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NOME IN CODICE "ER CINESE": DIEGO CAJELLI PRESENTA LA NUOVA MINISERIE AUREA


Bruce Lee mostra il segno della vittoria!

Dopo aver lanciato la notizia di una nuova miniserie in lavorazione per l'Aurea Editoriale (notizia carpita sul Blog di Roberto Recchioni - QUI - e confermata QUI sulle pagine di questo Blog) mi è sembrato doveroso chiedere una dichiarazione ufficiale a Diego Cajelli, sceneggiatore titolare della serie che mi ha repentinamente risposto contribuendo a far luce sui contenuti della miniserie che, sulle pagine del suo blog ha scherzosamente battezzato con il nome di lavorazione Er Cinese.  

"Dichiarazione! 


Milano trema quando il drago agita la coda. Come ho scritto su Facebook. La strada del Kung Fu è ancora lunga, e bisogna procedere a piccoli passi. Per ora, posso dire che è stato fatto il passo più importante. Gli altri seguiranno a breve. Stiamo ragionando ancora su moltissime cose, ho scritto la storyline dei primi 12 episodi e le trame verticali dei primi 9. 


Gli albi saranno autoconclusivi con un po' di continuity a fare da legante. In ogni episodio si affronterà un problema specifico, realistico, collocato e inserito nella realtà cittadina. 


Luca Genovese ha fatto degli studi magnifici, e siamo tutti gasati. Gianluca Maconi, Francesco Mortarino, Antonio Fuso e LRNZ sono i primi nomi che si possono fare. Aspettiamo conferme prima di dire altro. 


E' presto per ringraziare Roberto e l'Aurea? Direi di no. Ora vado. Sto preparando dei file con le referenze fotografiche. Ti dico i nomi delle prime tre cartelle: 


- Wing Tsun 
- Calci ignoranti 
- Prese e proiezioni 


A presto, 
Diè!"


Direi proprio che per ora è tutto!

1 commento:

Superheld ha detto...

"Milano trema quando il drago agita la cosa", ah, ah, ah. Cos'è una barzelletta? Ricordo ancora che quando uscì il film "L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente", l'impressione che ne ebbe il pubblico cinese fu di un film comico (a malapena salvato dal combattimento tra Lee e Norris nel Colosseo). Altro errore di fondo è quello di pensare di poter creare un fumetto di azione mettendovi le arti marziali: inutile dire che, private dei contenuti filosofici e culturali propri del mondo orientale, karate, kung-fu, judo, ecc. vengono visti come strumeti di offesa al pari di altri, senza il fascino che da esse può derivare se collocate nell'ambiente originale. Un errore che hanno fatto in molti: ritenendo di poter salvare opere di contenuto discutibile solo con le "acrobazie" degli artisti marziali.

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