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12x2012 DODICI FUMETTI DA TENERE D'OCCHIO - 11 LONG WEI DI DIEGO CAJELLI E LUCA GENOVESE

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Riprendo, dopo una pausa di alcuni giorni, la mia carrellata su quelle che dovrebbero essere le iniziative più interessanti proposte sulla scena fumettistica nel corso di quest'anno. Nelle precedenti dieci puntate vi ho parlato di altrettanti progetti in arrivo sul mercato statunitense (e selezionati dal sito web www.newsarama.com), mentre in questa e nella prossima puntata mi soffermerò su un paio di novità in arrivo sul mercato italiano. Esplorare il futuro del fumetto in Italia è impresa davvero ardua: case editrici, redattori, addetti stampa e autori (siano essi sceneggiatori o disegnatori) hanno tutti le bocche ben cucite. Nessuna, o quasi, indiscrezione trapela. Una situazione paradossale in quella che è l'era dell'informazione, ma si tratta di una scelta rispettabile e comprensibile. Sono comunque riuscito ad attraversare questa cortina di ferro, e qualche informazione sulle iniziative che più mi stavano a cuore sono riuscito a "scipparla". A cominciare da...

L O N G   W E I
D I
D I E G O   C A J E L L I   E   A A.   V V.

Della nuova serie targata Aurea Editoriale ve ne avevo già parlato QUI. La storia sinora è semplice: all'Aurea erano intenzionati a mettere in produzione una nuova serie che prendesse il posto che si apprestava a essere lasciato vacante da John Doe (serie che si accinge a raggiungere la sua novantanovesima e ultima uscita), così le Alte Sfere si rivolgono a Roberto Recchioni. Lo sceneggiatore romano in forza alla Bonelli tra la sua miniserie in lavorazione (Gli Orfani co-creata con Emiliano Mammucari), alcune storie one-shot in produzione per la collana Le Storie e la prima incursione nel far west di Tex, proprio non può prendersi carico anche di quest'altro incarico e così coinvolge l'amico Diego Cajelli. Dopo un serrato brain storming nasce Long Wei

Long Wei è ancora un nome provvisorio, un nome di lavorazione che nessuno impedisce possa diventare anche quello definitivo che troneggerà sulla testata. Il suo significato è alla lettera Grande Drago. Il sottotitolo della testata dovrebbe essere Eroe del Popolo, dove per Popolo si intende la gente comune. 


人民英雄


I primi due ideogrammi dall'alto significano Long Wei, mentre i due sono il sottotitolo Eroe del popolo.
In copertina titolo e intestazione saranno bilingue, italiano e cinese.

Per la realizzazione delle serie ci si sta avvalendo di un consulente cinese che farà da mediatore culturale. Questo consulente attualmente ha letto tutto il trattamento della serie e i soggetti dei primi dieci episodi (su dodici previsti). La volontà di avvalersi di mediatore culturale è stata dello stesso Cajelli che era desideroso di avere conferma dell'aver colto correttamente alcuni aspetti della cultura cinese, ed era altrettanto desideroso di non aver prodotto storie che potessero offendere, con scelte di sceneggiatura e situazioni narrative, la comunità cinese. A quanto pare Il mediatore ha apprezzato tantissimo il lavoro svolto, ritrovandoci vari aspetti del cinema cinese. Naturalmente il consulente si è dichiarato entusiasta di un eroe locale collocato in un contesto realistico.

I disegnatori al lavoro sulla serie al momento sono Luca Genovese (creatore grafico della serie, disegnatore dei numeri uno e dodici della serie e artista di riferimento dell'intero staff), Gianluca MaconiLuca Bertelè. che si stanno occupando, proprio nell'ordine che vi ho proposto, dei primi tre numeri della serie. A breve inizierà la lavorazione dei numeri dal quattro al sei, in modo che i primi sei numeri saranno tutti contemporaneamente in fase di realizzazione. Alle copertine il bravissimo LRNZ. La data di pubblicazione di Long Wei è fissata per la fine del 2012. 

[11- continua]

2 commenti:

Superheld ha detto...

Noooo! Ancora co 'sta storia delle arti marziali a Milano! Gira e rigira, alla Aurea (ex-Eura) tira solo Dago (nonostante tutto, uno dei migliori fumetti sulla scena europea) e ogni progetto alternativo è rischioso. Alice Dark, ad esempio, pare già sul viale del tramonto e un autore come Memola, pochi giorni fa, ha dichiarato su un forum:

"Purtroppo in questo momento c'è una cronica carenza di soldi, cui fa seguito una ancor più radicata paura di investire (e non vale solo per il mondo del fumetto, solo che in questo campo i fumetti sono sempre un passo avanti!). Se è vero che i primi cinque albi sono pronti e sono stati pagati, quindi possono essere ceduti a una cifra forfetaria decisamente bassa e se è vero che io posso completare gli episodi rimanenti a condizioni di favore, comunque ci sarebbe da produrre altri sette albi (vogliamo fare 5 e limitare a 10 numeri le uscite? Okay) pagando dei disegnatori. La If sta producendo solo ristampe, l'Aurea è "terra incognita", per me, al momento".

Questa è la situazione al momento: se impedisce ad una serie già nota di continuare, come si può sperare che una nuova e piena di incognite possa fare meglio. Sarà perchè il mercato del fumetto italiano è in crisi dal 2002 (cioè, dal 2002 ha smesso di crescere), sarà perchè non ci sono idee, sarà perchè i lettori si sono stufati di leggere fumetti, sarà perchè i prezzi continuano a salire e la moneta perde potere di acquisto (ad esempio, quanti fumetti avreste comprato nel 2001 con 10.000 lire e quanti ne coprate oggi con 4,80 euro?) e allora la certezza per Aurea è sempre Dago, uno dei migliori fumetti sulla scena europea.

Anonimo ha detto...

come mai non parli della dc?

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