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MARVEL NEWS: IL PROBLEMA DELLA MARVEL CON LE DONNE, GREG LAND E LEINIL FRANCIS YU SU AVENGING SPIDER-MAN E LA FINE DI PUNISHERMAX

copertina di Avenging Spider-Man #4
illustrazione di Greg Land

Il più importante lancio dell'anno per la casa editrice newyorkese è the Avenging Spider-Man, nuova collana regolare dedicata a Spider-Man incentrata prevalentemente sulle avventure di quest'ultimo nelle vesti di Vendicatore (a quando the Fantastic Spider-Man con le sue gesta nelle bianche vesti della Future Foundation?); un lancio  fatto in pompa magna con un team creativo davvero da urlo: Zeb Wells e il sensazionale Joe Madureira. Il ritorno al tavolo da disegno di Madureira è un grandissimo evento, applaudito dai fans di tutto il mondo ma anche dalla critica specializzata, dal canto suo l'autore ha rilasciato interviste nelle quali si dichiarava entusiasta del progetto; un progetto che gli consentiva di disegnare il suo personaggio preferito, Spider-Man. Si sa però che Joe Madureira non è velocissimo al tavolo da disegno, per questo motivo subito dopo il primo arco narrativo di tre numeri Greg Land e Leinil Francis Yu si avvicenderanno per qualche numero al titolare della testata. Tranquilli però, l'avvicendamento sarà temporaneo, nel corso di una intervista concessa a Comic Book Resources, l'editor delle testate ragnesche Stephen Wacker ha dichiarato: “Dopo il primo arco narrativo strutturato in tre parti, avremo alcuni numeri disegnati da un altri artisti di grande nome e scritti da Zeb. Dopodiché sarà la volta del secondo arco narrativo di Joe che promette di essere monumentale. Credo che ogni anno avremo dai sei agli  otto albi disegnati da Joe, che credo sia in linea con qualsiasi altra collana".


X-23

Nella moria di testate secondarie della Marvel è stata coinvolta anche X-23. Una chiusura tutto sommato prevedibile per una serie dedicata a un personaggio, interessante, ma decisamente minore (e si sa di questi quanto faticano i personaggi di primaria importanza a guadagnarsi un posto di rilievo nella classifica di vendite, figuriamoci per uno di secondo piano), ma che desta scalpore perchè si trattava dell'unica testata regolare dedicata a un personaggio femminile. A differenza della DC Comics, che riesce sempre a tenere in vita una collana dedicata a Wonder Woman, alla Marvel non si riesce a imporre un personaggio femminile. Nel corso degli anni tanti sono stati i tentativi (da She-Hulk a Spider-Girl) ma mai sono stati coronati da un successo che non sia stato transitorio ed effimero. La mancanza risulta enorme se si pensa che lo scorso anno la casa delle idee concentrò grossi sforzi su una iniziativa intitolata Women of Marvel, che si è concretizzata in one shot, miniserie e variant cover al femminile. Tuttoper rimanere con un pugno di mosche. La verità è che i comics non riescono ad attrarre lettrici, e i lettori non riescono a farsi piacere le supereroine.

Dave Johnson illustra la copertina di Punisher Max 22
Con il numero 22 giunge alla sua naturale conclusione (non è una chiusura) la serie Punisher Max di Jason Aaron e Steve Dillon. La notizia della fine della serie ha destato molto scalpore, da un lato si teme che la Marvel stia smantellando la divisione più matura, dall'altro si teme per la salute di altre collane. Aaron e alcuni editor gettano acqua sul fuoco e tranquillizzano dicendo che nuovi progetti sono in arrivo per la Max.

4 commenti:

Superheld ha detto...

La rappresentazione di X-23 come serie "decisamente minore" non è esatta. Ma anche se lo fosse, la sua chiusura è un chiaro segnale del momento drammatico dal punto di vista finanziario ed economico che la Marvel sta vivendo e da cui difficilmente si riprenderà. Stamani è giunta notizia che il debito Usa ha superato quota 15.000 miliardi di dollari! Se leggiamo questo dato con i tagli che la Disney sta abbattendo sulla Marvel, come collaboratori, dipendenti e autori (anche come remunerazione) emerge un quadro catastrofico e prossimo al disastro finanziario. Come hai correttamente notato, si trattava dell'unica serie femminile del Marvel Universe. Alle femministe la cosa non piacerà.
Squassante per la sua portata, la chiusura di Punisher Max: la Marvel ha annunciato che qualcosa di importante dovrebbe arrivare in questo settore, ma la realtà, per ora, è quella di una casa editrice che sta per chiudere tutta la sezione Max (le vendite, infatti, sono molto basse). Inoltre, se consideriamo che, quasi sicuramente, ai tagli effettuati, corrisponderanno meno "soldi" e risorse per gli studi creativi, il tempo degli sperimentalismi marvelliani può dirsi finito.
Nel breve periodo è ipotizzabile un parco-testate Marvel costituito da un numero pari alla metà di quello di qualche mese fa.
E sempre che questo basti ad evitare il peggio. Altrimenti, altri tagli e sacrifici dovranno essere fatti. Resta solo da capire cosa ne pensano i lettori: per ora, fatta eccezione per i fan duri e puri, la maggior parte se ne infischia: hanno già da tempo abbandonato la Marvel (nella migliore delle ipotesi) o la lettura dei fumetti (nella peggiore). Oggi, gli Usa sono un Paese che vive una situazione economica difficilissima (e impensabile fino a una ventina di anni fa) e con varie decine di milioni di poveri. La DC è intervenuta per tempo e nella classifica di ottobre, nelle prime venti posizioni c'erano 17 testate della Distinta Concorrenza, con le prime 7-8 testate con vendite superiori alle centomila copie. Se anche ora la Marvel imitasse una manovra del genere, non riuscirebbe ad eguagliare questi primati.

Unknown ha detto...

che due coglioni SuperHeld..abbiamo capito che sei un BlindHater Marvel, non devi ribadirlo ad ogni post....
:)

Superheld ha detto...

Aggiornamento: anche la serie di Daken: The Dark Wolverine è stata cancellata! Avanti il prossimo!

CREPASCOLO ha detto...

Luciano Ligabue - il cartoonist della neve se ne frega et cosplay del Wolverine di Gary Erskine - aveva scritto un track intitolato '' Vivo Morto o X '', anticipando - come è compito dell'arte - che prima o po X sarebbe stata stecchita ''alla faccia di chi ti vuole '' come notava il menestrello di Correggio.

Nel mio piccolo di cartoonist underground, che faticosamente cerca di scavarsi la sua nicchia da quando l'euro non era nemmeno una ipotesi di lavoro, mi sono già imbattuto in un caso simile.
Avevo creato e proposto ad un editore che titillava i sogni di wannabees e pubblicava ristampe di hasbeens il concept di un mutante cyborg con poteri psionici che usava solo per centrare un tredici dopo l'altro fino a che i MIB del Totocalcio non entravano nella sua villa Briatore-style e spennellavano Ciacrem sulle sue pareti candide. Da grandi poteri eccetera. Io ero fermamente convinto delle potenzialità di
X-12, ma il publisher mi disse che i tempi non erano ancora maturi per qualcosa di così grim & gritty. Pazienza.

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