere nel Regno Unito con la propria famiglia, a coloro che vogliono lavorare sodo e dare il proprio contributo. Ma il tenore di vita di una famiglia non deve essere a carico dei contribuenti. [Le regole stabilite per i cittadini britannici che decidono di sposare cittadini proveniente dalla zona extra CEE] si basano sul consiglio del Comitato Indipendente sull'Immigrazione... approvato dal Parlamento e confermato dalle Corti. [...] Tutti i casi sono considerato nel loro merito, in linea con le regole dell'immigrazione e basate sulle prove fornite dai richiedenti". 

L'impegno di Graham Cousins non cesserà con la risoluzione della sua controversia: "ho la fortuna di avere amici buoni e influenti, ma non tutti hanno la stessa fortuna. Per questo motivo, una volta che avrò risolto il mio caso, continuerò questa battaglia per il resto delle persone che sono afflitte da situazioni di questo tipo".

La locandina del film tratto da
La Lega degli Straordinari Gentlemen


Insomma, se siete andati al cinema a vedere il (mediocre) film tratto dalla Lega degli Straordinari Gentlemen, o se ne avete acquistato una versione originale in Blu-ray o dvd, potete andar fieri di aver contribuito a fare un'opera di bene. Credo che questa riflessione potrà farvi digerire con più facilità la visione del film.


fonte: The Guardian, Multiversitycomics
pagina Facebook di Graham Cousins

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