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TOKYOPOP: CHIUDE LA CASA EDITRICE DELLA MANGA EXPLOSION!

Tokiopop


Dopo quindici anni di attività, tre lustri nel corso dei quali la casa editrice statunitense specializzata in pubblicazione di Manga e American Manga (fumetti dalle caratteristiche orientali, ma interamente prodotti negli USA) ha vissuto un vero e proprio boom affermandosi come uno dei principali editori d'oltreoceano, la TOKYOPOP ha annunciato il termine delle proprie attività editoriali.

Nella lettera in cui Stu Levy annuncia la cessazione delle attività, il Chief Creative Officier della Tokyopop, dopo essersi giustamente dilungato sui tanti successi conseguiti dalla sua casa editrice nel corso di questi anni, tra i quali c'è da segnalare il lancio di una linea manga che strizzava l'occhio al pubblico femminile (la linea MixxZine che fu varata con titoli del calibro di Magic Knight Rayearth e Sailor Moon) ha scritto:

"quattordici anni dopo, devo rimettere le pistole nel fodero. Con la mia comunità abbiamo combattuto una battaglia giusta, e il risultato è stato una vittoria, una affermazione della Manga Revolution - i manga sono entrati a far parte a pieno titolo della cultura Pop. Sono molto orgoglioso di aver conseguito il mio scopo, e sono altrettanto orgoglioso del nutrito gruppo di appassionati che ci hanno seguito nel corso di questa rivoluzione.


Per molti anni il Giappone è stata la mia seconda casa, e ho impiegato gran parte della mia carriera per diffondere il mio amore per il Giappone [...].


In chiusura, voglio ringraziare tutti voi - gli autori di incredibile talento che si trovano in ogni angolo del mondo, i nostri partner commerciali, sempre pazienti e comprensivi, il nostro straordinario team di collaboratori, 
In closing, I simply want to thank all of you – our incredibly talented creators from all over the world, e naturalmente tutti i nostri fans. Insieme abbiamo fatto affermare i Manga nel Nord America e oltre!"


I motivi della chiusura delle attività editoriali della Tokyopop non sono, dunque, molto chiare. La casa editrice però continuerà a fare da intermediario per la cessione dei diritti, attività che verrà esercitata nella superstite sede tedesca.

1 commento:

Pangio ha detto...

Questa notizia sommata alle precedenti conferma che negli USA il fumetto è in crisi.
Sarà frutto della crisi economica generale, di errori di valutazione delle case editrici o di gestioni dissennate dei personaggi e delle testate o di tutti questi fattori messi insieme, ma è certo che la crisi c'è ed è tosta.
Mi auguro che se ne esca presto, perchè se no sono dolori per tutti.
Compresi i disegnatori italiani che in USA hanno trovato una valvola di sfogo alla situazione stagnante di casa nostra dove la crsi, in un certo senso, è cronica.
Saluti

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