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FRANK CHO RENDE (DI NUOVO!) OMAGGIO ALLA COPERTINA DI SPIDER-WOMAN DISEGNATA DA MILO MANARA, E NEGLI USA SI RINFOCOLANO LE POLEMICHE!



Spider-Gwen



Sono trascorsi quasi nove mesi dalla diffusione della copertina (variant) realizzata da Milo Manara per il lancio della nuova serie dedicata a Spider-Woman e le polemiche da essa suscitate non sono del tutto sopite. Anzi, si rinfocolano ogni qual volta che qualcuno prova a riportare l'opera del maestro veneto sotto i riflettori.

Pochi giorni fa è stato Frank Cho (altro autore decisamente ispirato quando si tratta disegnare donne) a realizzare l'ennesimo omaggio/variazione sul tema/autocitazione alla celebre copertina di Manara (che già aveva omaggiato QUI) disegnando una variant cover sketch del primo albo della serie rivelazione dell'anno, Spider-Gwen.

Woo-Hoo!
Déjà vu! 


A poche ore dalla pubblicazione on-line dell'illustrazione il sito di informazione al femminile the Mary Sue (ovviamente sempre in prima linea nella battaglia per i diritti delle donne e per stigmatizzare l'utilizzo della figura femminile nei fumetti e non solo) ha pubblicato una dura presa di posizione contro l'opera di Frank Cho intitolato: "Solo perché puoi, non significa che dovresti".

"Il punto è questo: è vero, Cho ha sempre disegnato cose del gerene, e ci sarà sempre spazio per queste cose nei fumetti. Ed è per questo motivo che non scriviamo quotidianamente articoli su illustrazioni come queste

illustrazioni  per edizioni sketch variant di Frank Cho

Citando questa copertina in particolare, una copertina che ha causato così tanto fastidio a moltissimi lettori di fumetti, mostra una completa mancanza di riguardo nei confronti dell'indignazione causata dalla copertina variant originariamente realizzata da Manara; un incidente che inserimmo nella top ten 2014 dei dieci peggiori momenti per il fandom femminile. 

Oltre a essere una ovvia presa in giro nei confronti di "quelle femministe arrabbiate" che "reagiscono in maniera eccessiva" alle cose, la copertina è anche uno spiacevole ma molto significativo sguardo a quello che alcuni uomini pensano a riguardo delle donne che stanno provando a crearsi uno spazio nel troppo spesso misogeno mondo del fumetto - un mondo nel quale si sentono trasformate in oggetto e eccessivamente-sessualizzate su base regolare. Quello che rende questo sketch ancor più inappropriato è che la serie di Spider-Gwen e chiaramente moto amata da una audience adolescente, il che vuol dire la gran parte delle nuove, giovani lettrici della Marvel Comics. Inoltre, la stessa Gwen è una teenager.  

E prima che qualcuno provi a dire che si tratta "solo di uno scherzo", sarebbe il caso di ricordare che gli scherzi possono causare danni molti seri alle piccole comunità emarginate. 

Non stiamo dicendo che Cho è una persona cattiva; è un artista dal talento davvero incredibile ed è assolutamente consapevole riguardo come realizzare donne potenti con rispetto. Stiamo semplicemente che questa Spider-Gwen è di pessimo gusto, e riduttiva delle difficoltà che molte donne ancora oggi devono affrontare per essere accettate nel mondo dei fumetti. E si tratta di una cosa  decisamente sgradevole. 

4 commenti:

Paolo ha detto...

Non so se l'hai notato, ma ultimamente la maggior parte dei tuoi articoli è incentrata su polemiche.
Deodato Jr contro Boselli, oppure Erik Larsen contro il restyling dei costumi DC, le donne musulmane contro la nuova Miss Marvel e ancora tutti contro Manara, Dan Slott, Rick Remender e adesso Frank Cho.
Mi sembra che internet ingigantisca il disappunto di poche frustrate persone che si spacciano per opinione comune o consenso popolare.
Il problema è che gli intolleranti fanno sempre più rumore dei tolleranti, e questo (corto)circuito di polemiche si alimenta all'infinito.
Dal mio punto di vista, la soluzione sarebbe semplice: se una cosa non ti piace, non comprarla. Ignorala, magari.
È vero che le donne nei fumetti sono spesso estremamente stereotipate: non puoi essere una supereroina se non hai almeno una quarta di reggiseno.
Ma è anche la figura maschile lo è, con muscolature ipertrofiche che non esistono in natura; ma d'altra parte sono fumetti. In natura nessun essere umano si arrampica sui muri o vola.
E lo stesso accade al cinema o addirittura nella musica: attori e cantanti diventano famosi in virtù della loro avvenenza e quindi vendibilità al pubblico,più che per merito delle loro capacità attoriali o canore.
Nessuno si gira per strada per guardare un brutto culo e se te lo trovi davanti è difficile non guardarlo.
Recentemente ha fatto scalpore la foto di Francesca Pellegrini intenta a rimirare il pacco di un collega nuotatore (lo scalpore era dovuto al fatto che non era il suo fidanzato).
Ecco, forse Frank Cho potrebbe correre ai ripari disegnando una Spider-Gwen che arriva sul tetto e si trova davanti il pacco dell'Uomo Ragno (o di Thor, o di Hulk...).
Non credo che ci sarebbero molti maschietti a mostrarsi indignati e a strumentalizzare quell'immagine per montare inutili polemiche.

Boso ha detto...

Cho ha già risposto alle -nuove- polemiche:

http://apesandbabes.com/harley-quinn-manara-parody/

Comix Factory ha detto...

Ciao Paolo,

apprezzo davvero la tua segnalazione. E' vero, negli ultimi tempi con il blog mi sto occupando prevalentemente di polemiche. Non perché le amo particolarmente, ma perché mi piace molto provare a raccontare il mondo del fumetto (soprattutto quello USA) attraverso gli umori dei protagonisti non cartacei.

E' chiaro che le minoranze rumorose sono molto incisive delle maggioranze silenziose (d'altronde con l'avvento dei social network ho l'impressione che ognuno di noi rappresenti ormai una minoranza rumorosa, al punto che il saggio di Thomas Merton - Nessun uomo è un'isola - potrebbe essere parafrasato così: sul web ognuno di noi è un'isola, decisamente rumorosa :).

In realtà ho in programma vari post "storici" e alcuni nel quale gli scrittori parlano del loro approccio alla scrittura, poi però - forse - la voglia di stare sul pezzo spesso mi spinge a dare la precedenza ai pezzi più attuali.

Ultimo appunto sulle minoranze rumorose. Secondo me, presi dall'amore per i personaggi le cui gesta ci accompagnano da una vita o dal collezionismo sfrenato, in molti dimenticano che i comics sono fumetti concepiti e scritti per un pubblico di adolescenti (e, al pari dei film disney/pixar/dreamworks godibilissimi anche per un pubblico adulto). Certe polemiche nascono proprio dalla malizia che sta negli occhi di legge. Nessun adolescente si potrà mai essere indignato per l'affaire Falcon/Jet, ma un adulto malizioso che segue le gesta di un eroe da oltre venti anni e che chiede a dei personaggi di carta una coerenza che nessuno forse ha nel mondo reale, be' con tutta probabilità sì.

Spero di non essermi incartato, ho scritto di fretta

Unknown ha detto...

non sono d'accordo.
una donna deve essere rispettata anche se consapevole della sua sessualità e sexy. e non venitemi a dire che una teenager non è consapevole del suo potere sessuale o che tutti gli altri giochi fin da bambine non puntino a renderle coscienti di questo. vedi le Bratz. si sta andando nel verso sbagliato con questa battaglia, demonizzando la donna che oltre a essere "cazzuta" mantiene un lato sexy. sarebbe più giusto semmai, dare più spazio anche a copertine dove pure i maschi mostrano un aspetto seducente, visto che noi donne approveremmo, invece di agire come al solito da "new bigotti" del nuovo millennio e sparare a zero sul fatto che è un incentivo a far diventare tutti gay. ogni volta che scatta una polemica del genere mi viene da splattarmi le mani in faccia per lo sdegno. nessuno sa più cos'è il rispetto e ci si fissa su delle cavolate incredibili. se le donne fossero umiliate dai disegni di manara, allora dobbiamo ritirare tutti i vecchi fumetti marvel, perchè non c'è manco un'eroina vestita in modo decoroso. prendetevi meno sul serio e se pensate che una serie non sia di buon gusto, create la vostra invece di perder tempo a polemizzare il nulla.

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