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In TV debutta lo show dedicato all'X-Man Legion, le reazioni a caldo dei creatori dell'antieroe, Chris Claremont e Bill Sienkievicz


Legion: al debutto la prima serie Tv ambientata
nell'universo cinematografico degli Uomini X


Lo scorso 8 Febbraio ha debuttato, sul canale FX della Fox, la prima serie TV collegata all'universo degli X-Men. Il singolare protagonista dello show è il mutante Legion, creato nei lontani anni '80 da Chris Claremont e Bill Sinkiewicz sulle pagine della serie New Mutants. Figlio del professor Xavier, David Haller è afflitto da sindrome schizofrenica ed è dotato di un differente super potere per ognuna delle sue numerose personalità. All'anteprima del primo episodio della serie, scritto dallo showrunner Noah Hawley (che ha fatto breccia nel cuore degli appassionati dei serial televisivi grazie al lavoro svolto come co-creatore di Fargo), hanno assistito anche i due creatori del personaggio. Ecco le loro impressioni a caldo.

Copertina di New Mutants 26 (1984)
Il primo ad assistere all'anteprima della serie è stato Bill Sienkievicz (privo del "compare" dal momento che Claremont era ospite a Parigi per una mostra incentrata sull'impegno civile profuso durante la sua lunga gestione delle serie mutanti), che ha dichiarato:

Sono molto emozionato dell'interpretazione che la produzione ha fatto di Legion. La serie si basa sui personaggi e sullo spirito di ciò che Chris ed io creammo, ma non si sono limitati a duplicare il fumetto. Sebbene ci siano elementi che mi sembrano familiari, ci hanno lavorato su e lo hanno sviluppato in una direzione del tutto nuova. Da spettatore mi ha coinvolto a un livello davvero diverso, spingendo a chiedermi in che direzione volessero andare. Adoro l'idea che siano stati ispirati dal nostro lavoro, e adesso è il loro lavoro a ispirare me. Che poi è proprio il modo in cui l'arte dovrebbe funzionare. Un po' come succede con la musica Jazz.


Bill Sienkiewicz (al centro) e Chris Claremont (a destra)
durante una convention nel 1986

Anche Claremont si è entusiasmato nell'assistere alla proiezione del primo episodio della serie (organizzata appositamente per lui al suo ritorno dal viaggio a Parigi):
David Haller a.k.a. Legion 
Ho finito da poco di assistere alla anteprima della serie TV dedicata a Legion. Una esperienza da lasciare a bocca aperta. E' stato davvero divertente assistere a come le brillanti idee visive di Bill Sienkievicz sono state adattate al mondo reale, e non mi riferisco solo agli effetti visivi ma anche al cast dei personaggi e all'attore protagonista che ha un ghigno poco rassicurante così come poco rassicurante è il ghigno del personaggio che noi abbiamo creato (Vien da chiedersi se il personaggio che appare di tanto in tanto sullo sfondo sia il Re delle Ombre. Forse no, ma...?). Davvero faccio i miei complimenti a tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione di questo show. Naturalmente, la ciliegina sulla torta è che nei titoli di coda Bill e io siamo stati accreditati come creatori del personaggio. Davvero non vedo l'ora di assistere alle prossime puntate (in tutta sincerità odio a dover aspettare un'intera settimana...!)


E pensare che l'apprezzatissimo ciclo di Claremont e Sienkievicz sulle pagine di New Mutants fu realizzato quasi per caso, e solo in seguito al clamoroso rifiuto da parte del disegnatore di assumere le redini di Uncanny X-Men. "Dopo essermi occupato per tre anni delle matite di Moon Knight, mi sentivo esausto e desideroso di intraprendere nuove inedite strade artistiche, divertirmi un po' sperimentando nuovi stili e idee. All'epoca stavo avendo una transizione dallo stile di Neal Adams che mi aveva fino ad allora ispirato a qualcosa di più personale. Ero esausto e volevo creare qualcosa di folle. Uncanny X-Men era la Rolls Royce della Marvel e io non volevo passare alla storia come colui che l'aveva guidata fuori strada". Fu Chris Claremont a ricoprire un ruolo fondamentale nel coinvolgimento dell'artista. Dopo averlo incontrato negli uffici della Casa delle Idee gli  fece una proposta alla quale non si poteva rinunciare: "Ho sentito che hai declinato l'offerta di lavorare sulla serie degli X-Men. Saresti disponibile a disegnare un arco narrativo di tre numeri per la serie New Mutants? Saranno ambientati in una realtà diversa, onirica, una ambientazione perfetta per poterti sbizzarrire come mai avresti potuto sulle pagine di X-Men e Moon Knight."

uno dei teaser realizzati dalla Fox per il
lancio di Legion
Quel breve arco narrativo, destinato a passare alla storia con il titolo la saga del demone orso, stravolse il look della testata (sino ad allora affidato alla perizia grafica del pur bravo Bob McLeod) trasformandolo in qualcosa di inedito e radicale. "Cominciai a realizzare disegni più astratti e meno fedeli nelle anatomie" ricorda Sienkievicz "Dopo i tre numeri che ci eravamo prefissati di realizzare Chris e io ci eravamo talmente divertiti che decidemmo di continuare". Su Legion l'artista racconta "non sapevi mai quale personalità stesse emergendo, e questo  lo rendeva incontrollabile e pericoloso. A Legion diedi un look dolce. Ho sempre amato i personaggi che apparivano adorabili ma che erano in grado di scatenare il finimondo. Il nostro lavoro congiunto ci portò alla creazione di Legion. Chris voleva provare idee che pensava avrebbero reso bene attraverso la mia bizzarra immaginazione. Voleva introdurre il personaggio e le nuove trame, mentre io avrei dovuto visualizzarle con illustrazioni che avrebbero a loro volta ispirato la sua scrittura. Entrammo talmente in sintonia da riuscire a raccontare una storia complessa che si occupasse di argomenti tabù, come la malattia mentale e la malvagità opposta alla malattia".

Un altro dei riuscitissimi teaser realizzati per Legion

All'inizio non furono tutte rose e fiori, anzi molti lettori si lamentarono del nuovo approccio alla serie: "Quando il primo numero fu pubblicato, ci piovve addosso un mucchio di merda. Fummo sommersi da lettere di ragazzini che scrivevano: "fermatelo prima che uccida ancora!". Ma il tempo ci diede ragione, tutti coloro che cominciarono a seguire la serie per il nostro lavoro, continuarono a farlo a lungo. E quando lasciammo i fans apprezzarono molto il nostro lavoro, avevano capito cosa stavamo facendo e la complessità del nostro tentativo."


Dan Stevens nei panni di Legion



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