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ERIC STEPHENSON: IL SEGRETO DELLA IMAGE E' LA CONTINUA RICERCA DI CIO' CHE E' NUOVO



Quale sarà il prossimo successo messo a segno dalla Image?

Forse non tutti sanno che la passata settimana negli USA si è svolta una convention davvero atipica. Organizzata da una associazione di librerie specializzate, infatti, la ComicsPro è una convention pensata dai professionisti del settore per i professionisti del settore; una manifestazione fatta per dare modo agli editori di presentare ai principali attori del loro mercato di riferimento, quei prodotti che sono in fase di sviluppo e che saranno distribuiti nei prossimi mesi. Una specie di campagna di sensibilizzazione rivolta a coloro che quei prodotti dovranno ordinarli e venderli (caspita, come mi piacerebbe che in Italia ci fosse qualcosa di simile!).

Nell'ambito del ComicsPro, Eric Stephenson, Image Comics Publisher, ha scritto una lettera, intitolata semplicemente What's Next?, per presentare la sua casa editrice, e l'operato di quest'ultima, ai suoi partner commerciali. Ve ne propongo qualche, significativo, estratto.

"[...] Il 2012 per la Image Comics è stato un anno eccezionale: era il nostro ventesimo anniversario. Tutti decidono di festeggiare come meglio credono le occasioni più importanti, noi abbiamo deciso di farlo a modo nostro, semplicemente continuando a fare quello che sappiamo fare meglio. Abbiamo continuato a muoverci, ad andare avanti. Nel corso del 2012 abbiamo lanciato oltre 50 nuove serie.
Happy!
di Grant Morrison e Darick Robertson

- Fatale di Ed Brubaker e Sean Phillips;- Thief of thieves di Robert Kirman;- Manhattan Project di Jonathan Hickman e Nick Pitarra;- Saga di Brian k. Vaughan e Fiona Staples;- Mind the gap di Jim McCann e Rodin Esquejo;- America Got Powers di Jonathan Ross e Bryan Hitch; - Revival di Tim Seeley e Mike Norton; - Happy! di Grant Morrison e Darick Robertson; - Bedlam di Nick Spencer e Riley Rossmo; 
[...] Ne ho saltati molti, ma questo elenco rende bene l'idea. Alcune delle nostre nuove serie sono realizzate da alcuni dei maggiori esponenti del fumetto contemporaneo, altre invece erano realizzate da scrittori e artisti dotati del talento necessario per diventare le star del domani. E questo perché, per quanto noi si sia orgogliosi di collaborare con  i Brubaker, i Morrison, i Kirkman e i Vaughan di tutto il mondo, e per quanto noi si sia felici di pubblicare titoli come Saga ,Happy!, Fatale e The Walking Dead, siamo sempre alla ricerca di ciò che è nuovo. 
Su The Walking Dead voglio soffermarmi un momento.
E questo perché 10 anni fa The Walking Dead non esisteva e Robert Kirkman, come scrittore, non era noto come lo è oggi.
Nel febbraio del 2003, avevamo appena pubblicato il secondo numero di Invincible,  Robert Kirkman ed io ci confrontavamo ogni giorno per cercare di trovare una soluzione che ci permettesse di risollevare le  vendite di un'altra sua serie, intitolata Tech Jacket, lanciata solo alcuni mesi prima.
Fatale
di Ed Brubaker e Sean Phillips

La produzione Image Comics del 2003 era caratterizzata da titoli come Powers, Rising Stars, Gi Joe, Masters of the Universe, Battle of the Planets e Tomb Raider. Solo due di queste serie erano creator owned, e solo una di queste continua ad avere in copertina il logo con la "I".
Eravamo una azienda diversa, ma allora come oggi abbiamo rivolto il nostro sguardo al futuro. Ci siamo chiesti "Che cosa c'è di nuovo?" e scoprimmo che la risposta era The Walking Dead. 
Il primo numero di The Walking Dead fu pubblicato nell'ottobre del 2003 e vendette poco più di 7.000 copie. Nell'ottobre del 2009 il primo episodio della serie TV di The Walking Dead è stato trasmesso dalla AMC facendo registrare ottimi ascolti e diventando il più grande debutto di tutti i tempi della TV via cavo. Giunta alla terza stagione, la serie è ancora da record, con la prima metà di questa stagione sono stati fissati nuovi indici d'ascolto per la TV via cavo. E lo scorso luglio, il numero 100 della seria a fumetti ha venduto 400 mila copie in tre giorni. Ho appena sottoscritto la tiratura del numero 108 ed è superiore alle 70 mila copie. Certo, non è alta come quella del numero 100, ma quella era un'occasione speciale.
The Walking Dead #100
copertina di Sean Phillips

[...] l'albo più venduto del 2012 non è stato un numero uno, e nemmeno un'albo di una serie con meno di dodici uscite alle spalle. Ma una serie giunta al numero 100, che procede numero dopo numero lasciando i suoi lettori sempre con lo stesso interrogativo, "che cosa ci aspetta?".
Qualche tempo fa stavo leggendo un articolo che Heidi MacDonald ha scritto per commentare le classifiche di vendita della Diamond. Nell'articolo Heidi osservava che ciò di cui hanno davvero bisogno i fumetti in questo momento è più Brian K. Vaughan. Amo Brian e il lavoro che sta facendo con Fiona Staples su Saga [...] ma non è questa la risposta alle esigenze del mercato.
Saga
di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

Ciò di cui ha adesso bisogno il mondo del fumetto  è il prossimo Robert Kirkman. E il prossimo Walking Dead. E il prossimo Saga. 
Quando ho iniziato a leggere fumetti, Jack Kirby era appena tornato alla Marvel. Il mio primo numero di Capitan America, infatti, era il primo numero realizzato da Jack Kirby dopo il suo abbandono.
Captain America # 193. 
Insieme a Stan Lee e Steve Ditko, Jack Kirby ha costruito Marvel Comics. Si potrebbe sostenere che senza il suo lavoro questa industria non avrebbe potuto sopravvivere. Ma ciò di cui i fumetti avevano veramente bisogno nel 1976 non era più Jack Kirby, i fumetti all'epoca avevano bisogno di Chris Claremont e John Byrne. Di Frank Miller, di Walt Simonson, di Howard Chaykin, di Dave Sim e di Alan Moore. Nel giro di pochi anni, tutto è cambiato di nuovo, e quei nomi sono stati sostituiti con quelli di Neil Gaiman e Grant Morrison e Todd McFarlane e Jim Lee e Rob Liefeld e si potrebbe continuare a lungo.
The Manhattan Project
di Jonathan Hickman e Nick Pitarra

La gente passa, e continua la ricerca di quello che verrà successivamente. Non è una cosa negativa, è la natura stessa della vita. E' la natura del nostro business. E in tutta onestà, è uno dei nostri maggiori punti di forza . E non intendo dire "nostro" come Image Comics, ma "nostro" inteso come caratteristica distintiva del nostro settore. 
Mentre a Hollywood si è impegnati con remake e sequel, e mentre l'industria musicale si sta dedicando sempre più a remix e remastering, noi stiamo costruendo il futuro.
E se restringo il concetto di nostro alla sola Image Comics devo ammettere che noi stiamo facendo il futuro un po' meglio degli altri. 
Nel corso del 2012 le nostre vendite per unità sono aumentate del 38% rispetto all'anno precedente. Per il secondo anno consecutivo siamo stati il secondo fornitore del mercato diretto per numero di paperback e Graphic Novel. Nella Top 10 abbiamo sette volumi su 10, 14 nei primi 20 e 22 nei primi 50.
Un dato di cui sono particolarmente orgoglioso è stato il piazzamento al 12-esimo posto, nella classifica dei paperback più venduti, di Saga vol. 1; un risultato ottenuto sulla base di soli due mesi di vendite.
Come ho detto in precedenza: il 2012 è stato un anno eccezionale per Image Comics.
E lo è stato per due motivi: 
1. Grazie ai nostri continui investimenti in nuova creatività. Invece di cercare modi per aggiornare ciò che era vecchio per dargli una parvenza di nuovo, ci siamo davvero impegnati a cercare la prossima grande cosa - e ora più che mai, siamo convinti che i migliori fumetti siano i nuovi fumetti. 2.  Grazie al vostro sostegno. Senza il vostro sostegno non saremmo qui oggi. E non solo il vostro sostegno, ma anche i vostri commenti, che per me sono stati determinati per aiutarci a correggere la moltitudine di errori che abbiamo fatto nel corso degli anni. 
Non abbiamo assolutamente raggiunto la perfezione, quindi sono sicuro che potremmo fare sempre meglio e che potremmo contare sul vostro aiuto per raggiungere un pubblico in continua crescita. Ma non è tutto. 
Il 2012 è stato un grande anno per la Image e per il mercato del  fumetto nel suo insieme [...] ma questo non significa che questo è il momento di rilassarsi. Anzi, è il momento di trovare nuovi modi per spingersi oltre. E' il momento di investire nei nuovi talenti e nelle nuove idee, e di rivolgere lo sguardo al domani. E' tempo di guardare al lavoro che abbiamo fatto e valutare cosa è andato bene, cosa è andato storto e cosa possiamo fare meglio. Ma ancor più importante è sottolineare che questo è il momento, ancora una volta, per chiederci, "che cosa ci aspetta?".  
Mara
di Brian Wood e Ming Doyle

Potrei snocciolare una lunga lista di annunci, [...], ma ho intenzione di svelarvela più avanti nel corso dell'anno. Sulla base di quanto accaduto negli ultimi anni, però, sono convinto che la Image continuerà a veicolare lettori nei vostri punti vendita, lettori che cercano esperienze creative che nessun altro è in grado di dargli e che vengono da voi alla ricerca di quello che quello che il futuro ci riserva. 

3 commenti:

Barry Allen ha detto...

Bisogna dire che il buon Eric (in Image Comics da tempo immemore) è un ottimo pr and marketing man, ma in questo caso sento di dargli ragione, l'attuale Image sta facendo davvero un ottimo lavoro, a quanto si vede!
Mi manca però il vecchio Image Comics fun club! :))

illustrAutori ha detto...

Grazie Stefano per questi post, nela desolazione del web italiano il tuo blog svetta come uno dei migliori in assoluto... almeno tra gli americanocentrici ;-)

Comix Factory ha detto...

Grazie Loris, la prima volta che ci si incontrerà ti offrirò almeno cappuccino e sfogliatella :-)

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